F1 | GP Monaco 2025, gara: Norris prevale sotto la pressione di Leclerc. Piastri a podio, Verstappen 4°, Hamilton 5°. I due pit obbligatori un fallimento

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 25 Maggio 2025 - 17:20
Tempo di lettura: 7 minuti
F1 | GP Monaco 2025, gara: Norris prevale sotto la pressione di Leclerc. Piastri a podio, Verstappen 4°, Hamilton 5°. I due pit obbligatori un fallimento
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L’inglese vince a Montecarlo nonostante un mai domo monegasco. Il regolamento ad hoc produce solo rischi e disordine

Lando Norris ha vinto il GP Monaco 2025, che non verrà ricordato di certo per lo spettacolo voluto con il regolamento ad hoc per questa gara, che prevedeva due pit obbligatori. Dopo aver conquistato il primo GP dell’anno in Australia, Norris conquista Montecarlo dopo la Pole delle qualifiche, per la seconda vittoria di stagione e la sesta totale in carriera.

Il finale di gara non è comunque semplice per l’inglese, che si ritrova nel panino tra un Max Verstappen che si deve ancora fermare per la seconda sosta e un Charles Leclerc arcigno alle spalle. L’olandese aspetterà fino all’ultimo per fermarsi, attendendo una bandiera rossa che non arriverà mai. Questo porta il monegasco più volte sulla coda della McLaren ma senza mai trovare lo spunto necessario a tentare un sorpasso.

Solo in un paio d’occasioni potrebbe provarci ma decide, alla fine, di desistere. Negli ultimi giri si unisce alla lotta anche Oscar Piastri ma, alla fine, non c’è nulla da fare. Con Verstappen che si ferma all’inizio dell’ultimo giro per il suo secondo pit, Norris ha strada libera e vince facendo segnare il giro più veloce di gara, davanti alla Ferrari #16 e al compagno di squadra.

Max Verstappen deve accontentarsi del quarto posto, con tre punti persi su Piastri e 13 da Norris, con una Red Bull di rimessa dopo la vittoria di una settimana fa ad Imola. Lewis Hamilton termina al quinto posto, ma lontanissimo. Il sette volte iridato chiude a 51 secondi da Norris e 48 dal compagno, recuperando due posizioni rispetto a quella di partenza. Una è su Isack Hadjar che, comunque, chiude con un fantastico sesto posto con la Racing Bulls.

La squadra di Faenza fa bottino pieno portando in top ten anche Liam Lawson, ottavo. Tra di loro, un altro protagonista di giornata, Esteban Ocon che arriva settimo con la Haas. A chiudere le posizioni a punti ci sono le due Williams, rispettivamente nona con Alex Albon e decima con Carlos Sainz.

Disastro completo per Mercedes, che chiude con Russell 11° e Antonelli 18° e ultimo. Ritirati Gasly con l’Alpine (incidente alla chicane del porto con Tsunoda, il giapponese ha continuato) e Alonso (problema tecnico sulla sua Aston Martin).

Veniamo alla nota dolente, il regolamento ad hoc per questa gara. Se la F1 voleva ottenere più spettacolo, questo tentativo è stato più un boomerang, che analizzeremo più avanti. Invece che più azione si sono visti team impegnati con una macchina a rallentare il gruppo alle spalle di tre, quattro secondi al giro, per permettere all’altra di guadagnare spazio per effettuare una delle due soste previste. Questo ha portato a piloti doppiati dopo meno di metà gara e diversi rischi in pista.

Il capolavoro è quello di George Russell che dichiara pubblicamente, dopo tagliato la chicane del porto per superare Albon, di accettare quella che sarà la penalità, pensando di ricevere 5 o 10 secondi. Riceverà invece un Drive Through. Quando si vuole creare troppo caos artificiale, insomma, se ne devono accettare i rischi. Gli stessi commentatori di F1TV hanno sentenziato la gara di oggi come “Anti Formula 1”. Ed è tutto dire…

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Sulla griglia è un mix di gomme. In top ten i primi tre, Hadjar, Ocon e Albon sono su medie. Verstappen, Alonso e Hamilton su dure, Lawson è con le soft.

Partenza regolare nelle prime posizioni. Bortoleto picchia al Portier, riesce a muoversi ma lascia detriti in pista. Arriva la VSC con Tsunoda, Gasly, Bearman e il brasiliano che la sfruttano per entrare ai box e smarcare subito il primo pit.

La VSC si disattiva alla fine del 4° giro, con Norris che scappa via da Leclerc, Piastri, Verstappen e Hadjar. È il nono giro quando Gasly torna ai box con l’anteriore sinistra divelta dopo un contatto con Tsunoda, il francese ha denunciato un problema ai freni, con l’Alpine che si è fermata all’altezza dei box Williams e la pitlane viene chiusa, il tutto mentre l’ala anteriore della monoposto resta a terra fuori dalla chicane del porto per un giro di troppo.

Torna tutto regolare al giro 11. Hulkenberg si ferma due giri dopo lasciando la 13a posizione. Norris, intanto, continua in testa con Leclerc poco sopra il secondo, in attesa degli eventi. Racing Bulls si gioca la carta gomma soft al 15° giro, lasciando la quinta posizione con Hadjar che torna in pista davanti a Lawson e può spingere con 14 secondi di ritardo su Ocon. Le Mercedes, intanto, sono inchiodate in 12a e 13a posizione.

Alonso e Ocon si fermano al 17° giro e tornano in pista alle spalle di Hadjar, che può spingere con 18 secondi di ritardo da Hamilton. L’inglese rientra all’inizio del 19° giro e dà il via al giro di pit in testa. Racing Bulls di gioca un altro Jolly sempre con Hadjar, che rientra per il secondo pit tornando sempre in pista davanti a Lawson. Si ferma anche Piastri, con Leclerc e Verstappen gli unici tra i top senza sosta dopo 21 giri.

Leclerc rientra all’inizio del 23° giro e torna in pista tra le due McLaren, con Verstappen che si tiene in testa con le gomme dure. Seguono Norris, Leclerc, Piastri e Hamilton che ha recuperato le posizioni su Alonso e Hadjar.

Verstappen si ferma all’inizio del 29° giro lasciando la testa a Norris e anche il nutrito gruppo di doppiati davanti a lui. Dopo 33 giri la situazione è complicata, conil gruppo dei migliori mescolato a piloti doppiati, tra cui Sainz e le Mercedes che ancora non si sono fermati neanche una volta.

La gara di Fernando Alonso si ferma al 38° giro con il fumo che esce dal posteriore dall’Aston Martin e lo spagnolo che entra direttamente in via di fuga alla Rascasse.

Passata la metà gara, Norris comanda con 4 secondi su Leclerc, 12 su Piastri, 15 su Verstappen e mezzo minuto su Hamilton. Hadjar è 6° e tutti gli altri sono doppiati, tra cui piloti che ancora devono fermarsi. La tabella dei tempi mostra i primi girare in 1:14 e, dalla decima posizione in poi, un ritmo dell’1:18. Incredibile come Sainz e le Mercedes non si siano ancora fermati e sono già doppiati. Incredibile anche lo scambio di posizioni tra Albon, fermatosi da poco, e Sainz, in modo che lo spagnolo possa mettere tra sé e gli altri i secondi necessari ad effettuare la sua sosta.

Di sicuro, lo spettacolo promesso dalla F1 con le due soste si sta trasformando in altro, con Albon che gira in 1:19 per far guadagnare secondi a Sainz.

Piastri è il primo big a rientrare per la seconda sosta all’inizio del 49° giro. Un giro dopo tocca a Leclerc e uno dopo ancora a Norris. Russell passa Albon tagliando la chicane del porto e l’inglese dice chiaramente di essere consapevole della penalità che prenderà, pensando a 5 secondi, ma di non voler più stare alle spalle del thailandese che rallenta appositamente chi sta alle sue spalle. Il problema è che Russell si prende un DT. La situazione è ormai diventata paradossale.

Dopo 56 giri Verstappen si deve fermare e ha Norris alle spalle, con Leclerc dietro e Piastri più lontano. Hamilton è quinto ma deve fermarsi a sua volta, e lo fa un giro dopo. Ora Verstappen, Norris e Leclerc sono attaccati e l’olandese, che si deve fermare, diventa un alleato del monegasco.

Al 67° giro la situazione vede Verstappen davanti con 2 secondi di vantaggio su Norris, Leclerc attaccato al posteriore e Piastri in leggero avvicinamento. L’olandese rallenta segnalando che le sue gomme di sinistra sono ormai alla frutta e questo spinge ancora di più Leclerc verso Norris. Verstappen, ovviamente, ha tutto l’interesse a restare in pista nel caso di una bandiera rossa.

Piastri arriva sulla Ferrari del monegasco a 5 dalla fine, con Leclerc impegnatissimo a cercare un pertugio per infilare Norris. Verstappen si ferma all’inizio dell’ultimo giro lasciando strada a Norris, Leclerc e Piastri. L’inglese della McLaren fa segnare il giro più veloce all’ultimo passaggio, vincendo così il GP di Monaco.

In classifica piloti, Oscar Piastri sale a 161 punti ma vede Norris avvicinarsi a 158, con Verstappen a 136. Nel Costruttori, McLaren vola a 319 punti. Mercedes resta ferma a 147 con Red Bull che sale a 143 e Ferrari a 142.

Segue il risultato di gara, a seguire le dichiarazioni e gli approfondimenti.

Immagine di copertina: Media McLaren

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