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F1 | GP Olanda 2024, il weekend anomalo e turbolento della Haas causa Uralkali

di Simone Casadei
Pubblicato il 26 Agosto 2024 - 16:00
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | GP Olanda 2024, il weekend anomalo e turbolento della Haas causa Uralkali
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La squadra americana ha vissuto un fine settimana a dir poco movimentato, e non per questioni legate alle prestazioni in pista

Si rientra dalla pausa estiva, tutti sono entusiasti di ricominciare a darsi battaglia a colpi di giri veloci e finalmente l’unica cosa a cui si torna a pensare, dopo infiniti giri di rumor legati al mercato e non solo, è l’azione in pista. Tutto questo, nel weekend del GP di Olanda 2024, non è valso per la Haas, protagonista di una trasferta in quel di Zandvoort tutt’altro che semplice, soprattutto per ragioni che, con gomme, strategie e prestazioni, hanno ben poco a che fare.

Le voci iniziano a spargersi alla vigilia del ritorno sull’asfalto delle monoposto, quando viene appreso che Uralkali, il vecchio sponsor russo della scuderia americana per la stagione 2021, ha vinto a giugno una causa che le permetteva, secondo la giuria svedese che ha esaminato il caso, di reclamare una cifra di 12 milioni di euro al team. Cifra sborsata dalla stessa Uralkali nel 2022, poco prima dello scoppio della guerra tra il paese della compagnia di fertilizzanti e l’Ucraina. La partnership, all’inizio delle ostilità armate, venne quasi immediatamente sospesa, con l’allora team principal Gunther Steiner che decise di licenziare Nikita Mazepin, tra l’altro figlio di Dmitry Mazepin, il proprietario dell’azienda che aveva sponsorizzato le vetture l’anno precedente.

Il denaro, dal momento dell’interruzione della collaborazione, non è mai stato restituito, ma Uralkali non si è arresa e ha intrapreso una battaglia legale che è si è appunto conclusa un paio di mesi fa. Nel pomeriggio di venerdì 23 agosto, le autorità olandesi arrivano in circuito, con l’intento di fare un inventario di tutti i beni portati in pista da Haas. Pare infatti che l’intento dell’azienda russa fosse quello di sequestrare tutto ciò che fosse finito dentro allo stesso inventario, di fatto bloccando l’attività del team. In quel momento, i 12 milioni non erano ancora entrati nelle tasche della compagnia.

Arriva poi, nella giornata di sabato 24, la notizia che Haas avrebbe finalmente pagato la cifra richiesta e fosse perciò libera di partire per l’Italia non appena portata a termine la gara a Zandvoort. Ma, a quanto pare, è stata restituita solo una parte dei soldi, per cui la situazione non si è ancora risolta. Le prestazioni in pista poi non sono delle migliori, dato che sia Nico Hulkenberg che Kevin Magnussen non riescono ad agguantare la zona punti. I problemi, però, sono altri. I russi attendono che nelle proprie casse entrino tutti e 12 i milioni richiesti fin dall’inizio, altrimenti, per la squadra di Ayao Komatsu, sarebbe impossibile partecipare alla tappa brianzola.

Nel primo pomeriggio di oggi, possiamo finalmente mettere la parola fine su questa particolare quanto delicata faccenda: l’importo è stato versato al 100% e il team americano ha il via libera per spostarsi verso Monza. Gene Haas può dunque tirare un bel sospiro di sollievo, dato che le sue vetture saranno regolarmente in pista da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre. Certo è che, per quattro giorni, la partecipazione al Gran Premio d’Italia 2024, è stata tutt’altro che certa, ma ora lo spettro di una figura tutt’altro che dignitosa sembra essersi allontanato per sempre.

Immagine di copertina: Media Haas

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