F1 | GP Qatar 2025, anteprima di Lusail: Norris al primo colpo iridato, Piastri e Verstappen per rimandare la lotta ad Abu Dhabi

Autore: Simone Casadei
Coautore: Alessandro Secchi
Pubblicato il 27 Novembre 2025 - 13:00
Tempo di lettura: 6 minuti
F1 | GP Qatar 2025, anteprima di Lusail: Norris al primo colpo iridato, Piastri e Verstappen per rimandare la lotta ad Abu Dhabi
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Segue l’anteprima del GP Qatar 2025 di P300.it

Per il proprio gran finale, la F1 ritorna in Medio Oriente e si prepara ad affrontare le ultime due tappe della sua stagione. Il Circus, dopo la terza visita negli Stati Uniti dello scorso fine settimana, approda a Lusail per il GP del Qatar 2025, quarta edizione dell’evento inaugurato nel 2021, sede inoltre dell’ultima Sprint Race dell’anno. Il tracciato, in origine presente soltanto nel calendario della MotoGP, è uno dei più impegnativi dell’anno dal punto di vista dell’usura degli pneumatici e non è un caso che Pirelli, così come accaduto nel 2023, abbia imposto un limite massimo di 25 giri per ogni treno di gomma. In più, torna il format Sprint per l’ultima volta in stagione.

4° GP Qatar
4a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 23/24 – 28/30 novembre 2025
Gran Premio #1148

Carico più che mai per la volata finale di questo Mondiale interminabile è sicuramente Max Verstappen. Il Campione del Mondo ha ottenuto a Las Vegas il suo sesto successo stagionale, il 69esimo della carriera, e, complice la clamorosa squalifica di entrambe le McLaren, si ritrova ora a 24 punti dalla vetta della classifica. La rimonta dell’olandese, già incredibile se si pensa che, dopo l’Olanda, c’erano ben 104 lunghezze a dividerlo dal leader di allora, Oscar Piastri, potrebbe non essere ancora finita e il Qatar offre uno scenario interessante all’#1 di casa Red Bull.

Proprio a Lusail, infatti, il classe 1997 è risultato vincitore sia l’anno scorso che nel 2023, nonché autore, 12 mesi fa, di un ribaltamento di fronte notevole dal venerdì al sabato riservati alle sessioni Sprint. Proprio la presenza del formato breve potrebbe favorire il team di Milton Keynes, considerando l’imprevedibilità che questo aggiunge spesso ai weekend di gara. Per la squadra guidata da Laurent Mekies sarà comunque fondamentale non incappare in scivoloni drastici come quello di Interlagos, in cui lo stravolgimento di assetto per le qualifiche ufficiali aveva relegato Verstappen in fondo alla griglia. Il 4 volte iridato, in ogni caso, si spingerà nuovamente al limite per tentare di rimandare la festa papaya ad Abu Dhabi, impresa che, quest’estate, sembrava davvero un’utopia anche solo ad immaginarla.

Il contraccolpo psicologico subito da Woking, d’altra parte, potrebbe rivelarsi dannoso ai fini del raggiungimento dei propri obiettivi. Lando Norris, prima del comunicato ufficiale della FIA, aveva grandissime possibilità di imbastire la propria celebrazione iridata già in Qatar, salvo poi essere costretto a ridimensionare i propri sogni dopo la decisione della Direzione Gara. Un vantaggio di 24 punti su Verstappen rimane piuttosto ampio, ma non abbastanza da permettere all’inglese di dormire sonni tranquilli.

La pressione alla quale il #4 sarà sottoposto questo fine settimana sarà maggiore di qualunque altra mai affrontata in carriera e sarà proprio il weekend qatariota a dirci se il classe 1999 abbia finalmente compiuto quel salto di qualità che in molti, dalla scorsa stagione, si aspettavano da lui. Non commettere errori e anche assicurarsi un’eventuale medaglia d’argento alle spalle del Campione in carica rappresenterebbe per Norris uno scenario tutt’altro che negativo, anche se, in questi casi, le sviste sono dietro l’angolo e le domande dei giornalisti in conferenza stampa, senza dubbio, non aiuteranno Lando a rilassarsi in vista di quelli che si preannunciano come i tre giorni più importanti della sua intera carriera.

Con meno pressione, ma anche, presumibilmente, con qualche obbligo di squadra in più, gareggerà Oscar Piastri, ormai a pari punti con Verstappen nonostante l’enorme vantaggio accumulato nei confronti dell’olandese fino a Zandvoort. I due, infatti, si ritrovano ora a pari punti e l’australiano, in questo calo, ci ha messo moltissimo del suo. A due tappe dalla fine del campionato, non è irrealistico pensare che la McLaren decida di impostare il weekend del suo #81 in funzione della lotta mondiale di Norris, per provare a giocare 2 contro 1 e chiudere ogni possibilità di rimonta dell’asso della Red Bull.

Se poi Piastri accetterà o meno tali richieste non ci è dato saperlo, anche perché, sebbene il difficilissimo momento del classe 2001, il nativo di Melbourne è ancora matematicamente in corsa per il titolo. Correre per aiutare il compagno di squadra significherebbe, di fatto, rinunciare in partenza alle proprie residue, ma comunque esistenti, chance di assicurarsi il titolo.

Da tenere d’occhio in quanto possibile variabile e ago della bilancia nella lotta all’iride c’è la Mercedes, a podio con entrambi i propri piloti a Las Vegas. La scuderia anglo-tedesca, negli States, ha raccolto un bottino significativo di punti, che le permettono ora di guardare dall’alto Red Bull e Ferrari, rispettivamente, di 40 e 53 lunghezze nella classifica riservata ai Costruttori. La seconda posizione nel mondiale dei team rappresenterebbe tutto sommato un risultato positivo per chi, l’anno scorso, era finito al di fuori dalla top 3 per la prima volta dopo 12 anni.

George Russell, secondo in Nevada, punta ad assaporare nuovamente lo champagne sul podio, su un pista che l’ha visto scattare dalla Pole Position un anno fa e completare una rimonta eccezionale nel 2023 dopo essersi ritrovato ultimo al termine del primo giro.

Del medesimo desiderio anche Andrea Kimi Antonelli, al secondo arrivo tra i primi tre consecutivo e in uno splendido momento di forma. L’italiano ha gareggiato a Lusail soltanto nel 2024, in Formula 2, ma è lecito attendersi un’altra prestazione di tutto rispetto considerati gli ultimi risultati. In ballo, seppur si tratti di mere statistiche, potrebbe esserci anche il sesto posto nel Mondiale, che il bolognese sta puntando da vicino: Lewis Hamilton, colui che il classe 2006 è stato chiamato a sostituire, dista infatti solo 15 punti dal pupillo di Brackley.

Proprio Hamilton che, da Las Vegas, è uscito male, malissimo, come del resto l’intera Ferrari. La Scuderia non ha brillato negli Stati Uniti, laddove in molti avevano individuato, potenzialmente, l’ultima possibilità di giocarsi qualcosa di importante in questo 2025 avaro di soddisfazioni. Il Cavallino, in Medio Oriente, potrebbe soffrire soprattutto a causa dell’impossibilità di abbassare eccessivamente la propria monoposto, in un circuito come quello qatariota in cui, nelle sezioni più rapide, è necessario avere una vettura schiacciata al suolo per estrarne il massimo della performance.

Charles Leclerc, di quest’ultimo punto, ne sa qualcosa, avendo sfiorato l’ottavo podio stagionale per meno di due decimi in Nevada, dopo l’ennesima corsa tutto cuore e grinta della sua stagione. Il monegasco è ormai stanco e frustrato dalla situazione in cui la Rossa si ritrova e non ha mancato di esprimere il proprio disappunto nelle interviste di rito. Prima si chiuderà questo campionato e meglio sarà per il #16 di Maranello, il cui futuro, è noto da tempo, potrebbe essere lontano dallo storico marchio modenese.

Dall’altro lato del box, vale lo stesso discorso, probabilmente persino più accentuato, per Lewis Hamilton, ultimo in griglia a Las Vegas e solo decimo al traguardo, ottavo dopo la squalifica delle due McLaren. L’inglese ha vinto l’edizione inaugurale del GP del Qatar, ma è ormai chiaro come i riscontri passati non possano più essere presi a riferimento per un pilota che, quest’anno, si è dimostrato ampiamente al di sotto delle aspettative che lo circondavano. Come Leclerc, anche il sette volte iridato spera di poter andare presto in vacanza per concentrarsi sulla nuova stagione, avendo definito quella attuale come “la peggiore della sua carriera”.

Intanto, continuano le notizie in ottica 2026, con Aston Martin che ha annunciato – un po’ a sorpresa – la nomina di Adrian Newey a team principal per la prossima stagione, in aggiunta al ruolo di responsabile tecnico.

LA MAPPA

LE GOMME

DATI CIRCUITO – Losail International Circuit

Nazione: Qatar
Circuito: Lusail International Circuit
Lunghezza del circuito: 5,419 km
Giri da percorrere: 57
Distanza totale: 308,611 km
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C1 (hard), C2 (media), C3 (soft)
Primo Gran Premio: 2021

RECORD – GP Qatar

Giro gara: 1:22.384 – L Norris – McLaren Mercedes – 2023
Distanza: 1h27:39.168 – M Verstappen – Red Bull Racing Honda – 2023
Vittorie pilota: 2 – M Verstappen
Vittorie team: 2 – Red Bull
Pole pilota: 1 – L Hamilton, G Russell, M Verstappen
Pole team: 2 – Mercedes
Km in testa pilota: 617 – M Verstappen
Km in testa team: 617 – Red Bull
Migliori giri pilota: 2 – M Verstappen
Migliori giri team: 2 – Red Bull
Podi pilota: 3 – M Verstappen
Podi team: 3 – McLaren, Red Bull

Albo d’oro e orari TV del GP Qatar 2025

YearCircuitDateWinning DriverTeamLaps
32024Losail1 dicembrePaesi Bassi Max VerstappenAustria Oracle Red Bull Racing57
22023Losail8 ottobrePaesi Bassi Max VerstappenAustria Oracle Red Bull Racing57
12021Losail21 novembreRegno Unito Lewis HamiltonGermania Mercedes57



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