Segue l’analisi del GP Italia 2020 di Pierre Gasly. Il pilota francese del team AlphaTauri ha chiuso primo sotto la bandiera a scacchi
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La gara del pilota dell’Alpha Tauri rischia di finire dopo nemmeno una curva quando entra in contatto con Albon: un gomma contro gomma che, fortunatamente per il francese, non gli preclude la possibilità di continuare la sua corsa. Mantenuta la 10a posizione della partenza, Gasly perde progressivamente terreno da Ocon e decide di anticipare la sosta rispetto agli altri piloti di fronte a lui. Appena esce dalla pit-lane, entra in pista la Safety Car che lo relega al 15° posto. Tuttavia, beneficia appieno della chiusura della corsia dei box in quanto riesce ad accodarsi al gruppo e a sopravanzare tutti i suoi avversari meno Hamilton, fermatosi prima in modo illegale e Stroll che sceglie di non rientrare ai box. La ripartenza dopo la Safety Car dura poco in quanto l’incidente di Leclerc causa l’esposizione della bandiera rossa.
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Al nuovo start, il francese scatta bene dalla 3a piazzola e sopravanza subito il canadese della Racing Point, per poi ereditare la 1a posizione dopo che Hamilton rientra ai box per scontare la penalità. Gasly guadagna subito dalle battaglie alle sue spalle, ma negli ultimi giri viene pericolosamente riavvicinato da Sainz. Senza commettere errori, l’alfiere dell’Alpha Tauri non dà possibilità di attacco allo spagnolo e va a vincere la sua prima gara della carriera. Le statistiche si sprecano: prima vittoria francese dal 1996 quando Olivier Panis vinse il Gran Premio di Monaco e primo successo dell’Alpha Tauri da quando Vettel trionfò proprio a Monza nel 2008, quando la scuderia si chiamava ancora Toro Rosso. L’ultima volta che il vincitore di una gara non era un pilota di Mercedes, Ferrari o Red Bull è datata 2013 quando in 1a posizione al Gran Premio d’Australia si classificò Raikkonen sulla Lotus. L’ultima stagione in cui lo stesso motore aveva vinto due gare con scuderie diverse era il 2013 quanto Lotus e Red Bull vinsero con il motore Renault mentre per la Honda era successo solo nel 1987 quando Nigel Mansell e Ayrton Senna trionfarono rispettivamente con Williams e Lotus.
Immagine di copertina: Twitter – AlphaTauri
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