F1 | GP Città del Messico 2023, gara: Verstappen domina a Mexico City (nonostante una bandiera rossa) e fa 51 come Prost. Hamilton 2° davanti a Leclerc, Pérez KO al via

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
29 Ottobre 2023 - 23:50

Verstappen fa sua per la quinta volta Città del Messico e raggiunge Alain Prost a quota 51 vittorie

Max Verstappen ha vinto il GP Città del Messico 2023. Per il tre volte campione del mondo è la 16a vittoria in stagione, nuovo record. L’olandese ha raggiunto Alain Prost a quota 51 successi con un’altra gara dominata, nonostante un’interruzione con bandiera rossa a metà distanza. Un brutto incidente occorso a Kevin Magnussen, con la Haas distrutta e il pilota illeso, ha costretto la Direzione Gara a fermare tutti per quasi 20 minuti, per permettere ai commissari di riparare le barriere di protezione.

Dopo aver superato entrambe le Ferrari nella prima partenza, con uno spunto micidiale, Verstappen si è ripetuto nella seconda tenendo a bada Charles Leclerc e Lewis Hamilton, per poi involarsi verso un’altra vittoria con un ritmo irraggiungibile.

La battaglia per la seconda posizione è stata vinta dal sette volte campione del mondo della Mercedes, che nonostante le gomme medie ha prima superato e poi staccato il monegasco della Ferrari resistendo per quasi 40 giri senza perdere ritmo e conquistando un giro veloce allucinante all’ultimo passaggio. Leclerc, alla 22a pole, resta fermo a 5 vittorie. La Ferrari ha chiuso la gara di Città del Messico con Carlos Sainz in quarta posizione, con una gara un po’ meno incisiva rispetto a Leclerc ma con buoni punti conquistati.

La quinta posizione è andata ad un fantastico Lando Norris. L’inglese, dopo una brutta qualifica, ha praticamente rimontato due volte dal fondo. Dopo la bandiera rossa, Lando è sprofondato in 14a posizione e, con una grande rimonta condita da ottimi sorpassi su Ricciardo e Russell, ha ribaltato i pronostici di una brutta giornata.

Il sesto posto è di George Russell, ma l’inglese più giovane di casa Mercedes non può essere felice per essere giunto a mezzo minuto dal suo compagno di squadra, con un’altra gara deludente. Alle sue spalle un’altra grande sorpresa, Daniel Ricciardo. L’australiano dell’AlphaTauri, dopo il già incredibile quarto posto in griglia, ha chiuso al settimo posto una grandissima gara davanti alla McLaren di Oscar Piastri, incolore rispetto al compagno di squadra.

La top ten è chiusa dall’ottimo Alex Albon con la Williams, ennesimo weekend positivo per lui, e dall’Alpine di Esteban Ocon. Non abbiamo citato l’idolo di casa Sergio Pérez. Il messicano ha chiuso il suo GP di casa alla prima curva. Con una manovra decisamente ottimistica per cercare di superare chi era davanti a lui in partenza, ha toccato la Ferrari di Charles Leclerc, rimediando danni irreparabili alla sua Red Bull e finendo subito la sua corsa. Un colpo infernale davanti ai suoi tifosi.

La partenza regala già il primo colpo di scena, con le Red Bull che partono a razzo. Verstappen si infila tra le Ferrari, Pérez arriva di rincorsa tutto esterno e quando gira colpisce la Ferrari del monegasco volando in aria. Il messicano è costretto al ritiro, Leclerc perde un pezzo di ala ma continua.

Verstappen scappa via seguito da Leclerc, Sainz, Ricciardo che tiene dietro Hamilton fino all’11° giro, quando Lewis passa sul dritto. L’olandese allunga a 4 secondi dopo una quindicina di giri, con Hamilton in rientro sulle due Ferrari.

Il 20° giro vede Verstappen rientrare ai box dopo aver segnalato di non averne più con le gomme. L’olandese rientra in pista con le dure alle spalle di Russell, mentre Hamilton è un’ombra alle spalle di Sainz. Bastano un paio di giri all’olandese per recuperare la posizione sulla Mercedes, con Piastri appena più avanti che viene sopravanzato all’inizio del 23° giro.

Le due Ferrari restano in testa tentando di andare per un solo pit, con Verstappen che è praticamente già arrivato sulle loro spalle. L’olandese si libera in fretta di Sainz, che al 31° giro si ferma seguito, un passaggio dopo, da Leclerc.

Con le prime soste completate Verstappen comanda con 16 secondi su Leclerc, 19 su Hamilton e 25 su Sainz. Ricciardo tiene bene ma è a mezzo minuto in quinta posizione davanti a Piastri, Russell e Norris che ha recuperato terreno.

33° giro, la Safety Car entra in pista per il violentissimo incidente di Kevin Magnussen che sbriciola la Haas lungo le esse veloci a causa della rottura della sospensione posteriore sinistra. Un giro dopo viene data bandiera rossa per riparare le barriere.

Si riparte con una nuova partenza, con i piloti che hanno facoltà di cambiare le gomme. L’ordine di partenza è Verstappen, Leclerc, Hamilton, Sainz, Ricciardo, Piastri, Russell, Tsunoda, Hulkenberg, Norris.

La ripartenza vede i primi quattro mantenere le loro posizioni mentre Russell ne recupera due e sale in quinta. Verstappen scappa subito via con, alle spalle due coppie: Leclerc-Hamilton e Sainz-Russell.

Hamilton si prende la seconda posizione sul monegasco nel 41° giro. Incredibile la gara di AlphaTauri con Ricciardo sesto e Tsunoda ottavo. Proprio Tsunoda cerca di strafare nel superare Piastri e finisce per toccare l’australiano girandosi in curva 1 a quasi 20 giri dal termine.

Verstappen aumenta il vantaggio a quasi 10 secondi su Hamilton con meno di 20 giri da completare, per poi mettersi a gestire comodamente. Norris, piombato in 14a posizione, recupera in quinta con un sorpasso fantastico ai danni di Ricciardo e un altro altrettanto bello su Russell.

La gara non offre altri spunti degni di nota e termina con Verstappen vincitore su Hamilton e Leclerc. Sainz è quarto davanti a Norris, Russell, Ricciardo, Piastri, Albon e Ocon per la top ten.

In classifica piloti Verstappen doppia Pérez e Hamilton si avvicina a soli 20 punti dal messicano, 220 contro 240. Sainz pareggia Alonso a 183. Nel Costruttori Mercedes e Ferrari mantengono 22 punti di distacco, McLaren approfitta del doppio ritiro Aston per allungare al quarto posto e AlphaTauri si porta all’ottavo posto.

Segue il risultato di gara. A seguire cronaca, dichiarazioni e approfondimenti.

Immagine di copertina: Media Red Bull

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