F1 | GP Russia 2017, la gara dei primi dieci

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Valentino Lui
1 Maggio 2017 - 16:00
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Segue l’analisi di gara dei primi 10 piloti all’arrivo del Gran Premio di Russia, vinto da Valtteri Bottas su Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.

1. Valtteri Bottas. Grande partenza per il pilota finlandese che riesce a prendere la scia di Sebastian Vettel, partito in pole, e a sopravanzarlo prima della fine del rettilineo principale, andando in testa della gara. Nelle tornate successive guadagna con regolarità sullo stesso pilota tedesco creandosi un buon margine di sicurezza. Dal 20° giro in poi, a causa del degrado degli pneumatici, subisce il ritorno di Vettel a cui cede la 1a posizione rientrando ai box al 26° passaggio. Tornato in pista al 4° posto, risale velocemente al 2° dopo le soste di Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton per poi rioccupare la testa della gara in seguito al pit-stop ritardato di Vettel. A causa delle coperture SuperSoft più consumate, il pilota Mercedes subisce il ritorno del tedesco della Ferrari, il quale però non riesce a sopravanzarlo anche a causa dei doppiati. Alla fine il finlandese taglia il traguardo con soli sei decimi di vantaggio su Vettel, andando a cogliere la prima vittoria della sua carriera.

2. Sebastian Vettel. Nonostante un ottimo spunto dalla pole, il pilota tedesco della Ferrari non è in grado di difendersi dall’attacco di Valtteri Bottas che gli toglie la testa della corsa. Nel corso di giri successivi perde terreno dallo stesso finlandese fino a quando la migliore capacità della Ferrari di gestire gli pneumatici consente al tedesco di riavvicinarsi alla 1a posizione. Dopo la sosta di Bottas sale in testa alla gara e decide di ritardare il rientro ai box per tentare di guadagnare terreno. Tuttavia il ritmo del pilota Mercedes non permette all’alfiere della Ferrari di avvantaggiarsi in modo decisivo. Infatti, al ritorno in pista si trova ancora in 2a piazza. Grazie alle coperture più fresche riesce a riprendere Bottas, ma la velocità della Mercedes sui due rettilinei della pista non consente al tedesco di tentare un attacco. Negli ultimi giri viene anche danneggiato da alcuni doppiati, tra cui Felipe Massa, che lo allontanano dal finlandese. A fine gara sale sul secondo gradino del podio, aumentando il suo vantaggio su Lewis Hamilton nella classifica mondiale.

3. Kimi Raikkonen. Start abbastanza lento per il finlandese che vede sfilare Valtteri Bottas e subisce l’attacco di Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo. Grazie ad una frenata ritardata alla curva 2 riesce a limitare i danni e a mantenere la 3a posizione. Nei passaggi successivi non è in grado di mantenere lo stesso ritmo del compagno di scuderia Sebastian Vettel e, in più, viene messo sotto pressione dallo stesso Hamilton. Tuttavia a causa di un problema di surriscaldamento della Mercedes, il pilota inglese è costretto a rallentare permettendo al finlandese di gareggiare più tranquillamente. Sale al 2° posto dopo il pit-stop di Bottas, ma a sua volta rientra ai box scendendo in 4a piazza. Risale subito una posizione dopo la sosta di Hamilton e riesce a sfruttare subito le coperture nuove guadagnando terreno su Bottas. Per la maggior parte delle tornate dell’ultimo stint è la vettura più veloce in pista, facendo segnare anche il giro più veloce della gara. Taglia il traguardo in 3a posizione salendo sul podio per la prima volta in stagione.

4. Lewis Hamilton. Buono spunto per il pilota Mercedes che tenta subito di sopravanzare Kimi Raikkonen, ma l’ottima staccata di quest’ultimo non gli consente di guadagnare la posizione sul finlandese. Perciò prova a metterlo sotto pressione nei passaggi successivi, ma un problema di surriscaldamento al motore lo obbliga a rallentare, facendogli perdere terreno. Risolta la complicazione, non è in grado di andare a riprendere il pilota Ferrari per attaccarlo. Rientrato ai box al 30° passaggio, quando occupava la 2a piazza grazie ai pit-stop di Bottas e Raikkonen, si ritrova ancora in 4a posizione. Tuttavia non è in grado di sfruttare a dovere le nuove coperture SuperSoft, continuando a perdere terreno dal finlandese della Ferrari per tutta l’ultima parte di gara. Alla fine chiude al 4° posto ad oltre 36” dal compagno di scuderia.

5. Max Verstappen. Partenza efficace per l’olandese della Red Bull che sopravanza prima Felipe Massa poi il compagno di scuderia Daniel Ricciardo alla curva 2. Nel corso dei giri immediatamente successivi si nota subito il grande divario tra Mercedes e Ferrari e tutte le altre vetture, infatti, il pilota olandese perde circa un secondo al giro in ogni passaggio. Nello stesso tempo, però, si crea un buon margine sui piloti al suo inseguimento. Conserva la 5a posizione del primo fino all’ultimo passaggio, anche dopo la sosta ai box al 29° giro. Taglia il traguardo con oltre 1’ di ritardo dalla testa della corsa.

6. Sergio Perez. Buona prima parte di gara per il pilota messicano che nel corso dei primi passaggi guadagna due posizioni, prima su Nico Hulkenberg poi su Daniel Ricciardo grazie al problema ai freni dello stesso australiano, ritrovandosi in 7a posizione. Per una quindicina di tornate la sua gara è tranquilla, poi sale in 6a piazza dopo il pit-stop di Felipe Massa prima di fermarsi a sua volta nel corso del 27° giro. Rientrato in pista all’8° posto risale solo grazie alla prima sosta di Hulkenberg e al secondo stop ai box di Massa. A fine corsa coglie il suo miglior risultato stagionale rafforzando la 4a posizione delle Force India nella classifica Costruttori.

7. Esteban Ocon. La gara del pilota francese è pressoché identica a quello del compagno di scuderia Sergio Perez. Dalla 10° piazzola di partenza guadagna due posizioni del corso dei primi passaggi, beneficia del pit-stop di Felipe Massa per salire al 7° posto e si ferma a sua volta al 25° giro. Rientrando in pista scende in 9a posizione per poi riguadagnare la 7° dopo le soste dei piloti davanti a lui. Alla fine coglie il proprio miglior risultato in carriera in F1, migliorando la 10a posizione delle prime tre gare.

8. Nico Hulkenberg. Lo spunto del pilota Renault, dall’8° casella, è inferiore rispetto ai piloti alle sue spalle, infatti perde subito due posizioni a vantaggio dei piloti Force India, ma, grazie al ritiro di Ricciardo, risale al 9° posto. Opta per un primo stint molto lungo che gli consente di risalire fino alla 6a posizione, ma la sosta obbligatoria, effettuata al 40° passaggio, lo fa ricadere in 9a piazza. Però riesce a riguadagnare una posizione dopo il secondo stop di Felipe Massa andando a guadagnare punti mondiali per la seconda gara consecutiva. Inoltre risulta essere l’ultimo dei piloti a pieni giri.

9. Felipe Massa. Prima parte di gara abbastanza tranquilla per il pilota brasiliano che mantiene la 6a posizione di partenza fino alla prima sosta. Ricaduto in 10a piazza, sfrutta i pit-stop dei piloti di fronte a lui per risalire il gruppo. Riesce nel suo intento al 41° giro ritornando al 6° posto, però è costretto ad effettuare una seconda sosta ai box a causa di una foratura, scendendo in 9a posizione. Nel corso dell’ultimo giro favorisce involontariamente l’ex compagno di scuderia Valtteri Bottas, intento a doppiarlo, in lotta con Sebastian Vettel. A fine corsa guadagna due punti mondiali che però non sono sufficienti alla Williams per mantenere il contatto con la Force India nella classifica Costruttori.

10. Carlos Sainz jr. Ottima partenza per lo spagnolo che nel corso del primo giro scavalca il compagno di scuderia Daniil Kvyat e beneficia del testacoda di Lance Stroll. In seguito sfrutta il ritiro di Ricciardo e la sosta ai box con penalità di Kevin Magnussen per entrare in zona punti. Prima del pit-stop sale anche in 9a posizione prima di ricadere fuori dai primi dieci. Ciò nonostante, risale quasi subito al 10° posto in seguito allo stop ai box del canadese Stroll. Nell’ultima parte di gara mantiene un buon margine sul pilota della Williams difendendo l’ultima piazza che garantisce punti mondiali.

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