I voti al penultimo appuntamento della stagione 2025
Il GP del Qatar 2025 ci ha regalato la definitiva apertura di un mondiale che sancirà il suo campione tra pochi giorni ad Abu Dhabi. Ecco i voti ai protagonisti della gara di Lusail
Max Verstappen | 8,5
Il voto è in coabitazione con la signora Hannah Schmitz, che decide la strategia perfetta al momento propizio. Max, ancora una volta, ci mette del suo. Divide le McLaren in partenza e poi col passo spegne le velleità McLaren di tornare a prendersi la vittoria. Arrivare ad Abu Dhabi con ancora una possibilità è già un successo
Oscar Piastri | 8,5
Merita lo stesso voto di Verstappen perché non sbaglia nulla per tutto il weekend e perde la gara non per colpe sue. In Qatar si rivede la migliore versione dell’australiano ma il muretto non è all’altezza né sua né del compagno. Un peccato perché poteva essere occasione per tornare davvero in lotta. La matematica è ancora dalla sua, ma è dura.
Carlos Sainz | 9
Sotto sotto chissà se ha digerito lo sgarbo della Ferrari e se, il foglio di via, ha condizionato anche la prima parte della sua esperienza in Williams. Sta di fatto che, nell’ultimo terzo di stagione, è tornato il Carlos che conoscevamo, con due podi che sanno di rivalsa. Gara sontuosa, podio strameritato.
Lando Norris | 7,5
Leggermente più lento del compagno per tutto il weekend, in partenza di fa saltare da Verstappen ma poi vale lo stesso discorso fatto per Piastri: con la SC dei due sarebbe quello con più possibilità di rientrare, vedendo Max davanti a sé, ma viene tenuto fuori. E il vantaggio si assottiglia ancora.
Kimi Antonelli | 7
Comunque una bella gara. L’errore del penultimo giro, con le gomme cotte, non cambia molto il suo weekend. È invece penoso quello che deve subire nelle ore successive alla gara per il sorpasso di Norris. Roba da folli che non dovrebbero avere a che fare con lo sport. Per loro, voto 0.
George Russell | 6,5
Recupera nel finale, anche grazie alla iella di Hadjar, la sesta posizione dopo essersi complicato la vita al via, con diverse posizioni perse. Non una gara all’altezza della stagione quella del britannico, utile comunque a portare tanto fieno in cascina per Mercedes.
Fernando Alonso | 7
44 anni e non sentirli ancora tutti. Appena l’Aston diventa una macchina decente, lui a punti ci va. Manca la controprova di un compagno degno del ruolo, ma il due volte iridato è ancora capace di fare bene. L’avevamo visto appena due anni fa.
Charles Leclerc | 7.5
La sensazione è che questo ottavo posto valga come un podio. In qualifica non va a muro solo perché non ci sono: ci mette tutto e di più, ma se oltre i limiti ad un certo punto non si può andare. Un altro weekend maledetto, un’altra stagione devastante. Merita di più.
Liam Lawson | 7
Altra gara di livello del neozelandese che, senza il guaio del compagno, avrebbe portato anche la seconda Racing Bulls in top ten. Rispetto ad inizio stagione Liam è un altro pilota. Fortunatamente il disastro dei primi due appuntamenti è alle spalle.
Yuki Tsunoda | 6.5
Inizia il weekend bene, concedendosi anche il lusso di qualificarsi davanti a Verstappen nella Sprint. Al via della gara corta si comporta da ottimo scudiero. Nella gara della domenica il ritmo non è lo stesso ma chiude comunque a punti, anche se la sua avventura in F1 sembra ormai agli sgoccioli.
Alex Albon | 5.5
Ultimamente più opaco rispetto all’inizio dell’anno e, soprattutto, rispetto a Sainz. Il thailandese è andato a punti solo una volta nelle ultime sette gare, in controtendenza con un avvio di stagione incredibile. Curioso l’avvicendamento tra i due in termini di prestazioni.
Lewis Hamilton | 5
Un altro weekend disastroso del sette volte iridato, peggiorato da una SF-25 ancora più in difficoltà rispetto al solito. Non c’è molto da aggiungere ad una stagione da bollino rosso per l’inglese.
Gabriel Bortoleto | 5.5
Terza gara consecutiva senza punti per il brasiliano, anche stavolta apparentemente più lento rispetto ad Hulkenberg e ultimo dei piloti a pieni giri prima di essere doppiato da Verstappen.
Franco Colapinto | 5.5
Altra gara fondamentalmente anonima da parte dell’argentino. Mentre Gasly fa mezzi miracoli con l’altra monoposto, lui resta costante in una condizione di mediocrità che dovrà essere verificata nella prossima stagione.
Esteban Ocon | 5.5
Con lui la Haas compie un doppio errore. Viene lasciato fuori all’uscita della Safety Car (come le McLaren) e viene poi fermato quando ormai tutti sono compatti. Morale, si ritrova ultimo. Il resto della gara è evidentemente condizionato dalla scelta iniziale.
Pierre Gasly | 7
Dopo l’incidente di inizio gara, finisce in fondo ed è costretto a recuperare, riguadagnando qualche posizione. È comunque un weekend positivo, con una qualifica che lo porta incredibilmente in Q3 vista la competitività dell’Alpine.
Lance Stroll | 5,5
Sembra quasi che non veda l’ora di vedere la stagione terminare per l’ennesima volta. Difficile argomentare di più quando le prestazioni sono così lontane dal compagno, senza mai uno spunto di rilievo.
Isack Hadjar | 7.5
Il francese era tranquillo in un’ottima, ancora una volta, sesta posizione prima di vincere il premio iella del GP. Un particolare della Racing Bulls cede e gli fora la gomma anteriore sinistra a pochissimo dal termine, impedendogli di chiudere un’altra gara fantastica. Il voto però rimane.
Oliver Bearman | 7
A rischio zona punti per l’ennesima volta, rimane su tre ruote nel corso del secondo pit, beccandosi una penalità che sconta prima di ritirarsi. Anche stavolta il britannico era sulla strada di un ottimo risultato. Peccato.
Nico Hulkenberg | 6
Anche lui in lotta per i punti nelle prime tornate, poi ritirato per l’incidente con Gasly che chiama in pista la decisiva Safety Car della gara. Peccato,
Immagine di copertina: Media Red Bull
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