Segue l’anteprima Brembo del GP Giappone 2023 di F1
La Formula 1 torna in Giappone dove l’anno scorso si disputarono soltanto 28 dei 53 giri a causa della lunga interruzione per il maltempo e del raggiungimento del limite delle tre ore. Il Suzuka International Racing Course rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per i freni: in una scala da 1 a 5 ha un indice di difficoltà di 1, eguagliato solo da Silverstone.
Ciò non significa che l’impegno richiesto ai piloti sia ridotto, tutt’altro perché per realizzare un giro veramente buono a Suzuka bisogna curare tutti i dettagli, a causa delle pendenze del tracciato e della conformazione a 8 che la rende l’unica pista del Mondiale con un sottopasso (tra le curve 9 e 10) e un cavalcavia.
Brembo in Giappone
A Suzuka le monoposto dotate di componenti Brembo hanno conquistato 23 Gran Premi di Formula 1, di cui 7 con la Scuderia Ferrari e 6 con Michael Schumacher. In 19 apparizioni su questa pista il tedesco ha ottenuto 8 pole position, 9 podi ed è stato in testa per 309 giri, sempre affiancato dai freni Brembo.
Meno di due anni fa Brembo ha inaugurato una nuova sede a Tokyo, a pochi passi dalla Tokyo Tower, nel distretto di Minato. In tal modo Brembo si conferma solution provider per i costruttori locali di auto e moto, da decenni tra i leader a livello mondiale.
Da 1 a 6 frenando
Al Suzuka International Racing Course, come in tutti i tracciati “guidati”, i curvoni veloci richiedono un uso minimo dei freni: i piloti li usano in 12 curve ma in 3 di queste se ne servono per perdere un massimo 15 km/h e in altre 3 la differenza tra velocità iniziale e quella a fine frenata non raggiunge i 70 km/h. Di conseguenza in queste 6 curve i freni sono operativi per meno di 8 decimi di secondo.
Anche se i freni sono azionati in tutte le prime 6 curve dopo la partenza, il carico sul pedale è sempre contenuto, non raggiungendo nemmeno i 70 kg di picco. Non a caso il carico complessivo sul pedale del freno esercitato da un pilota dalla partenza alla bandiera a scacchi è di 52 tonnellate. In totale in un giro i freni sono utilizzati per poco più di 12 secondi e mezzo, pari al 14 per cento della durata della gara.
Meno 208 km/h in 105 metri
Delle 12 frenate del Suzuka International Racing Course solo 2 sono considerate impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le restanti 7 sono light.
La più impegnativa in assoluto è la curva 16, teatro di una perdita di velocità da 304 km/h a 96 km/h in soli 105 metri.
Durante i 2,29 secondi di funzionamento dei freni i piloti esercitano un carico sul pedale di 144 kg e sono soggetti ad una decelerazione massima di 4,8 g.
E nei videogiochi?
Eseguendo alla perfezione la curva 130R si arriva alla curva 16 con tantissima velocità. Per rallentare in maniera corretta nel videogioco Formula 1 bisogna tenere d’occhio i muretti, più riconoscibili dei cartelli con la distanza dalla curva.
Quando sul muretto di destra il tricolore lascia il posto alle scritte Pirelli è segno dei 150 metri dall’ingresso curva. Prima del ponte pubblicitario si trova una gomma che indica i 100 metri e proprio in quel punto bisogna frenare.
Attenzione a non sbagliare a svoltare per troppa fretta: bisogna farlo solo nel punto in cui ci sono due paletti di plastica, altrimenti si finisce con l’entrare in una via di servizio.
Fonte immagini e testi: Brembo
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