Al quarto appuntamento con la Sprint è arrivata la prima doppia vittoria grazie a Max Verstappen. Leclerc sbaglia ma resta leader mentre Hamilton continua a naufragare, riscrivendo statistiche ferme al 2009.
La F1 è giunta al quarto round stagionale, ma anche alla quarta Sprint Qualifying della storia che, da quest’anno, vale sì per la determinazione della griglia di partenza, ma non più per l’assegnazione della pole position, che invece torna ad essere un’esclusiva del Q3.
Il circus è giunto a Imola per la trentesima volta nella storia, ma solo la terza valida per il Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy. Ad avere la meglio in tutti e tre i giorni è stato il campione in carica Max Verstappen, mentre il suo rivale Charles Leclerc ha commesso qualche errore di troppo sia al sabato che alla domenica. Mai male quanto il suo ex rivale Lewis Hamilton, totalmente in difficoltà e mai realmente in lotta per i punti. Ma non perdiamoci ulteriormente in chiacchere e andiamo a snocciolare i numeri di questo appuntamento del Mondiale.
QUALIFICHE
Venerdì sera è andata in scena la qualifica che, come detto, torna a valere per l’assegnazione del statistica della pole position anche quando la griglia di partenza la decide la Sprint Qualifying. In questa occasione, Max Verstappen ha ottenuto la sua quattordicesima pole in carriera – la prima stagionale – andando a porsi a pari merito con Ascari, Hunt, Peterson e Barrichello. Per quanto riguarda la Red Bull questa è stata la sua settantacinquesima partenza al palo della storia, mentre Imola è il 27° circuito differente su cui ha registrato il miglior tempo nel Q3.
Anche se non valevole per la griglia di partenza effettiva, Kevin Magnussen ha ottenuto il miglior risultato nel Q3 per la Haas grazie al suo quarto posto. Prima di ora, la squadra di Kannapolis aveva conquistato sette volte il quinto posto, mentre per il danese questa è la terza qualificazione in P4, la cui ultima risaliva al GP di Germania 2014 con la McLaren.
Con il nono posto di Sebastian Vettel la Aston Martin ha ottenuto un accesso al Q3 per la prima volta nel corso della stagione. Grazie a questo risultato, ora solo la Williams non è riuscita ad entrare nei primi 10 in qualifica durante il 2022.
Per la prima volta dal GP del Giappone 2012, la Mercedes non è riuscita a qualificare nemmeno una vettura nel Q3. Questo è dunque è un fatto inedito per quanto riguarda la squadra dominatrice dell’era Power Unit, nel periodo che l’ha resa imbattibile.
Entrambe le AlphaTauri sono invece state eliminate al termine del Q1. Non era mai accaduto da quando la Scuderia utilizza questa denominazione, mentre considerando anche la Toro Rosso, non accadeva dal GP del Belgio 2019.
SPRINT QUALIFYING
Come detto in apertura di articolo, Max Verstappen ha ottenuto la vittoria nella Sprint Qualifying, concretizzando – per la seconda volta nella storia – il miglior tempo ottenuto al venerdì come accaduto lo scorso anno a Valtteri Bottas a Monza. Ed è proprio con il finlandese che ora condivide il numero di successi nella gara del sabato, salendo a quota 2.
Charles Leclerc ha conquistato il secondo podio, il suo primo personale nella Sprint, per la Ferrari, dopo che Carlos Sainz ne aveva ottenuto uno a São Paulo lo scorso anno.
Grazie al terzo posto di Sergio Pérez – anche lui al primo podio – e al nuovo punteggio assegnato in questa gara, la Red Bull è ora la squadra che ha ottenuto più punti in una singola Sprint Qualifying: 14. Lo scorso anno nessuno era mai andato oltre i 3, nonostante i punti massimi conquistabili fossero 5.
L’unico pilota che è riuscito a migliorarsi prendendo un posto in Top10 grazie alla Sprint è stato Mick Schumacher che è avanzato dal 12° posto del venerdì fino al 10°. Questo gli ha inoltre permesso di ottenere la sua prima partenza dalle prime cinque file in F1.
Il pilota che ha guadagnato più posizioni è Carlos Sainz con 6, passando dalla decima di partenza alla quarta sotto la bandiera a scacchi. Quello che ne ha perse di più, invece, è Zhou Guanyu che ha chiuso la gara al primo giro, per un contatto con Pierre Gasly.
Non considerando i ritirati, invece, sono tre i piloti che hanno perso più posizioni: Kevin Magnussen, Fernando Alonso e Sebastian Vettel che sono arretrati di quattro posti.
Sono invece sei i piloti che hanno mantenuto la posizione conquistata in qualifica: Max Verstappen (P1), Charles Leclerc (P2), Daniel Ricciardo (P6), George Russell (P11), Lance Stroll (P15) e Pierre Gasly (P17).
GARA
En plain per Max Verstappen che dopo il venerdì e il sabato ha fatto sua anche la domenica, ottenendo la ventiduesima vittoria in carriera – la seconda stagionale – e andando così a eguagliare Damon Hill in quattordicesima posizione assoluta. Per l’olandese è la seconda vittoria stagionale così come per Red Bull che sale a 77 successi in F1.
Verstappen è il primo pilota capace di vincere sia la Sprint Qualifying sia la gara della domenica, diventando così il primo conquistatore di due gare in un singolo weekend di F1. Con il giro veloce e avendo comandato ogni tornata della corsa, il campione in carica ha ottenuto il secondo Grand Chelem – di conseguenza anche il quarto Hat Trick come Moss, Ickx, Stewart e Massa – della carriera, dopo quello preso in Austria lo scorso anno. Ha eguagliato quelli di Fangio, Brabham, Hakkinen e Nico Rosberg. Questa è la sesta volta nella storia che un pilota Red Bull ne conquista uno.
Il #1 è il primo pilota a vincere per due anni consecutivi a Imola dal 2003-2004 quando a riuscirci fu Michael Schumacher. È inoltre il quinto a fare una doppietta sul circuito del Santerno dopo Nelson Piquet, Ayrton Senna, Damon Hill e il pilota tedesco sopracitato.
Nelle ultime cinque gare disputate sul circuito emiliano-romagnolo, inoltre, sono stati cinque i diversi motoristi a ottenere il successo: 2005 Renault, 2006 Ferrari, 2020 Mercedes, 2021 Honda e 2022 Red Bull.
Grazie agli 8 punti della Sprint, Max Verstappen ha portato a casa un totale di 34 punti per questo weekend di gara. Non è però un nuovo record dato che, con il doppio punteggio di Abu Dhabi 2014, Lewis Hamilton ne conquistò 50 con la vittoria e Felipe Massa 36 con il secondo posto.
La piazza d’onore ottenuta da Sergio Pérez, giunto al diciassettesimo podio in carriera, ha permesso alla Red Bull di conquistare la sua prima doppietta dal GP della Malesia 2016, quando Daniel Ricciardo vinse davanti a Max Verstappen. Per la squadra austriaca questa è la diciottesima. L’ultimo 1-2 del team di Milton Keynes, con vincitore il campione del mondo in carica, risale al GP del Brasile 2013 con Sebastian Vettel a precedere Mark Webber. Con questo doppio podio, la Red Bull arriva a quota 216.
Lando Norris ha ottenuto la sua sesta Top3 in carriera, arrivando al terzo posto per la quinta volta. Anche per la McLaren è il primo podio stagionale, il 494° della storia. Grazie a questo risultato salgono a 7 i piloti a podio nelle prime quattro gare della stagione. L’ultimo precedente risale al 2014 quando, al GP della Cina, Fernando Alonso fu il settimo a giungere in Top3.
George Russell ha tagliato il traguardo in quarta posizione, restando di fatto l’unico pilota ad aver conquistato la Top5 in ogni gara di questo campionato. Dietro di lui ha chiuso Valtteri Bottas, che ha riportato l’Alfa Romeo tra i primi cinque per la prima volta dal GP del Brasile 2019 quando Raikkonen e Giovinazzi avevano chiuso in P4 e P5.
Sesto posto per Charles Leclerc che per la prima volta in campionato non ha chiuso in una posizione da podio. Con il suo errore, la Ferrari si ferma a quattro gare consecutive in Top3. Inoltre, si allunga a sei il numero di gare italiane di fila in cui la Rossa non chiude a podio. Non era mai accaduto prima d’ora.
Nonostante questo il monegasco continua a essere leader della classifica per la quarta gara di fila. Non succedeva dal 2017 quando Sebastian Vettel è stato leader fino al GP del Belgio. L’ultima volta in cui la Ferrari è stata leader del mondiale per quattro round consecutivi fu il 2008, per la precisione dal GP d’Ungheria fino a quello d’Italia.
Il settimo posto di Tsunoda porta a tre il numero di gare casalinghe consecutive a punti per l’AlphaTauri che ha chiuso in Top10 ogni sua apparizione a Imola. Primi punti stagionali, invece, per Sebastian Vettel che è giunto in ottava posizione. Salgono dunque a sedici le stagioni consecutive con un piazzamento a punti per il tedesco. Prima Top10 dell’anno anche per Aston Martin che festeggia piazzando Lance Stroll in decima posizione. Primi punti nella gara di casa (Emilia-Romagna) anche per la Haas, grazie al nono posto di Kevin Magnussen.
Con il tredicesimo posto si interrompe a 11 gare la striscia di arrivi a punti consecutivi di Lewis Hamilton. Ora il pilota con più gare terminate di fila in Top10 è Leclerc con 11 gare.
Il 7 volte campione del mondo ha disputato un solo giro all’interno della zona punti: il diciottesimo, a causa del pit stop di Sebastian Vettel. L’ultima volta in cui ha chiuso una gara stando sempre così lontano dalla zona punti è il GP di Germania 2009 quando passò tutta la corsa in fondo al gruppo, anche se partì 5°. Il precedente GP di Gran Bretagna 2009 è invece l’ultima gara in cui Hamilton ha iniziato e finito fuori dalla Top8 (ai tempi si assegnavano i punti solo ai primi otto, ndr). Il GP del Giappone 2008 è invece stato l’ultimo in cui Hamilton ha percorso un solo giro in zona punti (considerando le gare in cui ha tagliato il traguardo, ndr).
Il britannico non chiudeva tre gare consecutive dietro al proprio compagno di squadra dagli ultimi tre GP del 2017, quando Valtteri Bottas conquistò tre podi contro il singolo di Hamilton. Lo stesso non mancava l’appuntamento con il podio per tre gare in fila da Stati Uniti-Brasile 2013 e Australia 2014. In aggiunta, era dal GP di Spagna 2013 che il pilota della Mercedes non veniva doppiato, senza contare le gare in cui è stato coinvolto in degli incidenti.
Per la seconda volta in carriera, Fernando Alonso si è ritirato a Imola. L’unico precedente risale al suo primo anno in F1 con la Minardi. Di conseguenza, questo è dunque anche il suo peggior risultato in Emilia-Romagna con la squadra di Enstone.
Secondo ritiro consecutivo nelle fasi iniziali della gara per Carlos Sainz. Per lui era dai GP di Toscana e Russia 2020 che non si chiudeva anzitempo la gara, mentre per la Ferrari non accadeva – con lo stesso pilota – dai GP del Messico e del Brasile 2019 con Sebastian Vettel. Essendo però il tedesco classificatosi a Interlagos, l’ultimo ad essersi ritirato due volte di fila è stato Kimi Raikkonen nei GP degli Stati Uniti e del Messico del 2015
Immagine di copertina: Red Bull Content Pool
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