Il campione in carica ha criticato apertamente il via del weekend sulla Strip
Non inizia proprio benissimo dal punto di vista mediatico il GP Las Vegas 2023. La sfarzosa cerimonia d’apertura per presentare al pubblico team e piloti è stata infatti ampiamente contestata dal campione del mondo in carica Max Verstappen.
Il pilota olandese, che già nel recente passato non si è detto amante degli eventi indirizzati più allo show che ad altro, non ha usato mezzi termini quando gli è stato chiesto della cerimonia e di tutto il contorno alla gara sulla Strip:

“Per me tutte queste cose si possono saltare. Stare così là sopra ti fa sentire un clown”. Il riferimento è alla presentazione nella quale i piloti sono emersi in cima a dei grandi box recanti il logo del team. E ancora: “Il 99% è show e l’1% evento sportivo. Non mi dà nessuna emozione ad essere onesto, vorrei solo concentrarmi sulle performance. Non mi piacciono queste cose: in molti posti fanno parte dell’evento ma non sono di mio interesse”.
Tra le altre cose, lo stesso Verstappen si è rifiutato di presenziare ad un evento VIP al Wynn’s hotel nonostante l’invito rivolto a tutti i piloti da parte di Stefano Domenicali.
“Sono concentrato a fare del mio meglio in pista, non mi interessa dello show. Le cose si possono vedere in due modi, il lato del business e quello sportivo. Capisco il loro ruolo (quello di Liberty Media, ndr), ma io do la mia opinione su quello che concerne lo sport. Noi non siamo dei soci, quindi ci adattiamo. Sono loro che decidono. Probabilmente farei lo stesso se fossi il proprietario, non ascolterei i piloti e farei quello che voglio del mio sport”.
A richiesta specifica se pensa di spostare l’opinione pubblica con le sue dichiarazioni, l’olandese ha risposto così: “Non è il mio obiettivo, ma se mi fate una domanda a cui voglio rispondere, lo faccio in modo onesto. Se qualcuno davvero vuole seguire questa direzione di aggiungere sempre più show, suppongo che dovremo adattarci. Finché le cose vanno bene diranno che tutto sta funzionando. Vedremo per quanto tempo tutto questo piacerà anche ai fan. Io guido dove devo guidare e basta, credo che loro facciano soldi che a me tutto questo piaccia o no. Alla fine non mi piace fingere, io dico sempre la mia sia in positivo che in negativo. A me tutto questo non piace, io sono cresciuto pensando al correre. Quindi sì, mi piace essere a Las Vegas ma non per correre”.
Verstappen ne ha anche per il layout del circuito: “Non è così interessante, non ci sono molte curve, ma con queste macchine così pesanti i circuiti cittadini non sono la cosa migliore, se poi c’è poco grip non aiuta. Sarà speciale guidare lungo la Strip, ma il layout in sé non è entusiasmante. Una F1 è più divertente con molte curve veloci”.
Il campione del mondo in carica, comunque, non è stato l’unico a dirsi scettico: anche Lando Norris ha riassunto il tutto dicendo che “C’è più una componente di show rispetto a qualche anno fa, ad essere onesto io voglio solo guidare”.
Carlos Sainz, invece, ha portato una considerazione più generale: “Stiamo aggiungendo gare al calendario e arrivando ad un punto in cui tutto è troppo ripetitivo e compresso. Dobbiamo riconsiderare come gestire tutto il weekend”.
Insomma, se da un lato la F1 parla di “introduzione spettacolare”, l’atmosfera e il trasporto dei piloti non sembra proprio allineato alla linea aziendale.
Immagine: F1
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