F1 | GP Giappone 2025: di Ferrari non c’è traccia, di Charles Leclerc sì

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 7 Aprile 2025 - 16:30
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Giappone 2025: di Ferrari non c’è traccia, di Charles Leclerc sì
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Il monegasco ha rappresentato l’unica nota positiva del weekend nipponico per la Rossa

Per il terzo anno consecutivo, Charles Leclerc ha terminato al quarto posto la gara di Suzuka. E, incredibilmente, le prime cinque posizioni del GP del Giappone 2025 hanno rispecchiato a pieno quelle viste qui due anni fa. Ciò che però sorprende, e preoccupa, di più, è la situazione attuale della Ferrari, per nulla cambiata dal Gran Premio del 2023.

Proprio come allora, la medaglia di legno è stato il massimo risultato a cui il monegasco e la Rossa potessero ambire, alle spalle di un Max Verstappen perfetto e delle due McLaren, allora meno competitive nel complesso ma oggi assolute favorite nella corsa al titolo. Tutto questo perché, alla fine, le chance del team di Maranello di competere per podi e vittorie si sono affievolite e non poco rispetto a 12 mesi fa, ritornando ai valori visti in pista osservabili nella penultima campagna disputata.

La SF-25, nelle prime tre tappe del Mondiale, non ha praticamente mai brillato, conquistando una Pole e una vittoria nel formato Sprint grazie a Lewis Hamilton in Cina. Segnali, in ogni caso, non definibili tali, frutto più dei demeriti degli avversari e di una tipologia di weekend che spesso ribalta i reali valori in campo piuttosto che di un progetto nato sotto una buona stella. Anche in Giappone, le cose non sono cambiate e Leclerc si è dovuto accontentare del quarto tempo e della seconda fila in qualifica. Finora, il miglior risultato ottenuto dalla Ferrari al sabato, a dimostrazione delle tante difficoltà che sta affrontando la squadra guidata da Frederic Vasseur. Se ci limitiamo però ad osservare la prestazione del #16, possiamo affermare che questa è stata, nel complesso, assolutamente di tutto rispetto.

Mettersi alle spalle entrambe le Mercedes, sempre molto rapide sul giro secco soprattutto grazie ad un eccezionale George Russell, e il compagno Hamilton di tre decimi non è cosa da poco. Ovviamente, non è questo ciò a cui Charles mira arrivando ad ogni fine settimana. Ma, vedendosi ora costretto alla guida di una monoposto ben lontana dai numeri che ci si aspettava, il monegasco può comunque ritenersi soddisfatto del proprio weekend. Esattamente come Verstappen, seppur in diversa misura, anche Leclerc ha estratto il massimo possibile, e forse anche qualcosina in più, dalla propria monoposto.

Il valore attuale della Ferrari è quello di quarta forza in griglia, alle spalle delle McLaren, delle Mercedes e del Campione del Mondo, che da solo ha di fatto il peso di una squadra. Se Leclerc è riuscito a battere un colpo al sabato, di certo non lo deve totalmente alla monoposto tra le sue mani. La stessa monoposto sulla quale lo stesso Charles si augura che arrivino presto importanti aggiornamenti, per non restare a guardare gli avversari lottare per le vittorie di tappa mentre si rimane mesti nella terra di nessuno. Anche se, questa volta, la corsa in solitaria non è stata neanche il più grande fra i mali.

Dopo aver sofferto un po’ nei primi chilometri di gara, Leclerc ha iniziato a distaccare Russell, suo primo inseguitore, involandosi verso una gara regolare e, seppur priva di acuti, solida. È chiaro come, come ha detto lo stesso Charles, eseguire tutto alla perfezione e ottenere un misero quarto posto come ricompensa sia tutt’altro che gratificante. Si tratta però di raccogliere quanto più di positivo ci possa essere in weekend nei quali, al momento, la Ferrari non ha alcuna possibilità di competere per le posizioni di rilievo. E il fatto che il monegasco, nonostante una vettura ben lontana da quella del finale della scorsa stagione, continui ugualmente a mostrare le sue ottime doti velocistiche è comunque un buon segnale.

Sono ormai più di 6 anni che Leclerc rappresenta il punto di riferimento per Maranello. In questo arco temporale, il Cavallino non è comunque mai riuscito a fornirgli una vettura in grado di lottare con i diretti rivali per un intero campionato. Di sicuro non avrà il morale alle stelle, ma, nonostante tutto, la prestazione da parte di Charles non manca mai. Tolta l’Australia, gara tra l’altro condizionata dalla pioggia e dal caos delle strategie, le due tappe asiatiche hanno visto il numero 16 comunque competitivo, per quanto possibile, tra una gara conclusa in top 5 senza una bandella dell’ala anteriore in Cina e la quarta posizione del Giappone. Manca sempre, e soltanto, la monoposto per poter assistere alla vera esplosione del talento di cui Charles dispone da sempre.

Immagine di copertina: Media Ferrari

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