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F1 | GP Gran Bretagna 2024: le infografiche post libere Pirelli

di Alessandro Secchi
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Pubblicato il 5 Luglio 2024 - 20:40
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Gran Bretagna 2024: le infografiche post libere Pirelli

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Segue l’analisi Pirelli delle prove libere del GP Gran Bretagna 2024

La tipica estate inglese ha caratterizzato la prima giornata del Gran Premio di Gran Bretagna. Temperature decisamente fresche – mai superiore ai 20 °C quella dell’aria, oscillante fra i 20 e i 29 °C quella dell’asfalto, abbassatasi notevolmente quando ha iniziato a piovere nel finale di FP2 – e spruzzate di pioggia intervallate da qualche breve sprazzo di sole hanno accompagnato oggi l’azione in pista delle tre categorie gommate Pirelli.

In Formula 1 è stata una giornata targata McLaren, con Lando Norris autore del miglior tempo in entrambe le sessioni. In FP1 il pilota inglese ha fermato i cronometri nel suo giro più veloce sull’1’27”420 mentre nella seconda è sceso fino a 1’26”549, un tempo inferiore di 171 millesimi di secondo a quello della pole position del 2023 (Verstappen, 1’26”720). Altri tre piloti sono scesi oggi pomeriggio sotto la barriera dell’1’27”: Oscar Piastri (1’26”880), Sergio Perez (1’26”983) e Nico Hulkenberg (1’26”990).

Da segnalare in FP1 la partecipazione di quattro giovani piloti – l’inglese Oliver Bearman, l’australiano Jack Doohan, l’argentino Franco Colapinto e il francese Isack Hadjar – che hanno sostituito, nell’ordine, i titolari Kevin Magnussen (Haas), Pierre Gasly (Alpine), Logan Sargeant (Williams) e Sergio Perez (Red Bull).

LA GIORNATA IN PISTA

Dal punto di vista dell’utilizzo delle gomme è stata una giornata abbastanza standard, con le squadre che hanno lavorato sulla ricerca del miglior assetto delle monoposto e sul confronto fra il comportamento della Medium e della Soft sulla lunga distanza. La prima sessione ha visto la Hard come protagonista principale: solamente Lance Stroll non ha fatto nemmeno un giro con la C1, che l’ha invece usata nel suo primo run in FP2. Nella seconda, da segnalare negli ultimi minuti l’utilizzo della Intermedia da parte di nove piloti, che hanno così potuto avere un primissimo assaggio del suo comportamento su un asfalto che andava progressivamente bagnandosi al fine di poter avere un minimo di informazioni utili per il prosieguo del weekend, visto che le previsioni meteorologiche sono a dir poco variabili.

Leggi il resoconto delle FP1

Leggi il resoconto delle FP2

INFOGRAFICHE

“Il dato saliente di oggi è il significativo abbassamento dei tempi rispetto ad un anno fa, testimoniato dal fatto che il miglior tempo di Norris è già di quasi due decimi inferiore a quello della pole di Verstappen del 2023. È quindi pressoché certo – a meno che la qualifica non si svolga su una pista bagnata – che il tempo previsto per la pole (1’26”1), risultato della media delle simulazioni ricevute dalle squadre alla vigilia di ogni gara, sarà sicuramente migliorato in maniera sensibile. Certamente le temperature più basse rispetto allo scorso anno hanno influito in maniera rilevante ma è altrettanto vero che su un tracciato molto impegnativo e probante come questo viene fuori più che altrove il reale potenziale delle monoposto di quest’anno.

Da una prima analisi dei dati raccolti nelle due ore di prove libere, possiamo dire innanzitutto che la differenza di prestazione fra le tre mescole è in linea con quanto avevamo visto due settimane or sono a Barcellona: c’è circa mezzo secondo fra la Hard e la Medium e poco più di un secondo fra la Medium e la Soft. Rispetto allo scorso anno, sembra che la Hard sia più performante, sia sulla distanza che come prestazione pura, rimettendola in gioco per la gara a discapito della Soft, che oggi ha accusato un po’ di graining”.

SIMONE BERRA

“Il dato saliente di oggi è il significativo abbassamento dei tempi rispetto ad un anno fa, testimoniato dal fatto che il miglior tempo di Norris è già di quasi due decimi inferiore a quello della pole di Verstappen del 2023. È quindi pressoché certo – a meno che la qualifica non si svolga su una pista bagnata – che il tempo previsto per la pole (1’26”1), risultato della media delle simulazioni ricevute dalle squadre alla vigilia di ogni gara, sarà sicuramente migliorato in maniera sensibile. Certamente le temperature più basse rispetto allo scorso anno hanno influito in maniera rilevante ma è altrettanto vero che su un tracciato molto impegnativo e probante come questo viene fuori più che altrove il reale potenziale delle monoposto di quest’anno.

Da una prima analisi dei dati raccolti nelle due ore di prove libere, possiamo dire innanzitutto che la differenza di prestazione fra le tre mescole è in linea con quanto avevamo visto due settimane or sono a Barcellona: c’è circa mezzo secondo fra la Hard e la Medium e poco più di un secondo fra la Medium e la Soft. Rispetto allo scorso anno, sembra che la Hard sia più performante, sia sulla distanza che come prestazione pura, rimettendola in gioco per la gara a discapito della Soft, che oggi ha accusato un po’ di graining”.

Fonte immagini e testi: Pirelli Motorsport

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