F1 | GP Las Vegas 2023: avviata una class action per i disagi della prima giornata

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 18 Novembre 2023 - 22:53
Tempo di lettura: 2 minuti
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F1 | GP Las Vegas 2023: avviata una class action per i disagi della prima giornata
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Avviata una class action per i disagi derivanti dai problemi delle FP1 di giovedì sera a Las Vegas

Una class action è stata presentata contro il GP Las Vegas 2023 in relazione all’obbligo per i fan di lasciare la sessione di prove del giovedì dopo un ritardo di diverse ore. A riportarlo è il Las Vegas Review Journal sul suo sito web.

La causa, come sappiamo, sono i problemi riscontrati all’inizio delle FP1 con il tombino che ha danneggiato pesantemente le monoposto di Carlos Sainz (soprattutto) ed Esteban Ocon.

Lo studio legale Dimopoulos e il co-consulente JK Legal & Consulting hanno presentato la causa venerdì presso il tribunale distrettuale del Nevada, a nome di 35.000 fan che avevano acquistato i biglietti per le FP1 e FP2 di giovedì.

I problemi durante le FP1 hanno causato un ritardo di 2 ore e mezza, con la seconda sessione di prove, estesa a 90 minuti, iniziata alle 2:30 ora locale del venerdì. I fan sono stati costretti da polizia e agenti di sicurezza a lasciare l’area alle 1:30 del venerdì e non hanno potuto assistere alla sessione.

In un comunicato ufficiale, la Formula 1 ha dichiarato che la richiesta di lasciare l’impianto è stata obbligata da motivi logistici e di sicurezza. Inoltre, ai fan è stato proposto un Voucher del valore di 200$ per l’acquisto di merchandising ufficiale.

Gli imputati citati nella causa sono Liberty Media Corporation, che opera come Formula One Heineken Silver Las Vegas Grand Prix (essendo direttamente coinvolta nell’organizzazione, e TAB Contractors, Inc. La causa cita violazione di contratto, negligenza e pratiche commerciali ingannevoli nei confronti degli spettatori, che hanno di fatto potuto seguire solo 8 minuti di prove libere contro le due ore totali previste.

“Vogliamo far valere i diritti dei fan che hanno viaggiato per lunghe distanze e pagato piccole fortune per partecipare, ma sono stati privati dell’esperienza”, ha dichiarato Steve Dimopoulos, proprietario dello studio legale Dimopoulos e avvocato principale della class action.

Immagine: Media Red Bull

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