F1 | GP Giappone 2025: Andrea Kimi Antonelli e il ritorno dell’Italia da record

Autore: Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 7 Aprile 2025 - 10:00
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Giappone 2025: Andrea Kimi Antonelli e il ritorno dell’Italia da record
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Il 18enne della Mercedes ha battuto due primati a Suzuka diventando il pilota più giovane al comando di una gara e a conquistare il giro più veloce

La Formula 1 per decenni ha visto l’Italia al centro dell’attenzione. Tanti, tantissimi team e piloti hanno popolato il paddock del circus tra gli anni Settanta, Ottanta e Novanta. Ciò ha portato anche alla definizione di tanti record, positivi e negativi, che hanno scritto parzialmente la storia di questo sport per diversi anni.

Poi sono giunti gli anni Duemila, dove a rappresentare il nostro Tricolore sono rimasti solo Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli e saltuariamente Vitantonio Liuzzi, prima di passare agli anni Dieci e i Venti in cui il verde, il bianco e il rosso sono stati poco presenti in griglia, con Antonio Giovinazzi ultimo dei portacolori.

In merito al pilota pugliese dell’Alfa Romeo Sauber, quest’ultimo era riuscito a lasciare il segno solamente in occasione del Gran Premio di Singapore del 2019, comandando la corsa per quattro giri a distanza di dieci anni dall’ultimo passaggio percorso in prima posizione da Jarno Trulli in Bahrain nel 2009.

Ed è a questi due eventi e piloti che la storia di Andrea Kimi Antonelli si va a riagganciare in quello che è stato il Gran Premio del Giappone di ieri. Questo perché il giovane alfiere della Mercedes ha rispolverato statistiche ormai stagnanti per l’Italia che, come detto, una volta macinava record in F1.

Nel corso del 22esimo giro, con il pit stop dei piloti in testa alla gara, Antonelli si è ritrovato a prendere il comando della corsa, riportando così il nostro paese in vetta a una gara di F1 dopo appunto cinque anni e mezzo da quel GP di Singapore, ma soprattutto diventando il pilota più giovane della storia ad occupare la prima posizione in una corsa.

Di soli tre giorni (18 anni, 7 mesi e 12 giorni) il pilota della Mercedes ha battuto il record fissato da Max Verstappen al Gran Premio di Spagna 2016, andando così a rubare in “zona Cesarini” un primato che altrimenti sarebbe rimasto nelle mani dell’olandese.

Record, quello della vittoria più giovane, che invece apparterrà ancora per un po’ di tempo al quattro volte iridato, in quanto anche in questo caso Suzuka è stata l’ultima spiaggia per l’italiano di riuscire a soffiarglielo, dato che in Bahrain sarà già quattro giorni più vecchio rispetto all’età di Max di quel GP a Barcellona.

Il bolognese è riuscito però portare a casa un altro tipo di primo posto in classifica, visto che con il giro veloce della gara segnato a tre giri dal termine è diventato anche il più giovane pilota a conquistarne uno. In questa occasione il primato è stato sì tolto ancora una volta a Max Verstappen, ma l’olandese lo aveva segnato solo in occasione della gara di Interlagos del 2016 e quindi Antonelli ha avuto modo di abbassare il limite di ben sei mesi, diventando il primo a ottenerne uno prima di aver compiuto 19 anni.

Questo giro veloce segnato a Suzuka è inoltre il primo per un pilota italiano proprio da quel Gran Premio svolto a Sakhir nel 2009. Da allora sono passati sedici anni ed è incredibile pensare che quando Trulli conquistò il suo ultimo giro più veloce in carriera, Andrea Kimi Antonelli avesse poco più di due anni e mezzo.

Due record in una sola giornata riportano in alto i colori italiani e soprattutto permettono al nostro paese di primeggiare nuovamente una classifica positiva in F1, in quanto se il primato dei ritiri consecutivi di Andrea de Cesaris rimarrà probabilmente imbattuto per sempre, quelli che danno un certo prestigio sono fatti per essere superati continuamente.

E l’ultima volta in cui l’Italia ha avuto la propria bandiera al primo posto in una classifica invidiata da tutti i piloti di F1 è stato in occasione del Gran Premio di Monaco del 2008, quando Riccardo Patrese – dopo 15 anni – si è visto raggiungere al primo posto da Rubens Barrichello nel computo di maggior numero di gare disputate. 256, un numero che ora simboleggia più un arrivo a metà carriera che alla fine della stessa, considerando che Fernando Alonso continua ad aggiungerne dopo aver sfondato il muro delle 400 presenze.

La premessa vista in questo primo mese di carriera in F1 per Andrea Kimi Antonelli è molto promettente, ora non si aspetta altro che vedere nuovi record essere infranti dal giovane bolognese, che sicuramente avrà davanti a se ancora tantissime prime posizioni di classifiche speciali da poter conquistare.

Immagine di copertina: Media Mercedes

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