Un nuovo elemento viene in soccorso della Ferrari nella vicenda del Gran Premio del Canada. La FOM, oltre alle riprese viste fino ad ora, ha infatti rilasciato nei giorni scorsi anche quella dalla camera che inquadra frontalmente – in questo caso – il casco di Sebastian Vettel durante il 48° giro della corsa di Montréal.
L’uscita di pista in ingresso di curva 3 ed il corrispondente ritorno sull’asfalto in uscita da curva 4 del tedesco hanno quindi una nuova ripresa, ancor più chiara rispetto a quella della T-cam posta sul rollbar della SF90. Il video è stato pubblicato ieri da Sky Sport che, nei giorni scorsi, aveva citato la nostra prima ricostruzione sull’accaduto ritenendola valida.
A cosa serve, nello specifico, questo nuovo elemento? Sicuramente a confermare la non intenzionalità di Vettel nello stringere a muro Lewis Hamilton. Come, infatti, avevamo fatto notare, il casco del tedesco non si gira mai verso lo specchietto destro se non quando l’inglese è già affiancato alla Ferrari. Dalle immagini seguenti si evince, anzi, che l’inglese aveva alzato il piede prima ancora che Vettel si girasse.
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L’USCITA DI PISTA
In questo momento Vettel perde il posteriore della Ferrari in ingresso di curva 3, controsterzando in modo vigoroso.
Questo è, invece, il momento nel quale avviene l’ingresso sull’erba.
A metà escursione il tedesco sterza verso sinistra per portarsi più interno.
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IL RIENTRO
A questo punto avviene il passaggio sul cordolo interno per rientrare in pista. La Ferrari si scompone spanciando sul cordolo stesso, evento che porterà ad una nuova perdita del posteriore.
Vettel, quindi, è costretto a controsterzare ancora una volta: dall’inquadratura frontale si vede per la prima volta la sagoma della Mercedes di Lewis Hamilton. Si notano la gomma anteriore destra e la parte alta del muso.
Quando il tedesco passa sotto l’ombra della gru ha quasi completato il recupero della Ferrari. Inizia a sterzare verso sinistra per riportare la monoposto in traiettoria.
In questo momento possiamo osservare quanto Hamilton si sia fatto sotto, dato che è ben visibile l’airscope della Mercedes. Fino a questo momento, però, il tedesco non ha ancora girato la testa verso lo specchietto e quindi non può aver intrapreso alcuna azione volontaria per chiudere la porta sull’avversario.
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LO SPECCHIETTO
Quando il tedesco si è finalmente girato verso destra e sta controllando la situazione alle sue spalle è curioso notare come la Mercedes abbia, in realtà, già rallentato il passo. Quindi Hamilton non può aver alzato il piede in conseguenza di un’azione di Vettel ma per evitare autonomamente di colpire la Ferrari.
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VIDEO
Ecco tutto l’episodio ripreso dalla camera frontale.
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IL REGOLAMENTO
Cosa dice il regolamento riguardante le penalità? Ci vengono in aiuto gli articoli 38.1 e 38.2 a)
38.1 The race director may report any on‐track incident or suspected breach of these Sporting Regulations or the Code (an “Incident”) to the stewards. After review it shall be at the discretion of the stewards to decide whether or not to proceed with an investigation. The stewards may also investigate an Incident noted by themselves.
38.1 Il direttore di gara può segnalare qualsiasi evento in pista o sospetta violazione del regolamento sportivo ai commissari. Dopo una review è a discrezione dei commissari stessi la decisione di procedere o meno con un’investigazione. I commissari possono anche investigare un episodio da loro stessi annotato.
38.2 a) It shall be at the discretion of the stewards to decide if any driver involved in an Incident should be penalised.
Unless it is clear to the stewards that a driver was wholly or predominantly to blame for an Incident no penalty will be imposed.
38.2 a) È a discrezione dei commissari la decisione di penalizzare un pilota coinvolto in un incidente. Fino a quando non è chiaro ai commissari che un pilota è totalmente o un maggior parte colpevole di un episodio nessuna penalità verrà comminata.
Quest’ultima frase è quella cruciale in tutta la questione. I due punti di penalità inflitti sulla patente di Vettel vanno ad indicare che i commissari, dopo aver deciso di investigare l’episodio, hanno giudicato il tedesco – regolamento alla mano – totalmente o in maggior parte colpevole di un rientro non sicuro in pista e di aver spinto Hamilton “off track”.
Se il rientro non sicuro è già stato dimostrato come inevitabile anche dalla nostra prima ricostruzione, che spiega lo spanciare della Ferrari sul cordolo al momento del ritorno in pista, l’aver spinto (intenzionalmente secondo i commissari, a questo punto) la Mercedes all’esterno è evento che viene ulteriormente scagionato da questa seconda review. Difficile capire come il tedesco abbia potuto spingere all’esterno una monoposto che – addirittura – ha rallentato per evitare l’impatto prima che lui la potesse vedere, per la precisione circa quattro decimi prima.
Come anticipato la Ferrari sta preparando le prove che dimostrano quanto abbiamo visto. Immagini alla mano è davvero difficile comprendere come si sia potuto procedere con una penalità.
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