F1 | GP Italia 2024, Leclerc è di nuovo re nella sua Monza

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 2 Settembre 2024 - 14:00
Tempo di lettura: 5 minuti
F1 | GP Italia 2024, Leclerc è di nuovo re nella sua Monza
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La seconda vittoria del monegasco in terra italiana è stata inaspettata e, per questo, forse anche più bella della prima

Sarà compito dei tifosi Ferrari, accorsi in più di 300mila nel corso della tre giorni di Monza, stabilire se la vittoria di Charles Leclerc nel GP d’Italia 2024 di ieri possa o meno scavalcare nella gerarchia delle emozioni quella conquistata sempre sul suolo brianzolo cinque anni fa. Un successo tanto bello quanto inatteso, quanto meno considerate le premesse della vigilia e l’evidente superiorità della McLaren nel corso degli ultimi mesi. Si sa, però, che spesso il Tempio della Velocità regala corse che vanno al di là delle previsioni, che scardinano i pronostici iniziali e che riescono ad entrare prepotentemente nella memoria condivisa di tutti gli appassionati, rossi o meno che siano.

Perché questa è la vera magia di Monza. Perfino la Mercedes, che dalla trasferta italiana è uscita con un quinto e un settimo posto, ha reso gli onori agli eterni rivali di Maranello, segnalando come “non importi quale sia la vostra squadra, non importa quale sia il vostro paese d’origine, questo (il successo a Monza di una Ferrari, ndr.) è da pelle d’oca tutte le volte”. Insomma, un trionfo al 100%, reso ancora più memorabile da una guida davvero perfetta e priva di sbavature del miglior Leclerc possibile.

Il monegasco, alla vigilia, aveva fatto il possibile per non illudere i suoi sostenitori. Mossa azzeccatissima e che di sicuro fa sempre più bene che male, perché solo dei tifosi accaniti e “sanguigni” come lo sono quelli della Rossa sanno cosa significhi una promessa non mantenuta. L’auspicio di partenza era comunque provare a ripetere quanto fatto nel 2019, seppur riconoscendo che sarebbe stato molto difficile. Le qualifiche hanno sembrato dare ragione ai pronostici. Il quarto posto racimolato dal #16 alle spalle non solo di Norris e Piastri, ma anche della Mercedes di Russell, non ha propriamente entusiasmato il popolo ferrarista, giunto probabilmente all’autodromo nella giornata di domenica con la speranza realistica di provare a salire almeno sul podio.

Una speranza immediatamente accesa dal grande scatto di Charles. Nel giro di mezzo minuto, il monegasco si è sbarazzato prima della #63 del britannico, complice anche un lungo di quest’ultimo alla prima variante, per poi non fare troppi complimenti e infilarsi con grande spunto all’interno della traiettoria di Norris poco prima di Lesmo 1, dopo lo sgarbo fatto all’inglese dal suo compagno di squadra alla Roggia. Se vogliamo azzardare, la gara Leclerc l’ha vinta qui. Forse non al 100%, ma di sicuro una grande percentuale di merito risiede nel suo primo giro eseguito alla perfezione. I principali rivali della McLaren, infatti, si sono ritrovati con una Ferrari di troppo tra le proprie vetture, con Piastri che allungava e l’inglese che invece ci ha messo un po’ a tornare sotto agli scarichi della SF-24.

Qui, c’è stato il primo momento di sofferenza per il principale beniamino della folla monzese. La sua Rossa ha infatti sofferto un po’ prima di graining rispetto ai diretti avversari papaya, un fenomeno già evidenziato nel corso delle libere di venerdì. La posizione persa su Norris, a seguito dell’undercut eseguito alla perfezione dal muretto gestito da Andrea Stella, ha forse per un attimo dato un pesante colpo ai sogni di gloria. Mentre invece, contro ogni previsione, è da questo momento che ha iniziato a mettersi in piedi il successivo tripudio rosso.

Lo stint di Leclerc su gomme dure è stato semplicemente eccezionale. Dei 38 giri completati dal monegasco sugli pneumatici a banda bianca, soltanto due sono risultati sopra l’1.24, il primo e il terzo. Da lì in poi, un passo stratosferico, che è andato addirittura abbassandosi negli ultimi nove passaggi, nei quali Charles non è mai salito sopra l’1:23.7. Rimanendo sui freddi numeri, che comunque questa volta raccontano una buona parte dell’impresa ferrarista, il ritmo del #16 si è attestato su una media di 1 minuto, 23 secondi e 625 millesimi. Come sottolineavamo settimana scorsa, i passi avanti compiuti dal 26enne del Principato sul fronte gestione delle coperture permettono ormai di collocarlo là in cima con i migliori della griglia.

Questa vittoria non è però solo calcoli e strategie. Non è solamente il settimo successo della carriera di un pilota che ha da tempo conquistato il favore della sua gente. Si tratta di un trionfo che ha in sé tanto cuore. La scena del fiume ferrarista sotto il podio, che intonava a gran voce l’inno di Mameli, rimarrà probabilmente una delle migliori immagini non solo di questo 2024, sempre più imprevedibile e appassionante, ma anche dell’intera storia di Monza in Formula 1. Perché Leclerc, da anni, è visto dai suoi tifosi come l’essenza della Ferrari. Ovviamente è meglio non generalizzare, ma si può dire che un’ottima maggioranza lo sostenga a cuore aperto dal suo approdo a Maranello. Ed è anche per questo che di gare casalinghe, forse, il monegasco può vantarne quasi due.

Ora, la testa degli uomini di Frederic Vasseur è già tutta rivolta verso la prossima trasferta di Baku. Un tracciato storicamente favorevole a Leclerc, reduce da tre Pole Position consecutive, e non così ostile alla Rossa, la quale dovrà nuovamente mettere alla prova il proprio pacchetto evolutivo. Forse non sarà la pista più adatta a verificarne la bontà, ma di certo un altro bel risultato contribuirebbe a tenere altissimo il morale della squadra.

Perché vittorie come quella di ieri ne danno tanto.
Vittorie come questa rimangono negli occhi e nelle emozioni di chi le ha vissute.
Vittorie come quella di ieri sono, semplicemente, da Ferrari.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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