Lo spagnolo della Ferrari conquista Città del Messico con una gara bellissima: seconda vittoria di fila per la Ferrari dopo Austin. Verstappen esagera con Norris
Dopo la Pole del sabato, Carlos Sainz ha dominato il GP Città del Messico 2024 con una prestazione fantastica. Dopo aver perso la prima posizione al via da Max Verstappen e una Safety Car per l’incidente al via tra Tsunoda e Albon (illesi e ritirati), lo spagnolo si è ripreso subito la testa della corsa con un sorpasso convinto sull’olandese, per poi involarsi indisturbato per il resto della corsa. Per Sainz è la seconda vittoria di stagione dopo quella di Melbourne e la quarta in carriera. Per la Ferrari è il secondo successo di fila dopo quello di Austin con Leclerc.
Alle sue spalle di Sainz è successo di tutto: soprattutto, è riscoppiata la lotta tra Verstappen e Norris. Stavolta, per l’olandese, le cose sono andate male. Prima si è difeso troppo largo sull’inglese in curva 4 e poi ha provato un affondo decisamente esagerato alla 8. Il risultato sono state due singole penalità da dieci secondi, scontate al pit stop. Dalla lotta tra i due ha beneficiato Charles Leclerc, che si è portato al secondo posto.
Il monegasco, sempre leggermente più lento del compagno in questo weekend, non ha potuto fare niente per contrastare il ritorno di Norris a fine gara, rischiando anche di andare a sbattere nel momento in cui ha lasciato strada all’inglese all’ultima curva, per poi portare a casa la monoposto. Piccola consolazione, il giro più veloce conquistato alla fine con un pit al penultimo passaggio, con punto aggiuntivo sottratto proprio a Norris.
Alle spalle del podio le due Mercedes, distantissime dalla testa. Russell e Hamilton hanno girato insieme per gran parte della gara. Il più giovane inglese, condizionato anche da un problema all’ala anteriore, ha ceduto il passo al sette volte iridato nel finale, per un quarto e quinto posto finale positivo come punti ma meno come prestazione, visti i 45 secondi rimediati da Sainz.
Arriviamo a Max Verstappen. Dopo una qualifica impensabile, l’olandese ha mostrato poca lucidità: forse le polemiche della settimana hanno inciso in una gara troppo aggressiva, con due penalità meritate. Nonostante questo, il leader della classifica può ringraziare Sainz per aver perso solo dieci punti da Norris in una situazione che gli sarebbe potuta costare molto di più. Il sesto posto finale, all afine, è più positivo che negativo.
Grande il bottino delle due Haas che, dopo aver portato entrambe le vetture in top ten in qualifica, hanno centrato l’obiettivo anche in gara. Bellissima la gara di Kevin Magnussen, settimo al traguardo mentre Nico Hulkenberg ha chiuso in nona posizione, a pochi secondi dal compagno. Tra i due, la seconda McLaren di Piastri. L’australiano, partito 17°, ha chiuso nei punti con una buona rimonta.
L’ultima posizione a punti, la decima, è di Pierre Gasly, che dopo la Q3 del sabato ha portato a casa un punticino per l’Alpine. Gara disastrosa per Sergio Pérez: dopo essere partito a fondo griglia, ha preso penalità per partenza fuori piazzola e, dopo un contatto con Liam Lawson, ha provato senza successo di ottenere il giro più veloce a fine gara. Il messicano ha chiuso ultimo la gara davanti ai suoi tifosi.
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Maggioranza di gomme media al via. Lawson, Bottas, Colapinto, Pérez, Zhou e Ocon dai box provano a partire con le dure. Al via Verstappen si prende la prima posizione su Sainz, mentre Albon e Tsunoda vengono a contatto, obbligando la Safety Car a entrare in pista con entrambi ritirati.
Si riparte all’inizio del settimo giro. Sainz si prende la prima posizione su Verstappen all’8° giro, il giro dopo tocca a Norris provarci una prima volta con Verstappen che lo allarga. Norris non restituisce la posizione, Verstappen allora ci riprova in curva 8 ma entrambi vanno larghi, con l’olandese che mantiene la posizione.
Intanto le Ferrari sono davanti con Sainz che guida Leclerc. Verstappen è terzo ma doppiamente investigato, davanti a Norris, Hamilton e Russell. L’olandese prende 10 secondi di penalità, mentre Russell supera Hamilton.
La 400a gara di Alonso finisce dopo 16 giri per un problema tecnico. Al 20° giro arrivano altri 10 secondi di penalità per Verstappen per il sorpasso troppo avventato in curva 8. L’olandese rientra in pista dopo il pit stop del 27° giro in 15a posizione, dopo aver scontato i venti secondi di penalità.
Al giro 38 su 71 Sainz comanda su Leclerc, Norris, Russell, Hamilton, Piastri che si deve fermare e Verstappen. L’australiano completa la sua sosta poco dopo. Al 43° passaggio le posizioni sono definite, con Verstappen che perderebbe appena 7 punti a Norris se finisse così. Nel frattempo, qualche debole ed imprevista goccia di pioggia si fa vedere sulle visiere.
A 20 dal termine Sainz ha 5 secondi di vantaggio su Leclerc, 9 su Norris e oltre mezzo minuto sulle Mercedes in lotta. Verstappen è solitario a 12 secondi dal duo di Toto Wolff e con 8 secondi di vantaggio sulle Haas.
Norris si avvicina pericolosamente a Leclerc quando mancano 13 giri al termine. Intanto è già da diversi passaggi che Lewis Hamilton cerca il pertugio per liberarsi del suo compagno di squadra senza riuscirci.
Norris non deve faticare per ottenere la posizione, con Leclerc che perde il controllo della sua Ferrari alla fine del 63° giro concedendo il sorpasso all’inglese sul rettilineo. A 10 dal termine Sainz ha ancora quasi 8 secondi di vantaggio sull’inglese. Hamilton supera Russell all’inizio del 66° giro salendo al quarto posto.
Gli ultimi vedono Leclerc e Pérez fermarsi per cercare il giro più veloce, che va al monegasco così come il punto aggiuntivo, portato via a Norris. Il tutto mentre Sainz vince indisturbato davanti a Norris e al compagno di squadra.
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In classifica piloti, Verstappen perde 10 punti da Norris, salendo a 362 contro 315 con 47 lunghezze di vantaggio. Leclerc è terzo a 291, Piastri quarto a 251 con Sainz che sale a 240.
Nel Costruttori, McLaren sale a 566 punti ma la cosa importante è che Ferrari sale al secondo posto con 537, superando Red Bull che si porta a 512. Mercedes è quarta a 366.
Segue il risultato di gara. A seguire la cronaca.

Immagine di copertina: Media Ferrari
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