F1 | GP Città del Messico 2021: anteprima Brembo

Autore: Redazione P300.it
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Pubblicato il 3 Novembre 2021 - 15:00
Tempo di lettura: 2 minuti
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F1 | GP Città del Messico 2021: anteprima Brembo
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Segue l’anteprima Brembo del GP Città del Messico 2021 di F1

Dopo un anno di assenza, il GP Messico torna a far parte del Mondiale di Formula 1. Secondo i tecnici Brembo l’Autódromo Hermanos Rodríguez rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, identico solo al Yas Marina Circuit.

A differenza di altre componenti l’altitudine record del tracciato non incide sul funzionamento dell’impianto frenante che invece è messo a dura prova dai picchi di velocità: in tre punti della pista le monoposto superano i 330 km/h prima di affrontare frenate veramente intense.

Il carbonio Brembo non fonde a 3.000°C​​

In Formula 1 i dischi in carbonio si utilizzano dagli anni Ottanta e in seguito si sono diffusi anche nelle altre competizioni motoristiche. Nessun altro elemento offre, infatti, quella combinazione di leggerezza, elevata conducibilità termica e assenza di dilatazioni anche ai 1.000°C che contraddistinguono i dischi Brembo di F.1.

La densità del carbonio è di 1,7 grammi al centimetro cubo, a differenza dei 7,8 grammi dell’acciaio e dei 7,3 grammi della ghisa grigia. Il suo coefficiente di espansione termica è un quindicesimo dell’acciaio e un undicesimo della ghisa. Il punto di fusione del carbonio è superiore ai 3.000°C a fronte dei 1.200°C della ghisa e dei 1.800°C dell’acciaio. ​ ​​

Un quinto di gara per i freni​

Nonostante sia la terza pista più corta del Mondiale, i freni vengono utilizzati 10 volte per ogni giro dell’Autódromo Hermanos Rodríguez: il totale è di circa 15,3 secondi al giro per pilota equivalente al 20 per cento della durata complessiva della gara. La percentuale sarà identica anche nei GP Brasile e GP Abu Dhabi.

In quattro diversi punti le frenate durano più di 2 secondi, anche se queste sono abbastanza differenti tra di loro: le decelerazioni vanno infatti dai 3,1 g ai 5,6 g e gli spazi di frenata dai 76 metri al doppio. Il carico esercitato da ciascun pilota dalla partenza alla bandiera a scacchi sul pedale del freno supera le 53 tonnellate e mezza. ​

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Fonte immagini e testi: Brembo



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