F1 | GP Città del Messico 2022: anteprima di Mexico City

di Alessandro Secchi @alexsecchi83
26 Ottobre 2022 - 16:00

Segue l’anteprima del GP Città del Messico 2022 di P300.it

Sette giorni dopo Austin la F1 sarà impegnata nel terzultimo GP della stagione, il GP Città del Messico 2022. Con i due campionati chiusi in favore della Red Bull, l’unico motivo di interesse resta la lotta per il secondo posto in classifica piloti tra Sergio Pérez e Charles Leclerc, separati da due punti in favore del monegasco

2° GP Città del Messico
2a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 20/22 – 28/30 ottobre 2022
Gran Premio #1077

Si arriva a Città del Messico dopo un bel GP degli Stati Uniti. Ad Austin è stato raggiunto il record di presente in un weekend di Formula 1, con ben 440.000 presenze. Segno del lavoro di Liberty Media per promuovere il Circus negli States.

La gara ha consegnato a matematicamente Red Bull la Coppa Costruttori. Il team austriaco è stato colpito, prima delle qualifiche, dalla notizia della scomparsa del fondatore dell’impero delle lattine, Dietrich Mateschitz. L’evento, oltre a sconvolgere il team di Chris Horner, ha avuto grande impatto in tutto il Paddock per la portata del personaggio e per l’influenza che ha avuto nel mondo dello sport in generale. Basti ricordare che otto dei venti piloti attualmente in griglia è stato supportato, dagli inizi della carriera o successivamente, proprio da Mateschitz. Da Vettel a Verstappen, da Ricciardo a Sainz, tanti sono i piloti che lo hanno ringraziato per il suo contributo alle loro carriere.

La gara di Austin ha vissuto una seconda parte decisamente interessante: Max Verstappen, partito in testa dopo aver sopravanzato Carlos Sainz allo stacco (lo spagnolo si sarebbe poi ritirato dopo essere stato colpito da George Russell) si è visto prima annullato il vantaggio sugli inseguitori per l’ingresso doppio della Safety Car e poi ha dovuto far fronte ad un problema al secondo pit stop, che gli ha fatto perdere secondi importanti.

Negli ultimi 15 giri il campione del mondo ha dovuto recuperare dalla terza posizione nella quale era finito all’uscita dai box, sopravanzando due nomi non da poco. Prima si è liberato di Charles Leclerc e, poi, è andato alla rincorsa di Lewis Hamilton in una specie di rivisitazione del 2021. L’inglese, autore di una bella gara, non ha potuto fare niente quando Verstappen si è presentato alle sue spalle, subendo il sorpasso decisivo per la vittoria dell’olandese (la numero 33 in carriera) e dovendosi poi accontentare della seconda posizione davanti al monegasco della Ferrari, autore comunque di una ottima rimonta dalla 12a posizione iniziale per via della sostituzione di motore e turbo.

Anche questa volta non sono mancate le polemiche post gara, ormai un classico. Il pericoloso incidente tra Fernando Alonso e Lance Stroll ha portato ad una penalità per il canadese, che scatterà arretrato di tre posizioni in questo fine settimana. Lo spagnolo, invece, è ancora adesso protagonista di un’altra polemica. Dopo l’incidente il suo specchietto destro ha iniziato a barcollare fino a staccarsi definitivamente dopo 26 giri. L’evento, segnalato da Haas due volte alla Direzione Gara, non ha portato all’esposizione della bandiera nera con cerchio arancio per la sua pericolosità.

Dopo la corsa, indispettita per essere stata a sua volta fermata tre volte con Kevin Magnussen per dei danni all’ala anteriore, il team di Guenther Steiner ha protestato ufficialmente vedendosi riconosciuta la ragione e facendo scattare una penalità di trenta secondi nei confronti del due volte campione del mondo, al quale è stato tolto quindi il settimo posto ottenuto in una gara davvero di rimonta impressionante. Alpine ha protestato a sua volta per la penalità e giovedì ci sarà un meeting tra i due team ed i commissari di gara per ridiscutere il tutto.

Passando al prossimo weekend Liam Lawson, Pietro Fittipaldi, Jack Doohan e Logan Sargeant gireranno in FP1 con AlphaTauri, Haas, Alpine e Williams. Chiuso anche il capitolo mondiale Costruttori e in attesa di ulteriori notizie sul caso Budget Cap / Red Bull, l’attenzione sarà per la lotta tra Pérez e Leclerc per la conquista del secondo posto nel mondiale piloti. Il messicano, che gioca in casa, ha due punti da recuperare sul monegasco e riceverà sicuramente tutto il supporto possibile da parte non solo del suo pubblico ma anche del team.

Il GP Città del Messico si corre nell’omonima cittadina, capitale della nazione centro americana. Da notare che anche quest’anno la denominazione formale non è “Gran Premio del Messico” ma “Gran Premio di Città del Messico” (di cui si corre la seconda edizione) per ragioni di sfruttamento del nome da parte dell’organizzazione dell’evento. La stessa cosa succederà tra due settimane con il Gran Premio che si correrà ad Interlagos, che si chiamerà di nuovo Gran Premio di San Paolo e non Gran Premio del Brasile.

Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez è tornato in calendario nel 2015 dopo ben 23 anni di assenza. L’ultima apparizione era stata infatti quella del 1992 con la vittoria di Nigel Mansell. Dal suo rientro in calendario, il GP è stato terreno fertile per la Mercedes, vittoriosa nel 2015 con Nico Rosberg e nel 2016 con Lewis Hamilton, così come per la Red Bull, con Max Verstappen vincitore delle edizioni del 2017, 2018 e 2021.

Il circuito è stato completamente rivisto nelle strutture e nel layout. Gran parte delle curve sono state rese più spigolose, la zona delle esse è stata anch’essa rivista mentre la più grande modifica è l’eliminazione dal layout F1 della famosa curva Peraltada. Le vetture ora passano in una zona ricavata all’interno della stessa curva, avvolta da uno stadio nel quale è inserito anche il podio. 

Per questo weekend Pirelli porterà in pista gomme C2, C3 e C4. Le FP2 saranno ancora di un’ora e mezza per permettere un ulteriore test, dopo quello di Austin, delle gomme in versione 2023.

Seguono gli altri articoli di anteprima del GP Città del Messico 2022.

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