F1 | GP d’Ungheria: Hamilton vince il duello con Verstappen con una sosta in più

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
4 Agosto 2019 - 17:03
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Lewis Hamilton vince per la settima volta il Gran Premio d’Ungheria e si porta a meno 10 dal record di Michael Schumacher, con 81 successi in carriera. L’inglese della Mercedes, però, deve sudare sette camicie per avere la meglio su un fantastico Max Verstappen, in testa alla gara di Budapest fino a quattro giri dal termine. Ci voleva qualcosa di diverso per riuscire ad avere la meglio sulla Red Bull e la strategia alla fine paga. Dopo un primo tentativo di sorpasso non andato a buon fine in Mercedes optano per una sosta aggiuntiva a venti giri dal termine. Hamilton torna in pista a 21 secondi da Verstappen, con l’olandese che resta in pista con gomme dure. Hamilton vola sulle medie e recupera tutto lo svantaggio passando agilmente a quattro tornate dal termine. Niente da recriminare per Max, perfetto fino a quando ha potuto difendersi ed autore del GPV alla fine, quando Red Bull l’ha richiamato per montare gomme soft.

Sul gradino più basso del podio va Sebastian Vettel, ma la Ferrari rimedia un minuto di distacco col tedesco. Vettel ha la meglio su Charles Leclerc: i due viaggiano con strategie diverse ed il tedesco passa con un bel sorpasso sul compagno all’inizio del penultimo passaggio. 

Dal quinto posto in poi sono tutti doppiati: ottimo Carlos Sainz, alle spalle dei primi quattro, davanti a Pierre Gasly, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas. Il finlandese ha dovuto recuperare dall’ultima posizione dopo un contatto nelle prime fasi di gara con Leclerc. Chiudono la top ten Lando Norris con la McLaren ed Alex Albon con la Toro Rosso.

Da segnalare la grande prestazione di George Russell che, con la Williams, arriva 16° davanti a Lance Stroll ed Antonio Giovinazzi.

Hamilton sale a 250 punti in classifica davanti ai 188 di Bottas ed i 181 di Verstappen. Vettel è quarto a 156 davanti a Leclerc con 132.

La Formula 1 si ferma per un mese. Si torna in pista per il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps il 1° settembre.

CRONACA

Gomme medie per i primi sei sullo schieramento. Tutti gli altri sono su medie a parte Ricciardo, ultimo e su dure dopo il cambio della sua PU.

Partenza ottima di Max Verstappen mentre è Valtteri Bottas a soffrire prima Hamilton e poi Leclerc. L’inglese passa all’esterno di curva 2 e i due si toccano leggermente in ingresso di curva 3 con l’ala anteriore del finlandese che resta danneggiata sulla parte destra. Pochi secondi dopo è Leclerc a passare su Bottas con una spallata e alla fine del primo giro è Vettel a passare. 

Mentre Verstappen scappa via, seguito da Hamilton, Leclerc e Vettel, si prepara un’ala anteriore nuova per la Mercedes #77. Dietro il finlandese, quinto, ci sono Sainz, Norris, Raikkonen, Gasly e Grosjean. 

Verstappen e Hamilton si scambiano il giro più veloce nel quarto passaggio. Dal replay della partenza si nota che il danno maggiore sull’ala di Bottas è dato dalla ruotata di Leclerc prima di curva quattro. 

Il pit di Bottas arriva all’inizio del settimo passaggio, con la Mercedes che esce ultima e su gomme dure. 

Verstappen comanda con 2.4 su Hamilton, 8 secondi su Leclerc e 9.8 su Vettel. Sainz è quinto a 22 seguito da vicino da Norris, Raikkonen, Gasly, Grosjean, Hulkenberg. Bottas, dal fondo, fa segnare il GPV con le dure in 1:21.400, subito superato da Verstappen e Hamilton. Da notare il 14° posto di George Russell che, con la Williams, si trova davanti a Magnussen, Ricciardo, Stroll, Giovinazzi, Bottas e Kubica.

Dopo 15 giri Verstappen mantiene 2.2 di vantaggio su Hamilton, mentre le Ferrari sono ormai a 14 secondi con Leclerc e 16 con Vettel. Per trovare Sainz, quinto con la McLaren, dobbiamo arrivare a 35 secondi di distacco. Bottas, intanto, è tornato sul gruppo ed è ora 16° dopo aver superato Kubica, Giovinazzi, Stroll e Russell. 

Bello il duello tra le Toro Rosso di Kvyat e Albon per la 12a posizione. I due viaggiano affiancati per quattro curve e, alla fine, è il russo a vincere la battaglia. 

Davanti, invece, Hamilton si è avvicinato a Verstappen. I due sono separati da 1.3 all’inizio del 20° passaggio quando i pitstop stanno per avvicinarsi. Il distacco scende ancora dopo un paio di giri con l’inglese che arriva quasi in zona DRS. Dietro le Ferrari sono a 18 e 21 secondi dai due leader.

I meccanici Mercedes fanno una finta in pitlane alla quale la Red Bull non abbocca all’inizio del 24° giro. Ora Hamilton è davvero vicino mentre iniziano i doppiati. I due non rientrano ancora perché non avrebbero il margine per rientrare davanti alle Ferrari. 

25° giro: rientra Max Verstappen per il suo pit. Sulla Red Bull vengono montate gomme dure e l’olandese rientra in pista davanti alle Rosse ma dietro a tre piloti doppiati. Giovinazzi si sposta subito, Stroll anche. Hamilton invece non rientra subito ai box ma resta in pista. Charles Leclerc rientra in pista all’inizio del 28° passaggio mentre Verstappen fa segnare il GPV. 

30° giro. Hamilton è in testa con 17 secondi su Verstappen, 28 su Vettel – che si deve ancora fermare – e 45 su Leclerc. Problemi ai pit stop per Albon e Norris, che perdono tempo e posizioni. 

Il pit di Hamilton arriva all’inizio del 32° giro. Max Verstappen si riprende la prima posizione con circa sei secondi di vantaggio sull’inglese, che ha perso qualcosina nella sosta. 

Occhio a Hamilton che nel 34° giro fa segnare 1:19.653 e il giro dopo è già sulla coda della Red Bull. L’inglese prova già ad avvicinarsi alla fine del 35° giro e continua a farsi vedere con aggressività. Probabilmente la Mercedes ha sfruttato full power per un paio di passaggi per permettere all’inglese di rientrare.

Vettel viene informato nel 38° giro che tra tre passaggi sarà il suo turno per il pit e nel frattempo Hamilton ci prova nel 39° giro n curva 4, all’esterno. Verstappen però resiste bene e si tiene la prima posizione. 

Dopo il primo tentativo dell’inglese Verstappen si riporta a 2 secondi di vantaggio all’inizio del 42° giro. Leclerc è terzo a 35 secondi, Vettel dopo il pit è quarto a 56. Sainz è quinto davanti a Gasly, Raikkonen, Norris, Bottas e Ricciardo. Il finlandese è risalito dall’ultima alla nona posizione. 

44° giro: Verstappen ha ancora 1.4 su Hamilton ed ora deve doppiare l’altra Mercedes di Bottas, con il finlandese che si sposta con cautela per far passare i due leader. 

La battaglia si preannuncia fantastica: l’inglese si riavvicina piano piano alla Red Bull. Intanto Bottas si ferma una seconda volta per montare gomma media. Il finlandese rientra in 12a posizione. 

Mossa Hamilton: l’inglese rientra ai box all’inizio del 50° giro e monta gomme medie. La Red Bull resta fuori con 20 secondi di vantaggio ed ora sarà una gara a distanza. 

52° giro: arriva il ritiro per Romain Grosjean mentre Hamilton fa segnare il GPV in 1:19.199 recuperando sette decimi su Verstappen. 

Il distacco dell’olandese scende a 16 secondi quando mancano proprio 16 giri alla fine. E la strategia della Mercedes sembra non pagare molto perché dopo tre giri siamo a 15.2. Anche se l’inglese non ci sta e al 58° passaggio scende a 1:18.668 prendendosi il record della pista. Il distacco scende a 12.9.

Intanto da diversi giri imperversa la lotta tra Kevin Magnussen e Daniel Ricciardo.

60° giro: altro GPV di Hamilton che porta il distacco a 10.5, sceso poi a 9 dopo un passaggio. Intanto in Ferrari informano Leclerc che deve rallentare per risparmiare carburante. 

Siamo ai giri finali con Hamilton che adesso recupera davvero tanto sulla Red Bull. All’inizio del 65° giro il distacco è sceso a 3.2. L’inglese arriva all’inizio del 66°.

Ed il sorpasso arriva all’inizio del 67° passaggio con Verstappen che non riesce nemmeno a replicare e si ferma il giro successivo per montare gomme soft e prendersi il GPV. 

Nel frattempo Sebastian Vettel ha ripreso Charles Leclerc e lo passa all’inizio del penultimo giro con un bel sorpasso, con Max Verstappen che si prende il GPV in 1:17.103.

La gara termina con Hamilton che vince davanti a Verstappen, Vettel, Leclerc. Sainz è quinto davanti a Gasly, Raikkonen, Bottas, Norris, Albon. 

Segue il risultato finale.

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