Il sette volte iridato conferma la prima posizione delle FP1 sul connazionale della McLaren
È ancora quello di Lewis Hamilton il nome in cima alla classifica dei tempi alla fine della seconda sessione di prove libere del GP Las Vegas 2024. Il sette volte iridato, già primo in FP1, ha girato in 1:33.825 precedendo la McLaren di Lando Norris di appena 11 millesimi e la seconda Mercedes di George Russell di 190. Anche la seconda è stata una sessione condizionata da basse temperature (asfalto mai oltre i 14 gradi), disputata nello stesso orario della gara di sabato notte in Nevada. Per tutti i piloti ancora problemi di grip su un tracciato davvero complicato da interpretare.
Alle spalle del trio inglese in testa alla classifica troviamo le due Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc, rispettivamente quarto e quinto a 280 e 488 millesimi dal miglior tempo di Hamilton. Dietro di loro, galvanizzato dal podio brasiliano, si vede Pierre Gasly con l’Alpine in sesta osizione, sebbene già ad oltre otto decimi di ritardo dal tempo del sette volte iridato.
Si rivedono anche le Haas: Kevin Magnussen è settimo a otto decimi e mezzo, Nico Hulkenberg è nono a quasi un secondo. Tra di loro, la seconda McLaren di Oscar Piastri, ottavo ed apparentemente in difficoltà rispetto al compagno di squadra. A chiudere la top ten, Yuki Tsunoda con la Visa Cash App RB, decimoo appunto a quasi un secondo e due decimi.
Sessione amara per le Red Bull, con Verstappen e Pérez che non sono riusciti a mettere insieme un giro con le soft rimanendo sul fondo della classifica: 17° posto per l’olandese, 19° per il messicano. Report dicono che il team austriaco abbia deciso di far partire dall’Inghilterra un’ala posteriore più scarica per contrastare la perdita di tempo sul dritto, specialmente lungo la Strip.
La sessione è stata interrotta a 22 minuti dal termine per un problema alla Williams di Alex Albon, vittima di una FP2 da dimenticare. Il thailandese è rimasto fermo ai box per gran parte del tempo dopo un primo problema al sistema di alimentazione che ha richiesto un controllo approfondito. Il problema non è rientrato quando Albon è tornato in pista, costretto a fermarsi dopo pochi metri abbandonando definitivamente la sessione.
Seguono i tempi della sessione. A seguire, su P300.it, le dichiarazioni di giornata.
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