Segue l’anteprima Brembo del GP Olanda 2022 di F1
Dopo il grande successo di pubblico dell’anno scorso, quando fu il secondo GP europeo per afflusso di spettatori nel week-end, il GP Paesi Bassi concede il bis. Lo fa nuovamente al Circuit Zandvoort che secondo i tecnici Brembo rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.
In una scala d a 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3. Uno dei tratti caratteristici è la presenza delle curve 3 e 14 con un banking di circa 19 gradi, più del doppio del catino di Indianapolis. Ciò si ripercuote sul set up delle monoposto che a sua volta condiziona il funzionamento dei freni.
Cambiano le misure dei dischi e dei loro fori
Quest’anno, l’aumento del diametro dei cerchi, da 13 pollici (33 cm) a 18 pollici (46 cm), offre un maggior spazio all’interno del corner ruota per i dischi in carbonio e così il loro diametro passa da 278 mm a 328 mm per l’anteriore e da 266 mm fino a 280 mm per il posteriore.
Lo spessore dei dischi è ora identico per entrambi gli assali, 32 mm, mentre fino all’anno passato i dischi posteriori non superavano i 28 mm. Ma anche l’architettura dei dischi è cambiata perché il nuovo regolamento tecnico impone un diametro minimo di 3 mm per i fori di ventilazione mentre in passato Brembo si spingeva fino ai 2,5 mm.


142 kg di carico sul pedale
Soltanto in 4 delle 14 curve della pista olandese i piloti di Formula 1 non impiegano i freni: tre di queste sono la successione di curve 4-5-6 che per il loro raggio non richiedono il ricorso all’impianto frenante, né l’ultima curva complice la sua inclinazione. In un giro i piloti utilizzano i freni per complessivi 11 secondi, equivalenti al 16 per cento dell’intero GP.
L’estrema scorrevolezza della pista è confermata dalla presenza di 2 sole curve in cui i tempi di frenata raggiungono i 2 secondi: le curve 9 e 11, con quest’ultima che si distingue anche per i 4,7 g a cui sono sottoposti i piloti mentre esercitano un carico di 142 kg sul pedale del freno. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico di oltre 73 tonnellate sul pedale del freno, quasi il doppio del GP Belgio.
Meno 184 km/h in neanche 2 secondi
Delle 10 frenate del GP Paesi Bassi 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 6 sono di media difficoltà e le 2 restanti sono light.
La più dura per l’impianto frenante è quella alla prima curva perché le auto beneficiano di un rettilineo di 1,1 km e della mancata frenata all’ultima curva: le monoposto si affidano ai freni a 317 km/h e scendono a 133 km/h in soli 111 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 1,99 secondi ed affrontando una decelerazione di 4,8 g.
Fonte immagini e testi: Brembo
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.