Verstappen a un passo dal record di giri al comando in una stagione di F1, mentre prova a battere il primato di successi già conquistato lo scorso anno.
Tornano le statistiche della F1, con il circus che vola in Giappone per restituire lo scettro ai legittimi proprietari Max Verstappen e Red Bull, dopo che a Singapore il lampo rosso guidato da Carlos Sainz ha interrotto la striscia dei sogni dei tori austriaci.
QUALIFICHE
Un fine settimana di stop è bastata a Max Verstappen che sin dal venerdì ha deciso di mettere a tacere chiunque. Si è confermato il sabato ottenendo la sua 29esima pole in carriera, raggiungendo Juan Manuel Fangio al nono posto assoluto. La sua è la nona pole stagionale, con l’olandese a una sola lunghezza dal proprio record personale stabilito nel 2021.
Per Red Bull si tratta della pole numero 92, la quale la porta a meno quindici dalle centosette della Lotus che occupa il quinto posto. Si tratta dell’undicesima pole dei tori austriaci nel corso del 2023.
Questa è la settima pole position giapponese della Red Bull, un numero che la conduce al secondo posto assoluto e che quindi fa arretrare la McLaren (6) in terza posizione.
Verstappen è l’ottavo pilota a conquistare due pole consecutive in Giappone dopo Mario Andretti, Ayrton Senna, Michael Schumacher, Jacques Villeneuve, Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Nico Rosberg.
Seconda posizione per Oscar Piastri che ha ottenuto la prima fila per la prima volta in carriera. È la prima volta nella storia della F1 che un pilota nato negli anni Duemila riesce a partire in prima fila. Questa è inoltre la prima partenza in prima fila della McLaren a Suzuka dal 2011, quando anche ai tempi Jenson Button ottenne il secondo posto.
Quella di Piastri è la prima fila numero 99 per l’Australia. L’ultima è stata quella di Daniel Ricciardo a Monza nel 2021, sempre con la McLaren. Il #81 è inoltre il quinto australiano a partire in prima fila dopo Jack Brabham, Alan Jones, Mark Webber e appunto Daniel Ricciardo.
Per la terza volta in stagione, Lando Norris è partito dalla terza posizione. Gli altri due precedenti risalgono alla Spagna e all’Ungheria.
Quinto posto per Sergio Pérez che non scattava in questa posizione – in Giappone – dal 2016 con la Force India. Un altro precedente risale al 2012 con la Sauber.
Il settimo posto è la peggior casella al via in Giappone per Lewis Hamilton dal nono posto del 2012. Peggio di sabato aveva fatto anche nel 2010 quando partì ottavo.
George Russell, con l’ottavo posto, ha eguagliato la posizione di partenza della passata stagione.
Prima Q3 di Yuki Tsunoda da Monaco (terza stagionale) dove, anche in quel caso, aveva ottenuto il nono tempo. Per lui è la prima Top10 in qualifica nella gara di casa, dato che lo scorso anno era partito 13°.
Con il decimo posto, Fernando Alonso ha eguagliato il proprio peggio risultato in qualifica del 2023, già ottenuto a Monza. Lo spagnolo estende a 16 il numero di gare consecutive con la qualificazione in Q3, rimanendo l’unico ad essere sempre stato in Top10 da inizio stagione.
Per il sesto GP consecutivo, Pierre Gasly non ha centrato il Q3. Ha eguagliato la sua peggior striscia negativa, ottenuta nei primi sei GP della sua carriera in F1.
Il quattordicesimo posto è il peggior risultato in qualifica di Esteban Ocon a Suzuka dal ventesimo posto ottenuto con la Manor nel 2016.
Si allunga a sei il numero di GP del Giappone consecutivi in cui Kevin Magnussen non ottiene l’accesso al Q3. L’unica apparizione resta quella del 2014 con la McLaren.
Per la prima volta in carriera, Valtteri Bottas viene eliminato in Q1 a Suzuka. Non era mai andato oltre il 13° posto del 2013 con la Williams.
Terza eliminazione di fila nel Q1 per Lance Stroll. Un ruolino di marcia negativo di questo tipo non si verificava dai GP di Azerbaijan, Canada e Gran Bretagna dello scorso anno.
Con il diciottesimo posto, Nico Hulkenberg ha ottenuto il peggior risultato in griglia – in Giappone – della sua carriera. Prima di quest’anno non era mai andato oltre il sedicesimo posto del 2018.
GARA
Ennesima trasformazione domenicale da parte di Max Verstappen che ha concretizzato la pole del sabato nella sua 48esima vittoria in F1, la tredicesima in questa stagione. Con questo successo ha raggiunto nuovamente quello che era il vecchio record di vittorie in un anno di Sebastian Vettel e Michael Schumacher e ora punta a battere il suo primato personale, stabilito lo scorso anno con 15 trionfi.
Comandando 51 giri, il bicampione del mondo è passato dal quinto al secondo posto per numero di tornate condotte in una singola stagione: 712. Il record assoluto, nelle mani di Sebastian Vettel, dista appena 27 giri.
Con il 28esimo giro veloce segnato ha ora raggiunto Jim Clark al settimo posto assoluto. Davanti a lui c’è Nigel Mansell con 30.
Al termine della corsa, Verstappen ha raggiunto Ayrton Senna per numero di gare in testa al mondiale piloti: 48. L’olandese si trova ora a sesto a quattro gare dal quinto posto di Fernando Alonso. Vincendo il titolo in Qatar, però, Max si porterebbe già davanti allo spagnolo di quattro gare e a sole sei di distanza dal quarto posto di Sebastian Vettel.
Con questo GP, il #1 è salito a quota 35 GP consecutivi in cui è arrivato al traguardo, superando Daniel Ricciardo e ponendosi al secondo posto assoluto. In merito alle corse di fila in cui risulta essere classificato, anche qui ha superato l’australiano, ma per la quinta posizione. Davanti a lui ci sono Jenson Button con 36 gare e Sergio Pérez con 37. In entrambe le classifiche il leader è Lewis Hamilton a quota 48.
Pole, vittoria e giro veloce hanno consegnato a Verstappe il suo nono hat trick in carriera, tanti quanti quelli di Fangio che si trova al quarto posto. È il quarto stagionale che gli consente di stabilire un nuovo primato personale. Per Red Bull è il 36° della storia.
La squadra austriaca ha conquistato la vittoria numero 107 nella storia, con il quarto posto della Williams che dista ora solo 7 lunghezze. Riguardo ai giri veloci registrati, quello di Verstappen è il 93esimo per il team.
Questa è la vittoria numero 6 della Red Bull in Giappone, la quale le consente di raggiungere la Mercedes al terzo posto. Davanti ci sono la Ferrari con 7 e la McLaren con 9.
Al termine del GP, la Red Bull ha ottenuto il sesto titolo costruttori della sua storia, portandosi a un solo passo dal quinto posto della Lotus. Questa è la diciassettesima volta nella storia della F1 che una squadra riesce a infilare due titoli costruttori in fila.
È la nona volta nella storia in cui il titolo costruttori viene assegnato in Giappone; l’ultima volta è avvenuta nel 2019 con la Mercedes. Questa è invece la prima volta in cui la Red Bull riesce a ottenere il titolo a squadre a Suzuka.
Considerando Honda, questo è il primo titolo costruttori ottenuto dal 1991, il settimo nella storia, mentre per quanto concerne RBPT si tratta del secondo dopo quello dello scorso anno.
Seconda posizione per Lando Norris che ha ottenuto il decimo podio in carriera come Maurice Trintignant, Tony Brooks, Romain Grosjean e George Russell. È il quarto ad essere conquistato questa stagione.
Con il secondo posto, Norris è diventato il pilota con più punti conquistati senza aver mai vinto una gara: 543. Ha battuto Nico Hulkenberg e inoltre è diventato anche il quarto pilota con più podi senza vittorie, eguagliando Romain Grosjean. Il record, in questo caso, è ancora nelle mani di Nick Heidfeld con 13 podi.
Terzo posto per Oscar Piastri che ha ottenuto il suo primo podio in carriera. Lui è il primo pilota nato negli anni Duemila ad aver conquistato un podio in F1, mentre è il terzo a non essere nato nel Novecento ad averne ottenuto uno; prima di lui ci sono riusciti Luigi Fagioli (nato nel 1898) e Louis Chiron (nato nel 1899).
Due McLaren non salivano insieme sul podio dal GP d’Italia del 2021. È invece dal 2003 che due McLaren non conquistavano il podio a Suzuka. Anche in quel caso ottennero il secondo e terzo posto, rispettivamente con Kimi Raikkonen e David Coulthard.
Terza gara consecutiva chiusa in quarta posizione per Charles Leclerc. Sono quattro, invece, le corse di fila in cui non raggiunge il podio: tante quante quelle trascorse tra Miami e Spagna che creano la striscia a secco più lunga della stagione del monegasco.
Col quinto posto, Lewis Hamilton ha eguagliato la posizione d’arrivo dello scorso anno a Suzuka. Resta il suo peggior risultato in Giappone dal ritiro del 2013. Con questo risultato, l’inglese è diventato il secondo pilota nella storia della F1 a classificarsi in una gara per la 300a volta. Il record è nelle mani di Alonso con 307 gare.
Sesto posto e terza gara consecutiva con almeno un giro al comando per Carlos Sainz. Il record personale dello spagnolo resta di 4 gare, registrato la passata stagione tra Monaco e Austria.
Dietro di lui, George Russell che con il settimo posto ha battuto l’ottavo ottenuto la passata stagione, segnando così il proprio miglior risultato a Suzuka.
Ottava posizione per Fernando Alonso che è tornato in zona punti dopo una gara a vuoto in quel di Singapore.
La nona posizione ha portato Esteban Ocon ad eguagliare la sua peggior posizione in zona punti a Suzuka, già ottenuta nel 2018 con la Force India.
Terza gara consecutiva a punti in Giappone, invece, per il suo compagno di squadra Pierre Gasly che ha chiuso al decimo posto. Per la sesta volta in stagione, entrambe le Alpine hanno chiuso in Top10 con l’ultimo precedente che risaliva al GP dei Paesi Bassi.
Undicesima piazza per Liam Lawson che ha battuto per la quarta volta consecutiva – in quattro gare disputate in F1 – il compagno di squadra Yuki Tsunoda, che ha chiuso alle sue spalle. Il giapponese ha però ottenuto il miglior risultato in carriera nella gara di casa, dato che lo scorso anno aveva concluso in tredicesima posizione.
Quattordicesimo posto e prima gara classificata in Giappone per Nico Hulkenberg dal 2016 quando chiuse ottavo. In mezzo risultano due ritiri e una squalifica.
Il suo compagno di squadra Kevin Magnussen ha tagliato il traguardo in quindicesima posizione eguagliando il peggior risultato giapponese del 2019. Il danese non ha mai chiuso una gara a Suzuka in una posizione differente dalla 14esima e 15esima.
Terzo ritiro stagionale per Alexander Albon che mantiene nel solo 2019 l’unica partecipazione al GP del Giappone in cui ha tagliato il traguardo. Terzo ko dell’anno anche per Logan Sargeant. L’ultimo doppio ritiro della Williams risale al GP di Singapore del 2022.
Primo ritiro stagionale per Sergio Pérez che non parcheggiava la sua vettura anzitempo dal GP d’Austria dello scorso anno. Inoltre, questo è il primo ritiro in Giappone dal 2012.
Secondo ritiro consecutivo per Valtteri Bottas che invece ha collezionato il proprio primo ritiro in Giappone. Prima di domenica, infatti, come peggior risultato a Suzuka aveva ottenuto un diciannovesimo posto nell’anno d’esordio e un quindicesimo la passata stagione.
Immagine di copertina: Oracle Red Bull Racing.
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