Mercedes imprendibile nel freddo di Las Vegas. Le Ferrari recuperano in classifica Costruttori sulle deludenti McLaren
George Russell ha letteralmente dominato il GP Las Vegas 2024, vincendo davanti a Lewis Hamilton e Carlos Sainz. Ma la notizia di giornata è che Max Verstappen è campione del mondo per la quarta volta consecutiva. L’olandese ha concluso la pratica con il quinto posto alle spalle di Mercedes e Ferrari, giungendo davanti a Lando Norris; quanto basta per mettere in cassaforte il quarto titolo iridato, sudato per tutta la parte centrale di mondiale e risolto, per gran parte, con l’incredibile vittoria di Interlagos nello scorso appuntamento.
Tornando alla corsa, la Mercedes aveva dubbi sul passo gara ma si è dimostrata sin da subito in grande spolvero. In testa Russell ha dovuto preoccuparsi solo di un tentativo di Charles Leclerc ad inizio gara per poi volarsi indisturbato, mentre dal decimo posto Lewis Hamilton ha prodotto una grandissima rimonta che l’ha portato fino alla seconda posizione e fino al tentativo di andare a riprendere il compagno di squadra, lasciando poi negli ultimi giri il palcoscenico a Russell. Per Mercedes una grande ed inattesa doppietta su un tracciato freddo che, evidentemente, si è sposato completamente con la W15. Per Russell è la terza vittoria in carriera, la seconda dell’anno dopo quella dell’Austria.
Forse la Ferrari si aspettava qualcosa di più da questa gara, ma la cosa importante è che Carlos Sainz e Charles Leclerc sono arrivati davanti alle McLaren. Nonostante qualche difficolta in alcuni momenti della gara con la gestione delle gomme, lo spagnolo ha chiuso sul gradino basso del podio davanti al compagno di squadra. Il quale, ad inizio corsa, ha provato un sorpasso spettacolare su Russell per poi pagare sul consumo delle gomme. In ogni caso, per la Rossa, obiettivo raggiunto con 12 punti recuperati sul team di Woking e 24 lunghezze da recuperare negli ultimi due appuntamenti per puntare al titolo costruttori, che manca dal 2008.
Come detto, Max Verstappen ha chiuso al quinto posto in un weekend partito non benissimo per la Red Bull, con difficoltà sul dritto e la necessità di lavorare artigianalmente sull’ala posteriore per ridurre il drag sul dritto. Nonostante questo, l’olandese ha prodotto un weekend degno di un campione del mondo, limitando benissmo i danni in qualifica e poi anche in gara, lasciando spazio alle Ferrari negli ultimi giri dopo essere arrivato in zona podio.
Si chiude, per la McLaren, la lotta per il titolo piloti, con Lando Norris sesto e Oscar Piastri settimo. Resta aperta la questione del titolo Costruttori, ma il team di Woking esce da Las Vegas delusa per 12 punti persi dalla Ferrari. La MCL38 non è stata mai in lizza né per la Pole né sul passo gara, evidentemente non a suo agio nelle condizioni del Nevada.
Ottima la gara di Nico Hulkenberg, che ha chiuso ottavo con la Haas davanti ad un ottimo Yuki Tsunoda con la Visa Cash App RB e a Sergio Pérez. Partito quindicesimo, il messicano ha recuperato solo poche posizioni confermando il periodo ormai difficile.
Ritirati Pierre Gasly (dopo la straordinaria qualifica di ieri) e Alex Albon, entrambi per guai tecnici.
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Al via, i primi 14 piloti partono tutti su medie, con solo Pérez, Bottas e Colapinto su hard e Alonso su soft
Leclerc si prende subito la seconda posizione dietro Russell, superando Gasly e Sainz che pasticciano in curva 1. Al quarto giro Leclerc ci prova con Russell mentre Verstappen si libera di Gasly. Il monegasco paga lo scotto del tentativo aggressivo lato gomme e perde anche la posizione dal compagno alla fine del settimo giro, con Russell che va via. Un altro giro e anche Verstappen si libera della Ferrari salendo al terzo posto, mentre Norris passa Gasly. Dopo appena nove giri ci sono già i primi pit con Leclerc, Norris, Albon e Stroll. Piastri prende cinque secondi di penalità per falsa partenza, mentre Verstappen supera anche Sainz nel corso del decimo giro e si porta al secondo posto.
Le prime soste, davvero anticipate, confermano la leadership di Russell che a metà gara si trova con 10 secondi di vantaggio su un inatteso Verstappen in seconda posizione, davanti alle Ferrari di Sainz e Leclerc e alla Mercedes di Hamilton, davvero in palla con la seconda Mercedes. La McLaren è invece in difficoltà, con Norris sesto e Piastri ottavo dopo la penalizzazione per essersi schierato fuori dal suo spot in griglia di partenza.
Arriva il calo anche con le hard per le Ferrari, con Sainz che implora il pit stop nel corso del 27° passaggio, con Leclerc e Hamilton incollati dietro di lui. Momento di tensione con lo spagnolo che, dopo aver fatto passare il compagno, impegna la pitlane seguito dall’inglese e poi torna in pista col team non pronto a riceverlo. Nello stesso giro, pit anche per Verstappen.
Le seconde soste diventano così certe e vengono completate dai primi piloti dopo i 30 giri, con Russell che si trova in testa con una decina di secondi abbondante di vantaggio su Hamilton, Verstappen e le due Ferrari. Gran gara del sette volte iridato che si è liberato anche di un olandese concentrato sull’obiettivo principale di giornata. Alle spalle delle Ferrari le due McLaren di Norris e Piastri.
Hamilton si lancia all’inseguimento del suo compagno di squadra, facendo segnare giro veloce dopo giro veloce. Il distacco è di 9 secondi a quindici giri dal termine. Le Ferrari si avvicinano a Verstappen. Sainz passa alla fine del 41° giro, Leclerc deve aspettare il 47°. Norris si ferma al penultimo giro per provare il giro più veloce e riesce a recuperare il punticino sul traguardo, dove Russell giunge vincitore davanti a Hamilton, Sainz, Leclerc e Verstappen, che conquista così il suo quarto titolo mondiale consecutivo.
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Verstappen, campione, sale a 403 punti in classifica contro i 340 di Norris e i 319 di Leclerc. Piastri è quarto a 268 davanti a Sainz (259), Russell (217) e Hamilton (208). Nel Costruttori, Ferrari recupera 12 punti a McLaren e si porta a 584 punti contro 608. Red Bull è terza a 555, matematicamente ancora in corsa ma, con le difficoltà di Pérez, praticamente fuori dai giochi.
Segue il risultato di gara. A seguire la cronaca, le dichiarazioni e gli approfondimenti.
Immagine di copertina: Media Mercedes
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