F1 | GP Gran Bretagna 2025: Hülkenberg. 15 anni per il primo podio e tanti numeri riscritti

Autore: Marco Colletta
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Pubblicato il 7 Luglio 2025 - 14:30
Tempo di lettura: 6 minuti
F1 | GP Gran Bretagna 2025: Hülkenberg. 15 anni per il primo podio e tanti numeri riscritti
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Nico Hülkenberg è la chiara dimostrazione che non bisogna mai mollare. Numeri stravolti nella storia della F1 dopo il suo primo podio

Da questo momento in poi quando si vuole gettare la spugna perché qualcosa sembra non essere possibile basti pensare a Nico Hülkenberg, che dalla domenica del Gran Premio di Gran Bretagna 2025 di F1 è diventato l’emblema della perseveranza e il simbolo che anche quando meno te lo aspetti l’impossibile diventa possibile.

Ad oltre quindici anni dall’esordio in F1, nonostante i vari andirivieni dalla massima categoria del motorsport, il tedesco della Sauber è finalmente riuscito a spezzare quella maledizione che ormai lo aveva reso un “meme”: quella dell’impossibilità di chiudere una gara salendo su uno dei tre gradini del podio.

Un evento reso ancora più incredibile se pensiamo che proprio dieci anni fa, nella sua unica 24 Ore di Le Mans disputata, Hülkenberg ha conquistato il successo nella Grande Classica dell’Endurance al primo tentativo al volante della Porsche 919 Hybrid. E come riporta il profilo statistico su X, WEC Stats, il tedesco è stato il primo pilota della storia del WEC a ottenere un podio in F1 dopo il primo successo assoluto nel Mondiale Endurance moderno.

Ma questo è solo il primo dei tanti numeri e record che il “giovane” 37enne ha infranto semplicemente chiudendo tra i primi tre posti della gara di ieri.

SAUBER

Partendo dalla squadra, Hülkenberg ha riportato la Sauber a podio per la prima volta dopo quasi 13 anni. L’ultima comparsa in Top3 risaliva al Gran Premio del Giappone 2012 quando Kamui Kobayashi chiuse terzo alle spalle di Sebastian Vettel e Felipe Massa. Il nipponico fu anche l’ultimo a ottenere il primo podio in carriera guidando per la Sauber.

Da allora infatti il punto più vicino raggiunto alle prime tre piazze fu dell’anno seguente proprio con Nico Hülkenberg al Gran Premio di Corea 2013 e quindi successivamente con Kimi Raikkonen al Gran Premio di São Paulo 2019, in cui entrambi chiusero in quarta posizione.

Per la squadra di Hinwil quello del tedesco è stato il 28esimo podio conquistato in 33 stagioni in F1. Di questi 17 sono arrivati a nome di BMW Sauber, 10 come Sauber e quest’ultimo come Kick Sauber.

Hülkenberg è l’ottavo pilota a conquistare un podio in F1 con la Sauber, nonché il terzo tedesco a riuscirci. Il primo fu firmato proprio dal suo connazionale Heinz-Harald Frentzen a Monza nel 1995 (anch’egli al primo grande risultato in carriera) , a cui seguirono quelli di Johnny Herbert, Jean Alesi, Nick Heidfeld (secondo tedesco e unico a podio con due denominazioni differenti del team), Robert Kubica, Sergio Pérez e Kamui Kobayashi.

Tra i team attualmente in attività, Sauber è diventato quello che ha dovuto attendere più tempo tra un podio e quello successivo (escludendo Mercedes che non ha corso dal 1956 al 2009). Hülkenberg, come detto, ha riportato la squadra di Hinwil in Top3 dopo quasi tredici anni, mentre il record precedente apparteneva alla Toro Rosso con poco più di undici stagioni.

Il 37enne ha inoltre regalato a Sauber il primo podio dell’era ibrida, rendendo gli svizzeri i primi a conquistare una Top3 con una Power Unit Ferrari al di fuori del Costruttore italiano.

GERMANIA

Hülkenberg è diventato il quattordicesimo pilota tedesco a salire su uno dei tre gradini del podio, riportando la Germania in Top3 per la prima volta dal Gran Premio d’Azerbaijan 2021, quando Sebastian Vettel giunse secondo con l’Aston Martin.

Il terzo posto di Silverstone ha messo fine a un digiuno teutonico che durava da 96 Gran Premi, cioè da 4 anni e 1 mese esatti. L’astinenza tedesca è la più lunga da quella “eterna” che vide l’ultimo podio di Jochen Mass al GP del Canada 1977 e il primo di Michael Schumacher al GP del Messico 1992. In quel caso intercorsero 24 anni, 4 mesi e 23 giorni per un totale di 222 gare.

Siccome prendersi diversi record non era già abbastanza, Hülkenberg ha “deciso” di diventare anche il pilota tedesco più occidentale a conquistare un podio di F1, battendo il primato di Heinz-Harald Frentzen e Nick Heidfeld, entrambi nati a Mönchengladbach che è circa 10 km più a est di Emmerich am Rhein.

FORMULA 1

Passiamo poi al succo dei numeri generati da questo incredibile terzo posto in Regno Unito perché è qui che arrivano i grandi record. Prima di tutto bisogna annotare che Hülkenberg è il 218esimo pilota a conquistare un podio in Formula 1 e con lui salgono a quattordici i protagonisti in pista a vantare attualmente un arrivo tra i primi tre.

Ovviamente il più eclatante e ripetuto è quello del primo podio giunto dopo 239 Gran Premi in F1. Oltre a essere la prima volta nella storia che un pilota ottiene la prima Top3 dopo la 200esima gara, ha stracciato il record di Carlos Sainz che era stato a sua volta il primo a registrare un arrivo nelle prime tre posizioni dopo la 100esima corsa. Se lo spagnolo aveva messo fine al digiuno alla 101esima, Hülkenberg ci ha impiegato quasi due volte e mezzo del tempo rispetto all’iberico.

Se vogliamo strappare un sorriso possiamo dire che Hülkenberg è il 194esimo pilota più giovane della storia della F1 ad ottenere un podio. Rigirando la classifica però risulta come il 24esimo più anziano a farlo, oltretutto eguagliando anche la posizione con Sam Hanks, che però ottenne la prima Top3 alla 500 Miglia di Indianapolis del 1952.

Il primo podio Over-35 più recente conquistato in F1 fu quello di Pedro de la Rosa al GP d’Ungheria 2006 grazie ai suoi 35 anni, 5 mesi e 13 giorni. Se dobbiamo però avvicinarci all’età del pilota della Sauber (37 anni, 10 mesi e 17 giorni) bisogna tornare indietro addirittura fino al GP d’Austria 1975 quando Vittorio Brambilla ci salì per la prima volta a 37 anni, 9 mesi e 6 giorni.

Quel che è certo è che dopo Hülkenberg – in classifica – solo due piloti hanno conquistato il primo podio in carriera oltre i 37 anni senza aver corso negli anni Cinquanta: George Follmer (Spagna 1973 a 39 anni) e John Love (Sudafrica 1967 a 42 anni).

Non solo con questo terzo posto il 37enne si è aggiudicato la Top25 dei piloti più anziani al primo podio, ma anche la Top50 dei più vecchi a ottenere anche l’ultimo. Ora il tedesco si trova 43esimo ed è già davanti al suo storico compagno di squadra nell’anno del debutto, Rubens Barrichello.

Parlando di ritorni storici, Hülkenberg ha conquistato il podio numero 87 per la macchina #27, nonché il primo del Terzo Millennio. L’ultima Top3 per questo numero, svanito poi per la numerazione legata ai risultati dei costruttori dell’anno precedente, risaliva al Gran Premio d’Europa 1995 con Jean Alesi che chiuse secondo al volante della Ferrari. Si estende dunque a 20 il numero di podi di fila del #27 ottenuti con una vettura motorizzata dal Cavallino Rampante.

Hülkenberg è inoltre il 12esimo pilota a ottenere il podio con il #27 dopo Clay Regazzoni, James Hunt, Alan Jones, Gilles Villeneuve, Patrick Tambay, Michele Alboreto, Nigel Mansell, Ayrton Senna, Alain Prost, Jean Alesi e Nicola Larini.

Dall’esordio del tedesco, avvenuto al GP del Bahrain 2010, sono stati in totale 20 i piloti che hanno ottenuto un podio prima di lui.

Nell’intera storia della F1, questa è stata solo la decima volta in 76 edizioni in cui il GP di Gran Bretagna ha regalato il primo podio a un pilota. L’ultimo risale al 1997 con Alexander Wurz, mentre gli altri eventi da riportare sono: 1950 (prima gara), 1952, 1956, 1958, 1959, 1960, 1982 e 1988. Questo è quindi l’intervallo più lungo da quando due gare britanniche hanno regalato la gioia della prima Top3 a un pilota (28 anni), battendo il precedente record di 22.

Con il terzo posto di Silverstone, il record di maggior numero di Gran Premi disputati senza ottenere podi, che Hülkenberg aveva ottenuto al GP di Singapore 2017 quando militava in Renault, torna nelle mani di Adrian Sutil dopo otto anni, facendo ripiombare il limite da 238 a 128; il tedesco ex Force India riprende quindi un primato che era stato suo dal luglio 2014 fino appunto a settembre 2017, tornando in testa a una classifica undici anni dopo il suo ritiro dalla F1.

Se come detto in apertura l’ultimo podio ottenuto da Hülkenberg fu quello della vittoria della 24 Ore di Le Mans 2015, per ritrovare l’ultimo su monoposto bisogna scavare addirittura fino all’ultimo trionfo in GP2 Series avvenuto in Gara 1 a Portimão nel 2009.

Immagine di copertina: Media Sauber

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