Vittoria #30 della carriera per Verstappen davanti a Russell e Leclerc nel GP Olanda 2022
Il GP d’Olanda 2022 si infiamma dopo metà della sua durata. Nonostante questo, a vincere è ancora Max Verstappen, che porta a casa il 10° successo stagionale e 30° della carriera davanti a George Russell e Charles Leclerc. Soprattutto, l’olandese trionfa per la seconda volta di fila davanti al pubblico di casa che va in visibilio.
La gara di Zandvoort può essere divisa in due parti, una prettamente strategica ed una caotica. Nella prima la strategia porta la Red Bull a giocare sulle due soste e dover far fronte al tentativo di una Mercedes in palla di conquistare la gara con un solo pit, passando alle gomme dure dopo le medie usate nel primo stint.
Un eventuale secondo pit manderebbe Verstappen alle spalle di Hamilton, ma quando si attende il rientro ai box due eventi scombinano la gara. Dapprima Yuki Tsunoda causa, dopo un primo tentennamento (prima si ferma in pista, poi riparte, poi si ferma ai box e infine di ferma definitivamente) una Virtual Safety Car. Le strategie saltano e tutti i big rientrano ai box.
Verstappen “guadagna” la seconda sosta, le Mercedes provano ad essere aggressive montando le medie contro la dura della Red Bull. L’olandese mantiene 12 secondi di vantaggio sulle W13 che montano gomme più morbide, ma pochi giri dopo è Valtteri Bottas a causare una Safety Car. Red Bull ferma Verstappen per montare le soft e lo manda alle spalle di Hamilton, che non si ferma al contrario del suo compagno.
È la mossa della gara: alla ripartenza Verstappen sfila Hamilton subito e senza DRS. L’inglese patisce anche i ritorni di Russell (momento pericolosissimo quando Lewis si sposta di traiettoria all’ultimo sul compagno) e Leclerc, che si prendono seconda e terza posizione sul podio.
Hamilton, prima soddisfatto e poi infuriato via radio, chiude giù dal podio davanti a Carlos Sainz. Lo spagnolo della Ferrari, però, deve scontare una penalità di 5 secondi per unsafe release e finisce ottavo. Il quinto posto va ad un opaco Pérez con la Red Bull. Imparagonabile il suo passo con quello del suo compagno di squadra da qualche gara a questa parte. Fernando Alonso è autore di un’altra gara fantastica con l’Alpine e chiude al sesto posto dopo una bella battaglia con Lando Norris, che nel finale deve desistere. Esteban Ocon con la seconda Alpine e Lance Stroll con l’Aston Martin chiudono la top ten alle spalle di Sainz (post penalità).
La Ferrari merita un capitolo a parte. Charles Leclerc riguadagna il podio nel finale, ma la F1-75 è poco brillante così come sono sfortunati i piloti. Carlos Sainz, oltre alla penalità per l’unsafe release, finisce vittima di un’altra imprecisione ai box. Alla sua prima sosta, chiamata frettolosamente dal muretto, manca la ruota posteriore sinistra. Curiosità: la stessa cosa successa ad Eddie Irvine nel 1999 al Nurbugring. Coincidenza. Eddie Irvine era presente a Zandvoort.
Charles Leclerc, invece, effettua la sua seconda sosta poco prima della Virtual Safety Car e perde, così, la possibilità di recuperare qualche secondo sui piloti davanti. In linea generale, la gara di Zandvoort non porta il risultato sperato al team di Maranello soprattutto dopo le qualifiche.
In classifica piloti Verstappen sale a 201 punti davanti a Leclerc, che raggiunge Pérez a quota 201. Nel Costruttori Red Bull sale a 511 punti davanti a Ferrari (376) e Mercedes (346).
Segue il risultato di gara. A seguire la cronaca e le dichiarazioni dei piloti.

Immagine di copertina: Media Red Bull
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