Lewis Hamilton sale ad 87 vittorie con un finale mozzafiato. Verstappen brillante secondo e Leclerc terzo inaspettato in una gara che si ravviva alla fine
F1 | GP di Gran Bretagna 2020: Hamilton vince con una ruota a terra, finale incredibile
La prima sorpresa della gara è per Nico Hulkenberg. Dopo aver sostituito in fretta e furia Sergio Perez, la sua Racing Point ha dei problemi alla Power Unit e per lui il rientro in F1 al posto del messicano è rinviato di una settimana.
Sulla griglia di partenza Hamilton, Bottas, Verstappen e Leclerc sono su gomme medie. Norris, Sainz, Ricciardo, Ocon e Vettel su soft. Dalla decima posizione in giù tutti su medie. Hulkenberg è già in borghese.
Partenza con Valtteri Bottas che tenta di infilarsi all’interno di Lewis Hamilton, partito leggermente più lento, ma senza affondare il colpo fino in fondo sul compagno di squadra.
Dietro Leclerc approfitta del leggero rallentamenti di Bottas e di Verstappen e prova ad infilare la Red Bull, ma l’olandese si riprende subito la posizione all’esterno di curva 3, con Daniel Ricciardo che recupera un paio di posizioni su Norris e Stroll e si porta così in sesta.
Alla fine del primo giro Alex Albon è troppo ottimista e nell’ultima curva che immette sul rettilineo iniziale colpisce con la sua ruota anteriore sinistra la posteriore destra della Haas di Magnussen, che viene letteralmente spedito verso le protezioni. La Safety Car è costretta ad entrare in pista, il danese sta bene.
Si riparte all’inizio del sesto giro con Hamilton che comanda su Bottas, Verstappen, Leclerc, Sainz, Ricciardo, Norris, Stroll, Ocon e Vettel.
Alex Albon rientra ai box per cambiare gomme all’inizio del 7° giro, forse il contatto con Magnussen ha lasciato qualche strascico sulla sua anteriore sinistra. Il thailandese bassa da medie a dure.
Intanto Stroll e Ocon lottano duro alla Stowe, con il canadese che si difende bene. Il DRS viene abilitato.
Decimo giro: Hamilton ha 1.5 su Bottas e quasi 5 secondi su Verstappen. Leclerc è già a 10 secondi dal leader. Seguono Sainz, Ricciardo, Norris, Stroll, Ocon e Vettel.
13° giro. Brutto incidente per Daniil Kvyat all’ingresso di Maggotts, con la posteriore destra che si affloscia e lo spedisce al muro. Per fortuna il russo non ha conseguenze. Lo stesso non si può dire per la sua AlphaTauri, distrutta dall’impatto.
Altra Safety Car e tutti ai box nei successivi due giri per montare gomma dura. La Haas si gioca il jolly con Grosjean, che viene lasciato in pista con la media in quinta posizione.
Ci vogliono sei giri di SC per ripartire dopo aver rimosso la monoposto di Kvyat.
All’inizio del 19° passaggio si torna in regime di bandiera verde con Hamilton che se ne va seguito da Bottas, Verstappen, Leclerc, Grosjean. Grande lotta dietro tra Sainz, Norris e Ricciardo con l’inglese che alla Luffield passa l’australiano addirittura all’esterno.
Albon viene penalizzato con 5 secondi per il contatto del primo giro con Magnussen.
Dopo un primo tentativo andato a vuoto, Carlos Sainz passa Grosjean durante il 22° passaggio sull’Hangar Straight. Dura la prima difesa del francese, che viene criticato dallo spagnolo via radio.
Davanti, invece, Bottas sembra addirittura più veloce di Hamilton e non molla il compagno di squadra, restando ad un secondo.
24° giro: bene Lando Norris che passa a sua volta Grosjean per la sesta posizione, due giri dopo il compagno. Bottas, invece, rallenta e sale a due secondi di distacco da Hamilton, con Verstappen a 5 secondi dal finlandese.
27° giro: Ocon prova ancora a passare Stroll sull’Hangar Straight ma ancora una volta il canadese si difende bene. Si rinnova la lotta tra Racing Point e Renault.
Passata la metà gara, Hamilton ha un secondo e mezzo di vantaggio su Bottas, 7.5 su Verstappen, 18 su Leclerc e 23 su Sainz. Da Norris in poi i piloti sono tutti uno dietro l’altro: Grosjean, Ricciardo, Stroll, Ocon, Vettel, Giovinazzi, Gasly, e Albon sono racchiusi in soli 6 secondi, con la Haas che fa leggermente da tappo con gomme non ancora cambiate.
Nuovo stop per Albon, che rientra all’inizio del 31° giro per montare gomma media e scontare i 5 secondi di penalità dovuti all’incidente con Magnussen.
Intanto viene data una bandiera bianconera a Grosjean per la difesa troppo ostica nei confronti di Sainz del 22° giro.
33° giro: Raikkonen è in crisi con la sua Alfa e viene superato dalla Williams di Latifi. Davanti Bottas ha recuperato ma la lotta tra le due Mercedes – che fanno un altro mestiere – è appassionante. Lui ed Hamilton si scambiano il giro più veloce ripetutamente dall’inizio della gara.
Arriva un’altra penalità e questa volta è per Antonio Giovinazzi, reo di una violazione in regime di Safety Car.
37° giro: bello il sorpasso di Ricciardo su Grosjean sul Wellington Straight, con il francese che, dopo aver ripetuto la difesa su Sainz anche con l’australiano, viene passato anche da Stroll sull’Hangar Straight per poi entrare ai box per la sua prima ed unica sosta. Gomme dure per lui.
38° giro: Sebastian Vettel subisce il sorpasso dell’AlphaTauri di Pierre Gasly alla Stowe, mentre Grosjean viene investigato ancora per la manovra nei confronti di Daniel Ricciardo.
Lewis Hamilton ingrana la quarta e aumenta il suo vantaggio su Valtteri Bottas a 2.6 secondi, quando mancano 12 giri al termine della gara. Max Verstappen è a 13 secondi, Leclerc a 37.
Max Verstappen fa segnare incredibilmente il giro più veloce della gara nel corso del 42° passaggio in 1:29.070. L’olandese gestisce la sua terza posizione in modo esemplare. Bottas, invece, rallenta ancora a causa delle gomme, che presentano un blistering accentuato. Il finlandese parla ripetutamente con il box segnalando le vibrazioni della sua monoposto. Quando mancano cinque giri al termine ha ormai quattro secondi di distacco da Lewis. Le posizioni ormai sono definite.
Dopo vari tentativi Esteban Ocon riesce a passare Lance Stroll per l’ottava posizione nel corso del 48° giro.
Quando mancano ormai poche tornate Hamilton comanda su Bottas, Verstappen, Leclerc, Sainz, Norris, Ricciardo, Ocon, Stroll e Gasly.
Problemi per Kimi Raikkonen, che perde un pezzo dell’ala anteriore mentre Pierre Gasly si prende un fantastico sorpasso su Lance Stroll nel 49° passaggio.
Mentre Albon, in rimonta con gomme medie, passa Vettel, il colpo di scena è sulla Mercedes 77. Valtteri Bottas si trova con la gomma anteriore sinistra afflosciata appena passato il traguardo per l’inizio del 50° passaggio e deve percorrere un giro intero per tornare ai box.
Ma non è il solo colpo di scena. Carlos Sainz, nel corso del penultimo giro, si trova nella stessa situazione di Valtteri Bottas. Anche sulla sua McLaren la gomma anteriore sinistra cede nella zona di Maggotts e Becketts e lo spagnolo deve abbandonare la quinta posizione per rientrare ai box. Il tutto mentre Max Verstappen, per precauzione, viene chiamato ai box per un cambio cautelativo passando su gomme rosse.
Al box Red Bull, però, non possono credere quando le immagini successive mostrano Lewis Hamilton nel corso dell’ultimo giro con anche la sua Mercedes rimasta senza anteriore sinistra. Sembra incredibile, ma l’inglese si trova costretto a percorrere mezzo giro su tre ruote mentre Verstappen cerca furiosamente di rimontare, recuperando secondi su secondi.
Il distacco iniziale di trenta secondi, però, è troppo e Lewis riesce a portare a casa la vittoria tagliando il traguardo con 5.8 secondi di vantaggio sull’olandese, che si prende il giro più veloce all’ultimo passaggio.
Grazie ai problemi di Bottas e Sainz la Ferrari porta sul gradino più basso del podio Charles Leclerc, al secondo arrivo tra i primi tre su quattro gare. Anche dietro di lui tutti guadagnano due posizioni: Ricciardo è quarto davanti a Norris, Ocon, Gasly, Albon, Stroll e Vettel.
Il tedesco, nell’ultimo giro, si ritrova alle spalle la Mercedes di Valtteri Bottas ma riesce a tenerla dietro tra la Stowe, dove il finlandese tenta di passare all’esterno, e le ultime curve, guadagnando così un punto consolatorio dopo un weekend disastroso, con i problemi del venerdì che hanno minato il resto dell’evento.
Con questa vittoria Hamilton passa a 88 punti in classifica, con 30 di vantaggio su Bottas e 36 su Verstappen.
Segue l’infografica dei pitstop di Pirelli.
Immagine: Mercedes Media
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