Segue l’analisi del GP Sakhir 2020 di F1 di Sergio Perez. Il pilota messicano del team Racing Point ha chiuso primo sotto la bandiera a scacchi
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Ottima partenza per Perez che riesce subito ad infilare Leclerc e nel rettilineo dopo curva 3 riesce anche ad affiancare Verstappen e Bottas. Purtroppo per lui, Leclerc prova un attacco all’interno del finlandese della Mercedes e arrivando un po’ lungo si ritrova nella traiettoria di Perez che chiude la curva come se non ci fosse all’interno nessuno. Ciò causa il contatto tra la posteriore destra della Racing Point, che finisce in testacoda, e l’anteriore sinistra della Ferrari che è costretta al ritiro.
Sceso in fondo al gruppo, Perez rientra subito ai box a cambiare le coperture e grazie alla Safety Car, si accoda a Raikkonen per la ripartenza. Il ritmo che mette in mostra è decisamente migliore di quello di tutti i piloti che si trova davanti e gli consente di effettuare una grande rimonta tanto che in sei tornate recupera ben sette posizioni. Con le coperture Medie allunga il suo stint risalendo fino alla 3a posizione prima di rientrare per montare le gomme Dure ed arrivare alla fine della gara.
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Sceso in 10a piazza, ancora una volta non ha difficoltà a compiere i sorpassi necessari per tornare nelle posizioni di testa, tanto che quando entra in pista la Safety Car per rimuovere l’ala anteriore di Aitken, rimasta in traiettoria, è già ritornato alle spalle delle due Mercedes. Il pit-stop contemporaneo di Russell e Bottas, con problemi annessi, consente a Perez di salire prima al 2° posto e poi in testa alla gara quando il britannico è costretto a rientrare ancora una volta per montare il giusto set di coperture.
Per la seconda volta in stagione si ritrova in 1a posizione e, gestita molto bene la ripartenza, si allontana subito per non essere attaccato. I piloti alle sue spalle subiscono la rimonta di Russell che però ha qualche difficoltà in più a riprendere Perez prima che una foratura costringa la Mercedes a richiamarlo ai box. Il ritmo di Ocon non è paragonabile a quello del messicano che può gestire con tranquillità gli ultimi passaggi per cogliere la sua prima vittoria in carriera.
Lascialo a casa Perez, adesso…
Dopo 190 Gran Premi, l’attuale attesa più lunga nella storia della Formula 1, Perez riesce finalmente a salire sul gradino più alto del podio garantendo anche alla Racing Point la prima vittoria della sua storia. Si tratta anche della prima vittoria per il continente americano dal successo di Maldonado in Spagna nel 2012 e del primo trionfo di un pilota messicano dal lontano 1970 quando Pedro Rodriguez terminò al 1° posto il Gran Premio del Belgio.
Immagine di copertina: Twitter – Racing Point
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