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F1 | GP Messico 2019, Gara: McLaren, Haas, Alfa Romeo

di Gianluca Zippo
GianlucaZippo
Pubblicato il 28 Ottobre 2019 - 15:42
Tempo di lettura: 4 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
F1 | GP Messico 2019, Gara: McLaren, Haas, Alfa Romeo

Seguono le dichiarazioni dei piloti di Haas, McLaren ed Alfa Romeo al termine del Gran Premio del Messico 2019. Domenica sorprendentemente negativa per il team di Woking che, dalla pronosticata scorpacciata di punti, se ne va senza nulla in mano. Carlos Sainz, dopo un grande avvio, precipita fino alla 13° posizione; Lando Norris si ritira, dopo che la sua gara era stata rovinata da un errore al primo pit stop. Messico da dimenticare anche per Alfa Romeo, che vede Antonio Giovinazzi chiudere 14° e Kimi Raikkonen ritirarsi, e Haas, 15° con Kevin Magnussen e 17° con Romain Grosjean.

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HAAS

8 | ROMAIN GROSJEAN

“Abbiamo vissuto un pomeriggio estremamente difficile, dove nulla funzionava come avrebbe dovuto. Spero solo che la prossima settimana le cose vadano meglio; dobbiamo continuare ad investigare per capire cosa non vada. Qui in Messico il feeling è sparito a partire dalla FP3 e la gara non ha fatto altro che confermare le sensazioni negative”.

20 | KEVIN MAGNUSSEN

“Penso che abbiamo fatto un buon lavoro quest’oggi (ieri ndr), considerato soprattutto che abbiamo impostato la strategia su una sola sosta e che avevo la macchina non in condizioni ottimali, dopo esser stato colpito in curva 1 da Raikkonen e ritrovandomi con il fondo danneggiato. In base a quanto detto e al fatto che non avevamo ritmo, credo che abbiamo fatto il nostro massimo possibile”.

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MCLAREN

4 | LANDO NORRIS

“Anche stavolta sono riuscito a partire bene, ad affrontare al meglio le prime curve e a piazzarmi davanti ad una Red Bull e ad una Mercedes. Il mio primo stint è stato positivo e credo avessimo un ritmo migliore delle Toro Rosso. In occasione del pit stop credo che il dado di uno pneumatico non fosse ben fissato; non ne sono completamente certo ma il team ha optato per la sicurezza, ordinando di fermare immediatamente la macchina e facendomi tornare indietro per controllare meglio. Una volta ripartito mi sono trovato doppiato e le tante bandiere blu hanno reso ancor più difficile la mia gara. Dopo circa due terzi di GP, quindi, alcuni parametri della macchina sono andati oltre i limiti e abbiamo deciso di ritirarci per evitare ulteriori danni”.

55 | CARLOS SAINZ

“È stato un pomeriggio negativo e frustrante per tutto il team. Dopo una grande qualifica ed un’ottima partenza, lottando per la 4° posizione, è davvero deludente esser finiti così indietro dopo il primo pit-stop. Il treno di hard ha semplicemente rovinato la nostra gara. Dobbiamo analizzare nel dettaglio cosa sia successo e capire il perché di una prestazione tanto negativa con quel compound. Austin è dietro l’angolo e non c’è tempo da perdere. Terremo la testa bassa e lavoreremo duro per tornare in pista più forti il prossimo weekend”.

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ALFA ROMEO

7 | KIMI RAIKKONEN

“È stato un vero peccato doversi ritirare dalla gara, poiché le cose stavano andando un pò meglio rispetto al resto del weekend. Purtroppo gran parte della nostra sorte, oggi (ieri ndr), è stata decisa alla partenza: sono stato preso a sandwich tra altre due macchine e gran parte del fondo della mia è stato distrutto. Anche il sistema di raffreddamento era danneggiato e, ad un certo punto, le temperature si sono innalzate troppo, dovendo fermarmi. Siamo stati sfortunati, ma nelle gare queste cose capitano. Il nostro passo non era male e speriamo di migliorare nel prossimo weekend di gara”.

99 | ANTONIO GIOVINAZZI

“Ho avuto una discreta partenza e, nelle prime fasi, ero in battaglia con le Renault e le Racing Point. Purtroppo il problema al pit stop mi ha fatto perdere tanto tempo. Dopo, senza una VSC o una Safety Car, la nostra gara è stata sostanzialmente compromessa. Ho gareggiato praticamente in solitaria per il resto del pomeriggio, così è dura dare un giudizio serio sul passo che avevo. Abbiamo comunque bisogno di lavorare duramente, in modo da tornare in posizioni migliori nel prossimo appuntamento di Austin”.


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