F1 | GP di Stiria 2020, la gara dei primi dieci

di Valentino Lui
Pubblicato il 16 Luglio 2020 - 09:30
Tempo di lettura: 7 minuti
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F1 | GP di Stiria 2020, la gara dei primi dieci

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Segue l’analisi di gara dei primi dieci piloti del Gran Premio di Stiria 2020, seconda gara del mondiale 2020 di Formula 1 vinta da Lewis Hamilton (Mercedes) sul compagno Valtteri Bottas e Max Verstappen (Red Bull).


Gran Premio davvero differente da quello corso solo una settimana prima sul Red Bull Ring, con una sola entrata in pista della Safety Car al primo giro che non ha influito sulle strategie. I ritirati sono stati tre, rispetto ai nove dell’altra gara: le Ferrari di Vettel e Leclerc e la Renault di Ocon.

1 – Lewis Hamilton | Corsa dominata dall’inizio alla fine per l’inglese che si costruisce subito un ottimo vantaggio su Verstappen prima e Bottas poi, completando un primo stint molto tranquillo. Probabilmente si ferma prima rispetto al previsto per proteggersi dal possibile under-cut di Verstappen e lascia la 1a posizione a Bottas. Ripresosi la testa dopo il pit-stop del finlandese gestisce la sua Mercedes fino al traguardo per quella che è la sua 85° vittoria in Formula 1. Per Hamilton si tratta della quattordicesima stagione consecutiva con almeno una vittoria, record assoluto per tutti i piloti che hanno corso il Mondiale di Formula 1.

2 – Valtteri Bottas | Prestazione di sostanza per il finlandese che già durante il 6° passaggio sopravanza Sainz portandosi in 3a posizione. Per tutto il resto della gara insegue Verstappen riprendendolo piano piano. Comanda brevemente la corsa dopo la sosta di Hamilton prima di effettuarla lui stesso. A pochi giri dalla fine attacca e sorpassa l’olandese in difficoltà a causa della sua ala anteriore danneggiata. Bottas conferma il suo ottimo inizio di stagione e con questo 2° posto mantiene la testa del Mondiale. Dopo sole due gare la Mercedes ha già un vantaggio di 41 punti sulla prima inseguitrice nel Campionato Costruttori.

3 – Max Verstappen | Gara quasi sempre in difesa per il pilota della Red Bull. Nelle prime tornate, cerca di tenere il passo di Hamilton, ma senza successo e comincia anche ad essere rimontato da Bottas. Richiamato ai box torna in pista davanti al suo compagno di scuderia Albon su cui ha guadagnato costantemente per tutto il Gran Premio. Il ripetuto passaggio sui cordoli del circuito austriaco gli causa un danno all’alettone anteriore che fa calare le sue prestazioni. Infatti, nelle ultime tornate, viene ripreso e sopravanzato dal finlandese e avendo un ampio vantaggio su Albon, effettua anche la seconda sosta. In ogni caso l’olandese si dimostra essere il primo rivale per le Mercedes anche se forse non avrà la possibilità di lottare per il Mondiale.

4 – Alexander Albon | La corsa del thailandese inizia in rimonta: dalla 6a piazzola di partenza risale al 4° posto. Tuttavia, non ha il passo per andare oltre e perde costantemente terreno dai tre piloti di fronte a lui. Il resto delle tornate le passa in solitaria fino a quando viene ripreso da Perez. Ingaggiata la battaglia con il messicano, i due arrivano al contatto nella stessa curva in cui Albon era stato ostacolato da Hamilton e questa volta riesce ad uscirne indenne mentre l’alettone della Racing Point resta gravemente danneggiato. Ormai a quasi un minuto dalla vetta del Gran Premio gestisce gomme e macchina fino alla fine. Nonostante non abbia mai avuto la concreta possibilità di lottare per il podio, eguaglia il suo miglior risultato in Formula 1: 4a posizione come nel Gran Premio del Giappone 2019.

5 – Lando Norris | Nonostante sia partito con le coperture più morbide, il pilota inglese è l’ultimo ad effettuare la sosta ai box e beneficia di questo fatto a fine gara. Sceso al 10° posto una volta tornato in pista, rimonta sui piloti di fronte a lui passando Sainz e accodandosi a Ricciardo e Stroll in battaglia tra loro. La lotta tra il canadese e l’australiano gli consente di sopravanzare prima la Renault e poi anche la Racing Point. All’ultima curva sorpassa anche Perez in grossa difficoltà a causa del danno all’alettone anteriore dopo il contatto con Albon. Norris coglie il suo secondo miglior risultato in carriera, dopo il podio della settimana precedente, e dopo solo due gare ha già guadagnato la metà dei punti di tutta la stagione 2019.

6 – Sergio Perez | Gara in gran rimonta per il messicano che, sfruttando le coperture medie, allunga la prima parte di gara risalendo dalla 17° fino alla 4a piazza, a dimostrazione ancora una volta della competitività della Racing Point. Nell’ultima parte di gara riesce anche a riprendere Albon per lottare per il 4° posto ma, durante un attacco all’esterno del thailandese, entra in contatto con la Red Bull danneggiando in maniera molto evidente l’ala anteriore. Costretto a rallentare il suo passo, negli ultimi passaggi viene rimontato da Norris, Stroll e Ricciardo. L’ottimo vantaggio che si era costruito gli consentono di dover lasciare strada solo all’inglese, arrivando quasi appaiato al canadese e all’australiano sulla linea del traguardo. Perez bissa il 6° posto del Gran Premio d’Austria, suo miglior risultato anche nel 2019, e continua la sua serie di Gran Premi terminati in zona punti.

7 – Lance Stroll | Dopo una prima parte di gara relativamente tranquilla, la corsa di Stroll si accende alla fine con la lotta con Ricciardo. Nonostante l’evidente superiorità della Racing Point sui rettilinei non riesce a sopravanzare l’australiano fino al penultimo giro. Affondando la staccata in curva 3, finisce lungo ma riesce comunque a terminare il sorpasso. Sul traguardo tenta anche di sopravanzare Perez che procedeva lentamente ma per meno di un decimo non riesce a guadagnarsi il 6° posto finale. Il canadese torna a guadagnare punti mondiali dal Gran Premio del Giappone 2019 dove fu 9° e dopo sole due gare ha già pareggiato il bottino di punti ottenuto nel 2018 con la Williams.

8 – Daniel Ricciardo | Solita prestazione di sostanza per il pilota Renault che ad inizio gara si trova in battaglia con il suo compagno di scuderia Ocon, che gli cede strada dopo aver capito che stavano entrambi perdendo tempo rispetto agli altri. Effettuato anche lui il pit-stop abbastanza tardi, guadagna una posizione su Sainz ma ne perde una nei confronti di Perez da cui non riesce a difendersi. Nelle ultime tornate si protegge in tutti i modi dagli attacchi di Stroll ma alla fine è costretto a lasciare strada al canadese e a causa di un attacco di quest’ultimo viene sopravanzato anche da Norris. Alla fine, come Stroll, non riesce per pochi decimi a sopravanzare Perez appena sotto la bandiera a scacchi. Primi punti della stagione per Ricciardo dopo il ritiro della settimana precedente e ritorno in zona punti dopo due gare. È l’ultimo pilota ad aver terminato la corsa a pieni giri.

9 – Carlos Sainz jr. | Dopo una buona partenza in cui lo spagnolo riesce quasi a sopravanzare Verstappen, viene risucchiato nella parte centrale del gruppo subendo i sorpassi ad opera di Bottas e Albon. Il pit-stop lo fa scendere addirittura in 13a posizione e nonostante torni abbastanza rapidamente all’8° posto non ha il passo per andare oltre. Ad una decina di passaggi dalla fine deve cedere anche la posizione al compagno di scuderia Norris e avendo un bel vantaggio sul pilota al suo inseguimento si ferma per una seconda volta ai box. Montando coperture più morbide e avendo la macchina più scarica, riesce a far segnare il giro più veloce della gara per la prima volta in carriera. La McLaren non otteneva due giri veloci consecutivi dal 2011 quando Button fece segnare le migliori prestazioni in gara a Singapore e a Suzuka.

10 – Daniil Kvyat | Dopo i primi giri abbastanza caotici, il russo dell’AlphaTauri si ritrova in 12a posizione e per tutto il primo stint di gara tiene a distanza Giovinazzi. Fermatosi prima dell’italiano scende al 14° posto ma risale rapidamente il gruppo fino alla 10a piazza sempre di fronte all’Alfa Romeo del pilota di Martina Franca. Nelle ultime tornate non ha problemi nel crearsi un buon margine di vantaggio su Giovinazzi prima e Raikkonen poi, per guadagnarsi l’ultimo punto Mondiale. Primi punti anche per Kvyat dopo la foratura che lo aveva escluso dal Gran Premio d’Austria e prima volta in assoluto che un pilota russo termina in zona punti sul Red Bull Ring.

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