Segue l’analisi Pirelli per l’anteprima del GP Monaco 2022
A distanza di una settimana dall’utilizzo dei pneumatici più duri della gamma per il Gran Premio di Spagna, ora sono le mescole più morbide ad essere state selezionate per il tracciato più glamour di tutti: Monaco. La C3 sarà la P Zero White hard, la C4 la P Zero Yellow medium e la C5 la P Zero Red soft.
Come Barcellona, Monaco è un tracciato estremamente noto ai team: è infatti uno degli unici tre circuiti ancora in calendario tra quelli che erano già presenti nella stagione inaugurale di Formula 1 nel 1950. Però a differenza degli altri due, Spa e Silverstone, non ha ancora cambiato layout in modo significativo mantenendo la velocità media più bassa di qualsiasi altra pista e poche vie di fuga, motivo per cui è notoriamente difficile effettuare sorpassi.
Per via dell’asfalto scivoloso delle strade usate per il tracciato, (che ogni sera vengono aperte al traffico) e delle basse velocità che si raggiungono, i pneumatici non sono particolarmente stressati e usura e degrado sono minimi, ma si assiste ad un alto grado di evoluzione della pista ogni giorno. Per questi motivi la strategia ad una sosta è solitamente la norma a Monaco, ma c’è una finestra di pit stop piuttosto ampia e i tempi delle soste possono essere influenzati da safety car che entrano in azione molto spesso in questo circuito a causa delle vie di fuga limitate.
A Monaco le vetture adottano un assetto speciale con alto carico aerodinamico per massimizzare l’aderenza alle basse velocità, con grip garantito meccanicamente dai pneumatici e aerodinamicamente dal carico. Questo gran premio rappresenta ovviamente il debutto a Monaco per la nuova generazione di vetture di Formula 1 con pneumatici da 18 pollici, quindi i team dovranno comprendere come reagiscono in queste condizioni uniche, considerato anche che il meteo sulla costa mediterranea a volte è difficile da prevedere in questo periodo dell’anno.
INFOGRAFICHE
PARLA MARIO ISOLA
“Monaco è spesso descritta come una delle gare più imprevedibili dell’anno, ma la verità è che le qualifiche assumono un significato particolare in quanto su questo tracciato la posizione in pista è fondamentale. Di conseguenza, capire come ottenere il massimo dalla mescola C5 più morbida, che finora quest’anno è stata portata solo al Gran Premio di Australia, sarà un aspetto chiave delle prove libere. Visto che ora la regola che richiedeva ai primi 10 piloti di iniziare la gara con i pneumatici con cui avevano superato la Q2 non esiste più, quest’anno potremmo vedere strategie diverse. Alcuni piloti potrebbero scegliere mescole più dure al via per effetture un primo stint lungo, data la difficoltà a sorpassare. Altri invece potrebbero scegliere un approccio più tradizionale partendo con la mescola più morbida. Insomma, è una gara in cui la strategia può fare davvero la differenza”.
Fonte immagini e testi: Pirelli Motorsport
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