F1 | GP Olanda 2022: anteprima di Zandvoort

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
31 Agosto 2022 - 16:00
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Segue l’anteprima del GP Olanda 2022 di P300.it

Archiviata Spa-Francorchamps, la Formula 1 si trasferisce a poche centinaia di km di distanza per il GP Olanda 2022. Zandvoort, dopo essere tornata in calendario nel 2021, è pronta ad ospitare il ritorno del Circus.

34° GP Olanda
32a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 15/23 – 2/4 settembre 2022
Gran Premio #1072

La situazione iridata, per quanto manchino otto gare al termine, rappresenta un cuscino di tranquillità non indifferente per Max Verstappen. Il campione del mondo in carica della Red Bull e attuale capoclassifica si presenta davanti al pubblico di casa con un vantaggio enorme: 93 sono i punti che lo separano dal compagno di squadra Sergio Pérez, mentre Charles Leclerc è distante 98 lunghezze. Un divario così ampio che già si fanno i conti di quando Verstappen potrebbe chiudere la pratica iridata.

D’altronde, quanto successo nel GP del Belgio di pochi giorni fa non lascia troppe speranze. Partito dalla 14a posizione con una nuova Power Unit, Max Verstappen e la Red Bull hanno mostrato la più grande dimostrazione di forza dell’anno, andando a vincere la gara di Spa-Francorchamps e impartendo al resto del gruppo una mazzata quasi letale. Una prestazione invidiabile della monoposto e importante dell’olandese, alla quale nemmeno il compagno di squadra Sergio Pérez ha saputo ribattere. Men che meno la Ferrari, sul podio con Sainz (ereditario della pole per la penalità di Verstappen, autore di un giro monstre al sabato) e sesta con Leclerc.

La F1-75 è apparsa in difficoltà come lo era stata in Ungheria, con la Mercedes addirittura capace di avvicinarsi alla Rossa. E questo pone dei dubbi sul fatto che la prestazione della Red Bull sia stata ampliata proprio dalle defaillance della monoposto di Maranello.

Ma l’evento che paradossalmente ha occupato più spazio nel dopo gara di Spa è stato il motivo – o per meglio dire la provenienza – delle sfortune di Charles Leclerc. Nel corso del primo giro, nella presa d’aria del freno anteriore destro del monegasco, si è incastrata una visierina a strappo che ha provocato danni a catena.

Prima di tutto un pit stop obbligatorio ed anticipato, necessario per rimuoverla visto l’innalzamento delle temperature del gruppo ruota; in secondo luogo la rottura di un sensore del pit limiter, che ha portato ad una penalità di 5 secondi dopo l’ultima sosta (effettuata per tentare un giro più veloce nel finale, poi non arrivato) e alla conseguente perdita della quinta posizione in favore di Fernando Alonso.

Ebbene, la narrativa generale ha raccontato che la visierina a strappo fosse proveniente dalla Red Bull di Max Verstappen che, nel corso del primo giro, precedeva la Ferrari #16. L’indicazione non ha, come si usa oggi, evitato qualche facile ironia su una ipotetica (quanto impossibile) volontarietà dell’olandese… La nostra ricostruzione ha invece evidenziato che la pellicola è arrivata dall’Aston Martin di Lance Stroll; questa, dopo aver schivato la RB18 dell’olandese, si è infilata nella presa d’aria della Ferrari. Una pratica, quella del gettare le visiere, di cui si era discusso nel 2016, senza trovare però una soluzione.

Il Gran Premio d’Olanda si disputa sul tracciato di Zandvoort che si trova nell’omonima città che sorge praticamente a ridosso della costa olandese che affaccia sul Mare del Nord. Rinomata stazione balneare, la cittadina conta poco più di 16.000 abitanti e dista una quarantina di chilometri da Amsterdam.

Inaugurato nel 1948, il tracciato di Zandvoort, in origine costituito da un misto di pista permanente e strade pubbliche, oggi è un autodromo permanente a tutti gli effetti. L’automobil club olandese consultò il vincitore della 24 Ore di Le Mans del 1927 Sammy Davis per il disegno del tracciato. La Formula 1 arrivò a Zandvoort nel 1952, con Alberto Ascari che dominò la gara guidando la Ferrari ad una storica tripletta con Farina e Villoresi giunti secondo e terzo. L’ultimo vincitore in terra olandese fu Niki Lauda su McLaren che, nel 1985, precedette il compagno di squadra Prost.

Il layout del circuito è stato totalmente stravolto rispetto alle origini, pur mantenendo più o meno la stessa lunghezza. Si tratta di una pista medio-corta caratterizzata però da vari saliscendi e curve sopraelevate che i piloti descrivono molto piacevole da guidare. La sede stradale non è molto larga e questo potrebbe portare seri problemi sul versante sorpassi; c’è comunque molta attesa per vedere come i moderni bolidi di comporteranno su un circuito che comunque fa parte della storia delle corse. A Zandvoort persero la vita Piers Courage nel 1970 e Roger Williamson nel 1973.

Max Verstappen, vincitore qui l’anno scorso, non vorrà farsi scappare l’opportunità di una seconda vittoria in casa. Per la Ferrari, invece, la tappa olandese è importante per capire se gli ultimi sviluppi sono o meno da rivedere.

Per questo appuntamento Pirelli porta in pista mescole C1, C2 e C3 rispettivamente per hard, medie e soft. Seguono tutti gli altri articoli di anteprima del GP Olanda 2022.

Immagine: Media Red Bull

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