Per il Gran Premio di Russia di questo fine settimana sono state nominate le tre mescole più morbide della gamma, che tornano in pista per la prima volta dopo la tappa austriaca: la C3 sarà la P Zero White hard, la C4 sarà la P Zero Yellow medium e la C5 sarà la P Zero Red soft. La nomination è la stessa della scorsa stagione, quando il GP di Russia si era disputato nello stesso periodo dell’anno.
Sochi è una pista a bassa intensità, la cui superficie è in costante maturazione da quando l’asfalto è stato originariamente posato quasi un decennio fa. Di conseguenza, le mescole più morbide della gamma P Zero risultano essere la scelta perfetta per il tracciato russo.
Il tempo dovrebbe essere abbastanza mite in questo periodo dell’anno e questo contribuisce a ridurre il degrado termico, anche se questo aspetto resta più legato alla conformazione e alla rugosità della pista.
Le curve situate intorno al Parco Olimpico di Sochi sono nel complesso medio-lente, con una serie di curve a 90 gradi. In generale, il circuito è rear-limited e pone l’attenzione sulla trazione e sulla frenata. La curva più impegnativa (nonché l’unica front-limited) è la 3: una curva a sinistra multi-raggio che ricorda in qualche modo la famosa curva 8 di Istanbul in Turchia, prossima tappa del calendario.
A causa dei rettilinei piuttosto lunghi, a Sochi i team tendono ad utilizzare un assetto a carico aerodinamico medio-basso, cosa che pone ancor più l’accento sul grip meccanico dei pneumatici.
La pista non è molto utilizzata durante l’anno, quindi è spesso particolarmente “verde” e scivolosa all’inizio del weekend. Questo, a volte, può portare i pneumatici a scivolare sull’asfalto, specialmente durante le sessioni di prove libere del venerdì, ma, come nel caso dello scorso anno, il graining di solito si riduce di molto tra le prove libere e la gara, grazie all’evoluzione della pista.
Quella della Russia è tradizionalmente una gara a una sosta, come è successo per la maggior parte dei piloti anche l’anno scorso. I primi due classificati hanno utilizzato una strategia medium-hard ma c’è stata una grande varietà di scelte tattiche: alcuni piloti sono partiti con la soft e altri tre hanno utilizzato tutte le mescole effettuando due soste.
INFOGRAFICHE
PARLA MARIO ISOLA
“Negli anni passati abbiamo assistito ad una bella varietà di strategie, con tutte e tre le mescole sulla griglia di partenza e diverse tattiche attuate durante il gran premio. L’anno scorso, la soft C5 ha ottenuto risultati migliori del previsto e i livelli di graining di tutte le mescole si sono gradualmente ridotti tra le prove libere e la gara, grazie all’elevata evoluzione della pista. È anche capitato che alcuni piloti passassero con largo anticipo alla mescola più dura tentando di usarla fino alla fine, ma l’anno scorso questo non è stato possibile perché negli anni l’asfalto è andato via via maturando e non è più liscio come un tempo. Grazie alla gomma che si depositerà con il succedersi delle numerose gare di questo weekend, l’evoluzione della pista e il grip dovrebbero essere ulteriormente migliorati”.
Fonte immagini e testi: Pirelli Motorsport
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