F1 | GP Qatar 2025: Carlos Sainz, lo Smooth Operator è tornato a sorridere. Secondo podio stagionale per una rivincita morale

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 1 Dicembre 2025 - 13:30
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | GP Qatar 2025: Carlos Sainz, lo Smooth Operator è tornato a sorridere. Secondo podio stagionale per una rivincita morale
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Per lo spagnolo arriva il secondo terzo posto dopo quello di Baku. Dopo un inizio tentennante, una seconda parte di stagione migliore

Alzi la mano chi, ad inizio stagione, avrebbe pronosticato un Carlos Sainz a podio con la Williams. E non tanto in condizioni miste, da gare complicate e un po’ caotiche, ma in corse asciutte in cui serve il passo. In un modo o nell’altro, lo spagnolo al suo primo anno fuori da Maranello si è concesso il lusso di un doppio terzo posto, esattamente in entrambi i tipi di situazione.

Con l’uscita dalla Ferrari la carriera di Sainz sembrava aver preso una piega diversa. La decisione di Maranello di sacrificarlo per la causa Hamilton pareva per molti irrinunciabile, forse poggiando convinzioni e sicurezze su basi errate come più volte abbiamo avuto modo di sottolineare. Detto questo, non solo l’ultima stagione dello spagnolo in rosso è stata assolutamente degna di nota, ma la prima a Grove si è trasformata nella seconda parte.

Dopo un inizio tentennante e un Alex Albon in incredibile stato di grazia, il 2025 di Sainz veniva in qualche modo equiparato a quello del suo sostituto in Ferrari, con difficoltà di ambientamento e risultati. Poi il cambio di marcia. Sedici punti appena nelle prime sedici gare, 48 nelle successive sette con un ritiro. E, soprattutto, due podi. In Azerbaijan la qualifica aveva dato una mano in condizioni umide ma lui e la Williams si erano fatti trovare pronti, chiudendo addirittura in prima fila. In gara, il consolidamento del risultato e una sola posizione persa.

In Qatar, dopo l’ottimo settimo tempo in qualifica, lo spagnolo è stato protagonista di una gara fantastica, la cui chiave è stato il cambio di setup tra Sprint e qualifica come da lui dichiarato al termine della giornata. Una buona partenza con posizioni recuperate su Russell e Hadjar, un po’ di fortuna al pit stop quando, il caos tra arrivi e partenze, gli ha fatto guadagnare anche quella su Antonelli, ma poi un passo fenomenale che gli ha permesso di stare davanti all’italiano.

Il pasticcio delle McLaren, nel finale, ha messo alle sue spalle anche Lando Norris. Ma il miracolo Carlos lo ha fatto negli ultimi passaggi quando, per un problema non ancora identificato al 100%, la Williams ha iniziato a perdere terreno soprattutto nelle curve a destra. Lo spagnolo si è aperto via radio timoroso di aver perso un’occasione d’oro, ma è riuscito a restare concentrato anche quando Antonelli e Norris si sono fatti sotto. Fortunatamente per lui, anche il pilota della Mercedes è andato in difficoltà con le gomme, finendo poi per essere sorpassato dal britannico. Era comunque troppo tardi: terzo posto consolidato e conquistato.

Un risultato di peso, quello di Lusail, per una stagione che si è trasformata da classico anno di transizione a positivo. Tornando alla domanda iniziale: no, nessuno probabilmente pensava ad un Sainz a podio con la Williams, specialmente due volte e con uno dei due conquistato sul campo grazie al passo. Sta di fatto che, in condizioni favorevoli o meno, questi risultati sono arrivati e contrastano clamorosamente con quanto successo al vecchio domicilio. E, in questo caso, a Carlos non può che splendere un altro sorriso in volto per una rivincita morale su chi si è liberato di lui. Forse, troppo presto.

Immagine di copertina: Media Williams

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