Pole position per Verstappen davanti alle Mercedes di Hamilton e Bottas
Segue la cronaca delle qualifiche del Gran Premio d’Olanda 2021, con Max Verstappen in pole position davanti alle Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Terza fila tutta Ferrari, con le Rosse battute da Pierre Gasly sull’AlphaTauri.
Q1
I primi a scendere in pista per le qualifiche di Zandvoort sono Yuki Tsunoda, le Haas di Nikita Mazepin e Mick Schumacher, Nicholas Latifi e Robert Kubica. Il canadese della Williams segna il primo riferimento della sessione in 1:11.699.
Anche i big iniziano a compiere la loro prima tornata cronometrata con Sergio Pérez che abbassa di un secondo il crono di Latifi. Tocca poi a Verstappen che naturalmente si porta al comando in 1:10.036.
Strategia differente per Mercedes, che effettua il primo run con entrambi i piloti su gomma media. I riferimenti sono di tutto rispetto: 1:10.449 per Bottas, 1:10.183 per Hamilton. Tra le due vetture anglo-tedesche si inserisce Gasly, in 1:10.274.
Buono anche il primo giro lanciato di Charles Leclerc, quarto in 1:10.421 prima che Bottas riesca a migliorare il suo tempo portandosi a 1:10.219 in terza piazza. Si migliora di qualche millesimo anche Hamilton, 1:10.114.
Al termine del primo run, in top ten figurano anche un ottimo Fernando Alonso in sesta piazza, Esteban Ocon ottavo, Antonio Giovinazzi nono e Lando Norris decimo davanti al compagno di squadra Daniel Ricciardo.
Kubica si porta momentaneamente sopra il “taglio” in 1:11.555, 15°. La pista nel frattempo inizia a migliorare e i tempi si abbassano. Carlos Sainz jr, dopo un primo tentativo non fantastico, risale ottavo in 1:10.537 mentre Tsunoda si porta decimo in 1:10.664.
Si mette al sicuro anche George Russell, che dalla zona di esclusione salta al quinto posto in 1:10.382. A due facce il secondo run delle Aston Martin, con Sebastian Vettel che si inserisce 13° e Lance Stroll che resta addirittura fuori dai primi 15.
Il cronometro si avvicina allo zero e le Ferrari, approfittando di un Verstappen rimasto tranquillamente ai box e delle Mercedes che tornano in pista solo per rodare un treno di gomme morbide, balzano in prima e seconda posizione. Leclerc imposta il riferimento della Q1 in 1:09.829, Sainz segue in 1:10.022.
Eccezionale Giovinazzi, quarto in 1:10.050 davanti a Latifi, che porta la Williams #6 al quinto posto a 43 millesimi dall’Alfa Romeo #99. Nelle retrovie si salvano Tsunoda e Stroll, mentre Sergio Pérez non riesce a lanciarsi per un ultimo tentativo prendendo la bandiera a scacchi al termine del giro di uscita dai box.
Fuori anche Vettel, che alla curva Kumho trova le due Haas in traiettoria ed è praticamente costretto a fermarsi durante il suo ultimo giro cronometrato. Particolarmente pericolosa la manovra di Mazepin, che si lancia all’interno della curva per superare Schumacher proprio nel momento in cui Vettel approccia le due Haas. Il russo, così come anche Schumacher, viene messo sotto investigazione. Per il rotto della cuffia si salva dunque Norris, il cui ultimo giro vale appena il 15° posto con appena 41 millesimi di margine su Pérez.
Oltre al tedesco e al messicano, vengono eliminate le Haas e Kubica, comunque buon 18° alla sua prima qualifica al volante dell’Alfa Romeo.
Q2
A sorpresa è Verstappen a scendere in pista per primo nella Q2. Senza traffico, il pilota di casa stacca un 1:09.071 che manda in visibilio il pubblico di Zandvoort.
Nessuno si avvicina alla Red Bull #33. Leclerc attende qualche minuto per segnare il suo primo giro lanciato e ancora una volta la pista offre il beneficio di un asfalto più veloce: è secondo a 366 millesimi dal coetaneo e storico avversario.
Quarto e quinto posto per le Mercedes, battute da un Gasly in grande forma. L’AlphaTauri #10 paga 470 millesimi, le due vetture di Stoccarda restano oltre i sei decimi da Verstappen.
Al termine del primo run la top ten momentanea comprende anche Ricciardo, Sainz, Ocon, Alonso e Giovinazzi. Russell cerca un posto in Q3 ma perde il posteriore della sua Williams alla curva Kumho e colpisce le protezioni, causando una bandiera rossa. Nessun danno grave sulla vettura, ma la qualifica del britannico finisce qui.
Al rientro ai box, i meccanici Alfa Romeo non riescono a rimuovere la ruota anteriore destra e Giovinazzi è costretto a concludere anticipatamente la sessione. La decima posizione è alquanto a rischio ma a chiudere definitivamente i giochi ci pensa l’altra Williams, quella di Latifi, che pizzica l’erba alla staccata della Masterbocht e vola fuori pista. L’impatto è più violento rispetto a quello di Russell, ma anche il canadese non riporta conseguenze. Nuova bandiera rossa e Q2 finita con un minuto e 38 secondi d’anticipo.
A giocarsi la pole vanno quindi Verstappen, le due Mercedes, le due Ferrari, Gasly, Ricciardo, le due Alpine e Giovinazzi. Restano fuori senza poter migliorare il proprio tempo Russell, Stroll, Norris e Tsunoda oltre ovviamente a Latifi.
Q3
La sessione decisiva segue il solito copione, con due run da un giro lanciato. Il box Alfa Romeo riesce finalmente a rimuovere la ruota sulla vettura di Giovinazzi, che dopo essere stato “graziato” dall’incidente di Latifi riesce anche a prendere effettivamente parte alla Q3.
Nella prima uscita, Verstappen decide di non rischiare e scende in pista per terzo alle spalle di Ricciardo e Giovinazzi. Il figlio d’arte ne ha di più e piazza un 1:08.923, mentre le Mercedes si fermano a 299 e 345 millesimi di distacco con Bottas davanti a Hamilton.
Ancora protagonista Gasly, stavolta battuto dalle Mercedes ma davanti alle Ferrari. Il pilota AlphaTauri lascia Leclerc a quasi due decimi, mentre Sainz resta ad appena 26 millesimi dal compagno di squadra. Alonso è settimo davanti a Giovinazzi, Ricciardo e Ocon.
C’è attendismo nel secondo giro lanciato, soprattutto da parte delle Alpine che escono molto lentamente dalla pit lane per creare un gap con la vettura davanti. Questa volta sono le Ferrari ad aprire il gruppo, con Leclerc davanti a Sainz; le Mercedes cercano di sfruttare un nuovo miglioramento della pista uscendo per ultime, mentre Verstappen è quart’ultimo davanti a Ricciardo.
Nonostante un ultimo tentativo non impeccabile, complice anche il DRS che non si apre sul rettilineo del traguardo, Verstappen abbassa a 1:08.885 il suo miglior tempo. Bottas non si migliora mentre Hamilton replica perfettamente il tempo del suo avversario iridato nel primo run, arrivando così a 38 millesimi dalla pole.
Anche alle loro spalle arrivano miglioramenti, ma l’ordine resta invariato con Gasly davanti a Leclerc e Sainz. Le Rosse pagano rispettivamente 642 e 652 millesimi dalla pole. Giovinazzi e Ocon strappano la quarta fila ad Alonso, che nonostante migliori a sua volta il suo crono scivola al nono posto davanti a Ricciardo.
Per Verstappen è la pole numero dieci della carriera, mentre Red Bull sale a quota 70. Giovinazzi, con il settimo posto, replica il suo miglior risultato in carriera in qualifica, già stabilito due anni fa in Austria.
Immagine di copertina: Twitter – Red Bull Racing
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