La competitività trovata dagli uomini di James Volwes nella nuova FW47 sta regalando enormi soddisfazione alla squadra britannica
Se è un sogno, certamente, la Williams non ha alcuna intenzione di svegliarsi. Dopo l’incoraggiante partenza nei test pre-stagionali, la FW47 sta continuando a stupire e, soprattutto, a convincere. Nel corso del GP di Miami 2025, sesta prova di un Mondiale nel quale la storica squadra inglese sta assolutamente ben figurando, i punti portati a casa sono stati 12, suddivisi tra lo straordinario quinto posto di Alexander Albon e il nono di Carlos Sainz, a lungo in lotta con entrambe le Ferrari. Un inizio così, 12 mesi fa, non rientrava nemmeno nelle più rosee previsioni.
Che il tracciato della Florida potesse entrare nelle corde della monoposto britannica lo si era capito fin dal venerdì. Albon è riuscito a centrare l’ennesima Q3 stagionale, per poi agguantare uno strepitoso quarto posto nella Sprint. Sfortunatamente per il thailandese, una penalità di cinque secondi a causa di un’infrazione commessa sotto il regime di Safety Car gli ha impedito di mantenere l’ottimo risultato, ma poco cambia. La FW47 ha dato, un’altra volta, dei segnali importanti dal punto di vista della prestazione, che si sono successivamente ripetuti nelle qualifiche del sabato.
Le prove ufficiali hanno riservato ulteriori piacevoli sorprese alla squadra di Grove. La tabella dei tempi, a sessione terminata, ha visto Sainz sesto e Albon settimo, in un netto ruolo di quarta forza assolutamente impronosticabile ad inizio Mondiale. Soltanto dopo il via c’è stato un momento potenzialmente rischioso, quando i due si sono toccati e lo spagnolo ha rimediato un leggero danno all’ala anteriore. Per il figlio d’arte, quel contatto ha rappresentato un problema per il prosieguo della sua corsa, non potendo contare sul massimo carico generato dalla sua monoposto. James Volwes ha avuto comunque di che sorridere, dato il risultato finale.
Così come a Melbourne, anche a Miami Albon ha portato a casa un quinto posto, ma stavolta niente meteo imprevedibile o strategie discutibili da parte degli avversari. I dieci punti racimolati dal thailandese, che si è anche tolto lo sfizio di superare Antonelli in pista, sono tutti frutto della prestazione pura espressa dalla FW47, cresciuta nettamente da marzo in avanti e ora capace persino di insidiare le Ferrari nell’arco di un’intera gara. Questa, probabilmente, rappresenta la soddisfazione più grande per la squadra britannica, che negli anni precedenti la Rossa poteva vederla soltanto nei propri specchietti in fase di doppiaggio. La situazione tecnica, oggi, è completamente diversa e a testimonianza del grandissimo lavoro svolto a Grove c’è proprio la vittoria nel confronto diretto con le monoposto del Cavallino.
Se proprio c’è bisogno di trovare un neo nel weekend della Williams, possiamo andare a ricercarlo nel rapporto tra i due piloti nell’arco del GP. Sainz, a più riprese, ha lamentato una scarsa collaborazione da parte di Albon durante la gara, soprattutto quando il #23 ha provato e ottenuto il sorpasso ai suoi danni in un momento in cui, a detta del madrileno, le posizioni dovevano rimanere congelate. Il figlio d’arte è apparso scocciato nei team radio dopo la bandiera a scacchi, ma è stato lo stesso Volwes ad intervenire prontamente rimandando ogni tipo di discussione ai briefing successivi. L’autorità espressa dall’ex capo delle strategie Mercedes si sta facendo sentire e così la sua metodologia di lavoro, sempre improntata al risultato collettivo e al continuo miglioramento, anche minimo.
Contro ogni pronostico, è necessario specificarlo, Albon si sta comportando alla perfezione nel confronto con il nuovo compagno di squadra. In molti, prima dell’Australia, avevano pronosticato un assolo dello spagnolo, che avrebbe presto relegato l’anglo-thailandese al ruolo di seconda guida. Previsioni che potevano avere delle basi anche solide, ma che, per ora, non stanno trovando alcun riscontro. Il classe 1996 sta eccellendo come mai gli avevamo visto fare e questo, per la crescita della Williams, è fondamentale. Le qualità di Sainz sono note a tutti ed è praticamente certo che, una volta entrato in completa sintonia con la FW47, le sue prestazioni saranno uguali se non, a tratti, superiori a quelle del vicino di box. A motivare ancora di più Carlos ci sarà un Alex mai così in forma e mai così veloce, in una sfida che potrebbe portare più benefici che danni. Chissà che, alla lunga, l’ex alfiere di Toro Rosso, Renault, McLaren e Ferrari non ci abbia visto giusto sulla scelta della sua nuova avventura in F1.
Immagine di copertina: Media Williams
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