Segue l’anteprima Brembo del GP Emilia Romagna 2022 di F1
Complice l’entusiasmo dei piloti che l’hanno sperimentato nell’ultimo biennio, anche quest’anno la Formula 1 gareggia all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Secondo i tecnici Brembo il tracciato di Imola rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, un punto in meno rispetto all’Autodromo di Monza che ospita l’altra gara in Italia.
La presenza di 19 curve e la ridotta lunghezza del rettilineo d’arrivo (358 metri) rendono questo circuito molto tecnico, con veloci cambi di direzione e staccate veramente toste, oltre che di ogni tipologia. Un piccolo Nurburgring secondo la felice definizione di Enzo Ferrari.
BBW miniaturizzato made in Brembo
Fin dal 2014, quando è stato introdotto il Brake by Wire (BBW) in Formula 1, Brembo ha riprogettato la parte dei propri impianti frenanti destinata all’asse posteriore. Il Brake by Wire è un sistema idraulico a controllo elettronico che ottimizza la convivenza tra i freni idraulici classici e i sistemi di recupero dell’energia anch’essi coinvolti nell’azione frenante della vettura, garantendo il corretto bilanciamento tra queste due componenti che vengono così miscelate e vanno poi ad aggiungersi all’azione dei freni anteriori.
Per 4 team, Brembo produce parti più o meno complete del sistema Brake by Wire: per alcuni team la fornitura si ferma all’attuatore idraulico, per altri il sistema viene integrato con altri componenti dell’impianto come la pompa freno. Gli studi continuano senza sosta per miniaturizzare il più possibile i pezzi che compongono il Brake by Wire e per migliorarne l’efficienza.
Imola: più frenate ma meno difficili rispetto a Monza
Le nuove caratteristiche delle monoposto 2022 dovrebbero comportare un utilizzo dei freni per circa 11 secondi al giro, equivalenti al 15 per cento di ogni sessione. A Monza invece il tempo è 9 secondi e mezzo, pari al 12 per cento. Ad Imola però le frenate sono 10 ogni giro, 2 in più rispetto all’autodromo alle porte di Milano. Nel complesso le frenate all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari sono più numerose ma meno impegnative rispetto a Monza.
In 5 delle frenate di Imola il tempo delle stesse è inferiore agli 8 decimi di secondo e nelle altre 5 non supera mai il secondo e 8 decimi. D’altro canto nemmeno una volta si assiste ad una decelerazione vicina o superiore ai 170 km/h. Persino lo spazio di frenata non tocca in alcun punto della pista i 100 metri malgrado due frenate da 4,7 g.
Attenti al 17
Delle 10 frenate del GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e le 3 restanti sono light.
La più dura per l’impianto frenante è quella alla Rivazza, la curva 17: le monoposto vi arrivano a 298 km/h e scendono a 135 km/h in soli 92 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 1,71 secondi affrontando una decelerazione di 4,7 g.
Fonte immagini e testi: Brembo
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