F1 | GP Russia 2020, FP2: Bottas in testa anche al pomeriggio, davanti a Hamilton e Ricciardo

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Settembre 2020 - 16:22
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Al primo posto di nuovo il secondo pilota Mercedes, con le W11 su un altro pianeta rispetto alle altre macchine. Leclerc ottavo, Vettel decimo.


La seconda sessione di prove libere a Sochi (tra l’altro passata anche un po’ in secondo piano dopo la notizia riguardante Stefano Domenicali e il suo nuovo ruolo di CEO della Formula 1) è andata agli archivi con un altro, l’ennesimo, uno-due Mercedes. La prima posizione della FP2 è stata conquistata da Valtteri Bottas in 1:33.519, tempi di 1”4 più rapido rispetto a quello fatto da lui stesso nella sessione mattutina. Il finlandese ha messo in cascina 37 giri totali che, uniti ai soli 13 di stamani, portano il conteggio a 50. L’ultimo stint di Bottas è stato su gomma dura, mentre ben cinque run sono stati effettuati con la gomma Pirelli rossa più prestazionale.

Seconda posizione per il campione in carica Lewis Hamilton. Sochi già in passato si è dimostrata una pista in cui il bloccaggio in frenata delle gomme anteriori può essere un problema, e anche l’inglese non ha fatto eccezione richiedendo, durante il turno, una fermata d’emergenza per aver consumato eccessivamente l’anteriore sinistra. Nonostante ciò, nulla può, per ora, fermare la cavalcata delle Frecce d’Argento, le uniche ad abbattere il muro dell’1:34. Lavoro su gomme medie e morbide per Hamilton.

Si conferma anche il buon feeling di Daniel Ricciardo sulla pista russa, dopo l’ottimo secondo posto della FP1. Il #3 di casa Renault, pur pagando oltre un secondo di distacco dagli avversari della Mercedes, è il primo degli inseguitori e ha anche fatto fruttare le qualità della sua vettura, molto veloce soprattutto tra il T2 e T3, essendoci una prevalenza di curve lente. Anche la seconda R.S.20 è nei primi dieci, grazie al nono posto di Esteban Ocon (autore di solo quattro run con set di Soft e Hard).

Bene anche l’altro team motorizzato Renault, la McLaren che si pone, qui a Sochi, come seconda forza in campo dietro alla Mercedes, nel complesso. Carlos Sainz, dopo il testacoda che ha danneggiato la sua ala posteriore in FP1, ha ritrovato il giusto smalto chiudendo con un 1:34.7 il turno, a due decimi da Ricciardo su Renault; Sainz jr. è stato anche il primo a provare, nel pomeriggio, la via di fuga di curva 1, effettuando il passaggio tra i cartelli indicanti il corretto rientro in pista. Massiccio l’uso degli pneumatici duri per il figlio d’arte durante la sessione, mentre il compagno Lando Norris, che lo segue a distanza di un solo decimo, ha preferito usare le Medium gialle in accoppiata con le Soft. L’inglese è stato anche tra i primi due piloti a uscire dalla pitlane a inizio turno, insieme a Romain Grosjean.

Sesta posizione per Sergio Pérez. Dopo quanto visto al Mugello, ci si aspettava di più dalla Racing Point e in particolare dal messicano, autore di un podio qui cinque anni fa. “Checo” rimane comunque a distanza ravvicinata da chi lo precede in classifica (eccezion fatta dalle Mercedes, come al solito), ed è importante segnalare come anche Perez abbia effettuato solo quattro run con due set morbidi e due duri. Altrettanto importante segnalare la differenza di otto decimi col compagno Lance Stroll, addirittura 17° in questo turno e anche autore di un testacoda dopo i primi quindici minuti.

Il canadese non è stato l’unico a incappare un errore o in una brutta giornata. La squadra Red Bull Racing sta trovando in Sochi una pista ben poco amica per la propria vettura, tanto che anche Max Verstappen è incappato in un 360° all’uscita di curva 15. Il tratto successivo alla staccata della 14 e la successiva curva verso sinistra è stato particolarmente ostico per la macchina dei bibitari, con anche Alex Albon (12° in FP2) che ha mostrato evidenti problemi d’instabilità in uscita da quel tratto. Tornando al figlio di Jos, egli è settimo a oltre un secondo e mezzo da Bottas.

Era da un po’ che non si vedevano entrambe le Ferrari in top ten alla fine di un venerdì. Stavolta, forse anche per merito di una pista in cui il motore conta meno rispetto al Mugello o a Monza, le due Rosse di Maranello si sono piazzate in ottava e decima posizione, con Leclerc a precedere Vettel. Entrambi hanno fatto parecchi run e, come in casa McLaren, hanno seguito strategie diverse con Leclerc a usare gomme Soft e Medium e il quattro volte iridato a scegliere tre volte le gomme dure anziché le medie. Nonostante questo, però, nessuno dei due è stato capace di scendere sotto il muro dell’1:44.

Le due AlphaTauri-Honda chiudono a panino la vettura del team Red Bull di Albon, con Pierre Gasly 11° e Daniil Kvyat 13°. Solo due decimi ballano fra il vincitore di Monza e il pilota russo, con quest’ultimo sicuramente motivato a far bene sul tracciato di casa. Al contrario di altri team, i due hanno optato per una strategia identica: cinque set di gomme usati, tre morbidi e due di Hard a inizio e fine turno. Considerando quanto sono in palla i motorizzati Renault e anche il possibile recupero della RBR, le possibilità di andare a punti per l’ex team Toro Rosso stavolta sono bassine.

La prima Alfa Romeo si conferma quella di Kimi Raikkönen. Il finlandese è l’ultimo dei piloti a pagare meno di due secondi di ritardo dalla Mercedes #77, ma nel confronto diretto ol compagno di squadra è stato proprio il finlandese a prevalere e non di poco, con una differenza di oltre mezzo secondo sul giro secco. Antonio Giovinazzi, difatti, è penultimo e sopra l’1:36, con un 1:36.053.

All’inseguimento dell’ex-campione del mondo, Nicholas Latifi ha preceduto il compagno George Russell. Dopo il brutto schianto di stamattina, il debuttante è riuscito a recuperare bene dallo spavento preso precedendo anche l’inglese, anche se di soli 12 millesimi. Si tratta anche di un risultato discreto per la Williams nel complesso, che riesce a mettersi alle spalle anche la ben più quotata Racing Point di Stroll.

Soffrono parecchio le Haas di Kevin Magnussen e del già citato Grosjean: le vetture Dallara motorizzate Ferrari sono state tra le primissime a iniziare il turno, ma l’aver anticipato sul tempo tutti i concorrenti non è servito in termini di prestazioni, con Grosjean che paga addirittura più di tre secondi a Bottas in questa pista di meno di sei chilometri.

Qui in basso troverete i risultati della seconda sessione. L’appuntamento è a domani con la FP3 alle 11:00 e le qualifiche a turni alle 14:00.

Fonte immagine: Twitter / Mercedes-AMG F1

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