F1 | GP Francia 2022, il ritiro di Leclerc maschera la realtà tecnica di questo momento: la Ferrari F1-75 è indiscutibilmente la più forte

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Paolo Filisetti @paolofilisetech
25 Luglio 2022 - 16:30
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La Ferrari a Le Castellet ha dimostrato di essere la miglior vettura del lotto dal punto di vista tecnico, per contro la Red Bull ha dovuto fare marcia indietro sugli sviluppi introdotti a Silverstone per bilanciamento carente

Un Gran Premio, quello di Francia, che ha visto svariati colpi di scena. Ovviamente quello più rilevante e purtroppo negativo per la Ferrari ha riguardato il ritiro di Charles Leclerc per un proprio errore, che ne ha causato l’uscita di pista.

Il fatto tangibile è quello di aver perso una gara che avrebbe potuto, per quello che era visto fino quel momento, vincere con una Red Bull sostanzialmente in difficoltà con gli pneumatici; non in modo così rilevante come avevamo potuto vedere in Austria, ma in ogni caso con Max Verstappen che è stato costretto a rientrare ai box esattamente due giri prima del momento in cui è avvenuto l’incidente del monegasco.

Sotto il profilo tecnico possiamo rilevare che la F1-75, in un certo senso, è diventata la vettura leader di questa stagione. Non con un vantaggio sostanziale e certamente non incolmabile per la RB18. Quello che si è potuto vedere in termini di efficienza aerodinamica e velocità, è che la ventilata e temuta superiorità della Red Bull in gara sul rettilineo del Mistral e dove era possibile aprire il DRS non si è vista. I tentativi da parte di Verstappen di superare Leclerc nella prima quindicina di giri sono stati vani e solamente in un caso è parso estremamente minaccioso.

Questo indica che in termini di aggiornamenti la Ferrari ha portato uno sviluppo molto ampio con un upgrade del fondo, della conformazione dei canali Venturi e a livello del bordo di entrata dei canali stessi, con quelli più centrali caratterizzati da un’altezza decisamente superiore a quelli laterali. Un modifica che rappresenta sicuramente una scelta coraggiosa, trattandosi di uno sviluppo assolutamente rilevante perché determina un cambio di gestione delle pressioni che si vengono a creare sotto al fondo. Un cambiamento sicuramente non di poco conto.

Possiamo dire che tutti gli sviluppi fino ad ora portati dalla Ferrari hanno funzionato. Non è andata così invece per quanto riguarda Red Bull. Che, di fatto, sulla RB18 ha introdotto una duplice modifica al fondo. Da un lato sono stati sostituiti i doppi deviatori di flusso convergenti nella parte anteriore con un singolo elemento, semplificando quindi l’aspetto del profilo di ingresso. La cosa più rilevante è che il bordo laterale del fondo, nella zona davanti alle ruote posteriori, è ritornato ad essere rettilineo, privo di qualsiasi soffiatura semicircolare e di profilo separatore al centro di esso, di profonda ispirazione tratta dalla Ferrari F1-75.

Questo significa che non tutti gli sviluppi sono andati nella direzione voluta da Newey e dai suoi ingegneri e che, quindi, per recuperare quell’equilibrio che sembrava perso e di cui soprattutto si è avuto almeno in Austria manifesta sensazione con un eccessivo consumo degli pneumatici, si è preferito ritornare alla soluzione precedente a quella del GP di Gran Bretagna, dove era stata introdotta l’ultima evoluzione al fondo della RB18.

È ancora più chiaro quanto il ruolo di battistrada e leader tecnico della Ferrari sia lampante nei confronti dei rivali nella corsa al titolo. Che purtroppo, come sappiamo, per l’errore di Charles Leclerc e per gli errori – se non orrori – commessi a livello strategico dalla Ferrari è compromessa. La vettura che guida in questo momento il monegasco si dimostra, in ogni caso, la più forte di tutto il lotto.

Da un lato questo crea un rimpianto per quanto accaduto in questo Gran Premio, dall’altro lato è un viatico per il Gran Premio di Ungheria, che sembra disegnato apposta per le caratteristiche di alto carico generato dal fondo della F1-75. Come ha ribadito lo stesso Mattia Binotto alla fine della gara in Francia, che ha lasciato una grande amarezza, è necessario pensare in positivo e che con questa vettura si può lottare per la vittoria in tutti i Gran Premi.

Da un lato sarà importante non commettere errori e, dall’altro, vedere se, al ritorno dalla pausa estiva, la Ferrari sarà riuscita a risolvere il problema maggiore, l’affidabilità della Power Unit.

Immagine: Media Ferrari

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