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F1 | GP Olanda 2025, gli scivoloni FIA con Leclerc e Hamilton (più Sainz). Inaccettabili 4 e 6 ore per decidere (male) nello sport motoristico più veloce

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 1 Settembre 2025 - 00:02
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | GP Olanda 2025, gli scivoloni FIA con Leclerc e Hamilton (più Sainz). Inaccettabili 4 e 6 ore per decidere (male) nello sport motoristico più veloce
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La Federazione protagonista negativa delle decisioni della domenica di Zandvoort

Ancora una volta la FIA sale sul palco dei protagonisti, in negativo, di un Gran Premio di Formula 1. Succede nel Gran Premio d’Olanda 2025 a Zandvoort, dove la Federazione riesce nell’intento di combinare due pasticci, entrambi nei confronti della stessa squadra, ovvero la Ferrari. Il primo è quello che riguarda Charles Leclerc nel caso del contatto con George Russell, quando la FIA ha messo sotto investigazione il sorpasso del monegasco nei confronti dell’inglese della Mercedes, per poi metterci quattro ore a decidere di non penalizzare il #16. Il secondo è quello della penalità di cinque posizioni in griglia inflitta a Lewis Hamilton per Monza. In più, c’è da menzionare al penalità assurda inflitta a Carlos Sainz.

Il pasticcio con Charles

Andiamo con ordine e partiamo con Leclerc. Il discorso qui è ampio, perché l’investigazione è stata aperta per il contatto con Russell mentre il sorpasso è avvenuto fuori pista. Ciò che fa sorridere è che nel comunicato nel quale Leclerc è stato scagionato, la FIA ha dichiarato che non era possibile accertare al 100% che il sorpasso fosse stato effettuato fuori dalla pista.

Dalle immagini, in realtà, è chiaro che il sorpasso sia avvenuto oltre la riga bianca: ci sono degli screen, ci sono delle immagini (di cui la Formula 1 dispone in qualità altissima) nelle quali si vede chiaramente che, se Russell con le sue ruote di sinistra era già oltre la riga bianca, è impossibile che la Ferrari potesse essere all’interno della stessa. Ma quello che stride clamorosamente con quanto scritto dalla Federazione è che il giro in cui Leclerc ha superato Russell è stato cancellato per track limits, alle 15:46. Ebbene sì. Il documento della FIA stessa riporta la cancellazione per violazione dei limiti in curva 12 nel giro di ripartenza dalla VSC, il 32°, per rimozione di detriti sul rettilineo principale.

A conti fatti, quindi, Leclerc aveva guadagnato una posizione che avrebbe dovuto restituire, visto il giro cancellato per violazione dei limiti della pista. Invece, la FIA ha puntato il dito sul contatto con la Mercedes impiegandoci quattro ore per decidere di non penalizzare. E, anche qui, ci sarebbe eventualmente da discutere visti i danni riportati dalla W16 per un sorpasso avvenuto – effettivamente – fuori pista.

Hamilton, ancora peggio

Il caso di Hamilton, invece, è ancora più assurdo dal punto di vista delle tempistiche, perché Lewis è stato protagonista di un non rallentamento sotto bandiere gialle addirittura nei giri di riscaldamento per portarsi in griglia. Il direttore di gara, visto che l’ultima curva di Zandvoort immette molto velocemente nel rettilineo principale, aveva specificato che bisognava adeguare la velocità per non mettere a rischio nessuno e aveva previsto l’impostazione della doppia bandiera gialla. Hamilton non ha rallentato abbastanza, come dimostrato dalla telemetria, ed è stato messo sotto investigazione alle 14:23 ora locale di Zandvoort, che poi è la stessa ora italiana.

Il comunicato nel quale Hamilton è stato penalizzato con cinque posizioni di penalità in griglia a Monza è delle ore 20:20. La FIA ci ha messo sei ore per decidere di penalizzare il sette volte iridato per un episodio che poteva essere verificato e penalizzato direttamente in gara, senza andare ad inficiare la griglia del prossimo GP. Se vogliamo, questa casistica è ancora peggiore rispetto a quella del suo compagno di squadra. Perché i commissari hanno avuto oltre mezz’ora prima della partenza della gara per visionare i filmati e 23 giri (quelli dal via al ritiro dell’inglese) per decidere di penalizzarlo.

E con Sainz…

Nello sport motoristico più veloce del mondo non è accettabile assistere a ritardi di questo tipo ed errori di valutazione non al livello dello sport stesso. Il caso della penalità di 10 secondi inflitta a Carlos Sainz per un contatto che aveva, come colpevole principale, Liam Lawson, è in linea con quanto successo nel corso della gara. Lo spagnolo è stato ritenuto colpevole principale per essere stato portato fuori pista dal neozelandese alla Tarzan, in una situazione che i commissari hanno valutato all’opposto di come sarebbe stato corretto fare. Sainz stava per affiancarsi quando Lawson ha allargato senza curarsi del collega, portando al contatto tra la posteriore sinistra della Racing Bulls e l’anteriore destra della Williams, entrambe poi forate. Una situazione che, lo stesso Sainz, ha definito inaccettabile, criticando i commissari e svelando che gli stewards non hanno voluto parlare con lui nelle fasi subito successive alla gara.

Insomma, se dovessimo metterla ai voti, la FIA a Zandvoort sarebbe ampiamente sotto la sufficienza. E non sarebbe la prima volta quest’anno.

Immagine di copertina: Media F1

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