Segue l’analisi del GP Eifel 2020 di Antonio Giovinazzi. Il pilota italiano del team Alfa Romeo ha chiuso decimo sotto la bandiera a scacchi
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L’italiano dell’Alfa Romeo dimostra ancora una volta la sua abilità in partenza: scattato dalla 14a casella, al termine del primo giro si ritrova all’11° posto, sfruttando alla perfezione la maggiore aderenza assicurata dalle coperture Soft. Nella prima parte di gara non ha la possibilità di restare a contatto con Sainz, ma, allo stesso tempo, riesce a tenere alle sue spalle la Ferrari di Vettel. Entrato in zona punti grazie alle soste di Albon e Leclerc, deve successivamente lasciare strada a Gasly prima di effettuare il suo primo pit-stop. Sceso in 15a piazza, Giovinazzi rimonta grazie ai rientri in pit-lane dei suoi avversari e grazie anche ai ritiri di Bottas, Albon e Ocon, sale fino all’8a posizione.
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Sopravanzato da Vettel, rientra abbastanza presto per la seconda sosta ed esce ancora una volta dalla zona punti. Dopo aver percorso quattro giri in totale solitudine, decide di non rientrare quando entra in pista la Safety Car e le soste di Vettel e Raikkonen e il ritiro di Norris gli consentono di risalire al 10° posto. Alla ripartenza tenta di mettere sotto pressione Grosjean, senza però avere mai un’occasione per un attacco, ma allo stesso tempo si difende con ordine da Vettel per tagliare il traguardo guadagnandosi un importantissimo punto Mondiale. Il pilota italiano torna finalmente nei primi dieci – non capitava dal Gran Premio d’Austria – e permette alla sua scuderia di tenere a distanza la Haas nel Campionato Costruttori.
Immagine di copertina: Twitter – Alfa Romeo
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