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F1 | GP Città del Messico 2023, anteprima Brembo. Prima frenata molto dura per l’Autodromo Hermanos Rodriguez

di Redazione P300.it
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Pubblicato il 26 Ottobre 2023 - 11:15
Tempo di lettura: 3 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
F1 | GP Città del Messico 2023, anteprima Brembo. Prima frenata molto dura per l’Autodromo Hermanos Rodriguez

Segue l’anteprima Brembo del GP Città del Messico 2023 di F1

Una settimana dopo Austin, la Formula 1 si sposta 1.200 km a sud per il 3° GP di Città del Messico, il 23° sulla pista intitolata ai fratelli Rodriguez. Secondo i tecnici Brembo l’impianto messicano rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, superiore alle piste statunitensi del Mondiale ma identico al tracciato canadese di Montreal.

A differenza di altre componenti l’altitudine record del tracciato della capitale messicana non incide sul funzionamento vero e proprio dell’impianto frenante che è invece messo a dura prova dai picchi di velocità. La scarsa densità dell’aria però contribuisce a un minor rendimento del cooling per dischi, pastiglie e pinze oltre che per i radiatori e quindi i motori.

Brembo in Messico ​​

​​Con un investimento di 131 milioni di euro, Brembo ha realizzato a Escobedo (alle porte di Monterrey) a metà anni Dieci una nuova fonderia di ghisa e uno stabilimento per la produzione di pinze in alluminio, arrivando a servirsi di oltre 1.800 dipendenti. Con una estensione di quasi 25.000 metri quadrati, la fonderia ha una capacità fusoria di 14 mila tonnellate.

Entrato in funzione a ottobre 2016, lo stabilimento permette di realizzare fino a due milioni di pinze all’anno. Peraltro in quest’area, notoriamente povera di risorse idriche, Brembo è molto attenta alla sostenibilità tanto da aver attivato un processo di trattamento e filtraggio delle acque nere, permettendo così di riutilizzare l’acqua depurata proveniente dalle attività di pulizia delle macchine e dall’uso dei compressori.

Sei su sette alla partenza

Nonostante sia la terza pista più corta del Mondiale, i freni vengono utilizzati 9 volte all’Autódromo Hermanos Rodríguez: in un giro fanno 16 secondi e mezzo per pilota equivalenti al 21 per cento della durata complessiva della gara, anche se 6 frenate sono racchiuse nelle prime 7 curve mentre dalla curva 8 alla 17 i freni sono impiegati appena 3 volte.

Le curve 6 e 7 sono le sole consecutive in cui il pilota è chiamato ad uno sforzo sul pedale del freno superiore ai 100 kg. Tre sono invece le curve con decelerazioni di almeno 4 g, anche se il picco massimo è di 4,1 g, come nel GP Qatar. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita sul pedale del freno un carico di 67 tonnellate.  

Meno 230 km/h in 2,7 secondi ​​​​

Delle 9 frenate del GP Messico 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono light.

La più dura è la prima dopo la partenza perché approfittando del lungo rettilineo le monoposto arrivano a frenare a 343 km/h, scendendo a 113 km/h: servono 2,68 secondi in cui si percorrono 147 metri.

Elevato lo sforzo per i piloti: 4,1 g e 128 kg di carico sul pedale del freno.

E nei videogiochi?​ ​

Per affrontare senza problemi la prima curva del GP Messico nel videogioco Formula 1 è sufficiente prestare attenzione ai particolari sul lato sinistro della pista.

Una volta transitati sotto il ponte pubblicitario, appare la pubblicità di color porpora sul muretto e poco dopo c’è il cordolo.

Ci si sale con le ruote di sinistra e superato il cartello dei 150 metri si inizia a frenare, scalando fino in terza marcia mentre si punta verso l’interno della curva.

Fonte immagini e testi: Brembo


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