Alla fine è penalità. Max Verstappen è stato retrocesso in griglia di 3 posizioni per non aver rallentato a sufficienza alla fine delle qualifiche del Gran Premio del Messico. Partirà quarto, in seconda fila, alle spalle delle due Ferrari di Charles Leclerc e Sebastian Vettel, che conquistano Pole e prima fila, oltre che a Lewis Hamilton.
L’olandese, al termine della Q3, è passato dall’ultima curva pochi secondi dopo l’uscita di pista di Valtteri Bottas, andato a sbattere violentemente con la sua Mercedes. Verstappen ha migliorato il suo primo giro di 1:14.910 in 1:14.758, ottenendo il miglior terzo settore con bandiera gialla esposta.
Subito dopo la fine delle qualifiche si è parlato di una possibile violazione del regolamento da parte di Verstappen, ma tutti i media ufficiali hanno proseguito col programma post qualifica come se niente fosse, celebrando la pole dell’olandese della Red Bull.
A gettare benzina sul fuoco è stato ingenuamente lo stesso Verstappen che, durante la conferenza stampa, ha detto di non aver rallentato durante il suo ultimo giro veloce. A questo punto, grazie all’assist piuttosto suicida del poleman, la FIA è tornata sui suoi passi decidendo di investigare la situazione. Verstappen è stato chiamato dai commissari alle 16.10 locali (le 23.10 in Italia).
Alla fine la decisione è stata quella di penalizzare l’olandese di tre posizioni e di subire anche due punti di penalità sulla patente.
In questo grafico sono comparati il miglior giro di Verstappen – segnato in blu – e quello di Leclerc, in rosso. Da qui si nota, alla fine del giro, la decelerazione di Verstappen (in alto) con l’acceleratore rilasciato ed il freno premuto (in basso). Tanto che l’ultimo microsettore del T3 nel giro dell’olandese è risultato “giallo”, ovvero con un tempo peggiore rispetto al suo migliore. Va ricordato che ognuno dei tre settori in cui è diviso il tracciato è composto a sua volta da diversi microsettori, che vengono utilizzati anche in queste occasioni per valutare il comportamento di un pilota. Pertanto, se nel complesso il T3 di Verstappen è risultato “fucsia”, ovvero il migliore della Q3, nella parte finale risulta esserci un rallentamento. Questo, però, è avvenuto solo dopo esser passato dal punto dell’incidente del finlandese e non al passaggio nel punto in cui era esposta la bandiera gialla.
Alta nota: i commissari hanno esposto la bandiera gialla ma i pannelli luminosi non si sono accesi tempestivamente, così come i volanti non hanno mostrato le luci gialle accese. Questo perché nell’incidente di Bottas sulla Mercedes si sono rotti i sensori che servono, appunto, a far scattare gli allarmi FIA.
Bisogna però ricordare che le bandiere hanno sempre la priorità sui pannelli e la tecnologia.
Segue il comunicato.
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