F1 | GP Giappone 2024, le infografiche post qualifiche Pirelli: Verstappen e Red Bull dominano le qualifiche di Suzuka

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di Redazione P300.it @p300it
6 Aprile 2024 - 11:32
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Segue l’analisi Pirelli delle qualifiche del GP Giappone 2024

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Ancora una pole position per Max Verstappen, la quarta su quattro qualifiche disputate in questo scorcio iniziale del campionato, la quinta consecutiva se si considera anche il Gran Premio di Abu Dhabi dello scorso anno. Il tre volte campione del mondo è stato il più veloce in tutti e tre i segmenti della qualifica, migliorandosi a ogni run fino a scendere al tempo di 1’28”197. Per la prima volta quest’anno – e per la prima volta dalla prima gara dello scorso anno – accanto a lui sulla griglia di partenza ci sarà il compagno di squadra Sergio Perez (1’28”263), mai come oggi nel 2024 vicino al pilota olandese. La seconda fila sarà occupata dalla McLaren di Lando Norris (1’28”489) e dalla Ferrari di Carlos Sainz (1’28”682).

LA GIORNATA IN PISTA

La terza sessione di prove libere ha avuto uno svolgimento più intenso del solito perché tutte le squadre hanno cercato di recuperare il tempo perduto ieri per la pioggia caduta durante FP2. Oltre al consueto lavoro sulla simulazione di qualifica, tutte le squadre hanno cercato di raccogliere dati sul comportamento delle varie mescole sulla lunga distanza, utilizzando in prevalenza Soft e Medium. L’unica eccezione è stata l’Aston Martin, che ha completato un long run con le Hard con entrambi i piloti.

In qualifica, assoluta protagonista è stata la Soft: come nelle previsioni della vigilia, ogni set ha permesso di completare solamente un giro cronometrato. Da notare come il tempo della pole position di oggi sia stato di quasi sette decimi inferiore rispetto a quello registrato nelle qualifiche di sei mesi fa (1’28”877): su questo incremento di prestazione, ottenuto con le stesse mescole usate nel 2023, hanno influito non soltanto le temperature più basse (12 °C di asfalto in meno oggi pomeriggio) ma anche ovviamente i miglioramenti delle vetture di quest’anno rispetto a quelle precedenti.

Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Verstappen da Jean Alesi. Il pilota francese ha concluso la sua carriera in Formula 1 proprio nel Gran Premio del Giappone del 2001. A Suzuka Jean ha corso 12 volte, ottenendo un podio nel 1994 (terzo posto) con Ferrari. In Giappone ha preso parte anche al Gran Premio del Pacifico del 1995.

INFOGRAFICHE

PARLA MARIO ISOLA

“Su una delle piste più impegnative per piloti e vetture abbiamo assistito ad una qualifica dominata da Verstappen e dalla Red Bull, che è tornata dopo più di un anno a portare entrambi i piloti in prima fila. Domani c’è quindi un chiaro favorito ma le incognite sul tavolo saranno comunque molte, a partire dalla strategia. Nonostante le temperature sensibilmente inferiori rispetto alla gara dello scorso anno, il degrado rimane particolarmente significativo e, conseguentemente, la doppia sosta permane l’opzione più veloce.

Diverso il discorso in termini di combinazioni fra le varie mescole a disposizione, soprattutto perché la Soft – che lo scorso anno era nei fatti fuori gioco – domani potrebbe essere un’opzione importante, in particolare nel primo stint per chi ne vorrà sfruttare il differenziale di prestazione nei primissimi giri di gara. Va tenuto infatti in considerazione sia il fatto che su questo tracciato i sorpassi sono tutt’altro che agevoli e sia che, come si è visto in questa prima parte di stagione, sempre di più questa generazione di monoposto soffre di instabilità nell’avvicinamento ad un’altra vettura, rendendo così sempre più complicato provare a superare anche quando si ha un vantaggio di prestazione importante. L’undercut – vale a dire il vantaggio che si ha ad anticipare il pit-stop per sfruttare la prestazione della gomma nei primi giri – è molto efficace qui e sarà sicuramente un fattore.

La strategia più veloce prevede l’utilizzo della Soft e della Hard ma ci sono alcune squadre – come Ferrari, Red Bull e Aston Martin, oltre a Magnussen – che hanno a disposizione solamente un set di C1 e quindi dovranno provare qualcosa di diverso: o scartare la C3 e privilegiare la C2 – che nelle prove libere ha dimostrato di essere comunque competitiva – oppure usare tutte e tre le mescole. Ci sono quindi gli ingredienti per avere una corsa interessante da seguire dall’inizio alla fine”.

Fonte immagini e testi: Pirelli Motorsport

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