F1 | GP Belgio 2025: anteprima Brembo

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 25 Luglio 2025 - 11:00
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | GP Belgio 2025: anteprima Brembo
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Segue l’anteprima Brembo del GP Belgio 2025 di F1

Cifra tonda per il GP Belgio, il 4° tra i round del Mondiale Formula 1 a raggiungere quota 70 edizioni.

Dal 1950 al 1970 si corse sempre a Spa-Francorchamps, ma nel 1971 il GP fu cancellato perché il circuito non soddisfaceva i requisiti di sicurezza della FIA.

Così nel 1972 e 1974 fu la volta di Nivelles, non lontano da Bruxelles, intervallato da Zolder con quest’ultimo che venne impiegato un’ultima volta nel 1984, per poi lasciare spazio nuovamente a Spa-Francorchamps.

I dati del GP

Secondo i tecnici del gruppo Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti di Formula 1, il Circuit de Spa-Francorchamps da 7.004 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni.

In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4 a causa della presenza di 5 frenate della categoria Hard, una Medium e 2 Light. Ogni giro i piloti utilizzano i freni per oltre 12 secondi e mezzo ed esercitano un carico sul pedale del freno di quasi una tonnellata. Tre le staccate da oltre 4,5 g di decelerazione.

La curva più dura

La curva più dura del Circuit de Spa-Francorchamps per l’impianto frenante è la 5, al termine del rettilineo del Kemmel: le monoposto vi arrivano a 327 km/h e scendono a 176 km/h in meno di un secondo e mezzo (1,48 secondi per la precisione) durante i quali percorrono 93 metri.

Lo sforzo richiesto ai piloti in quegli istanti è notevole: 4,7 g è la decelerazione massima a cui sono sottoposti e 157 kg il carico che esercitano sul pedale del freno.

La potenza frenante è invece di 2.584 kW.

Che quaterna

Il GP Belgio 1961 è ricordato per l’incredibile quaterna della Ferrari, l’ultima ottenuta da un team in F1. Vinse Phil Hill con 7 decimi di vantaggio su Wolfgang von Trips. Sul podio anche Richie Ginther mentre in quarta posizione si piazzò Olivier Gendebien. La superiorità delle 156 e dei suoi piloti sul circuito di Spa-Francorchamps che ai tempi misurava 14,1 km fu evidente già nelle prove: Hill conquistò la pole con 6,7 secondi su John Surtees, 4° in qualifica con la Cooper.

Quello stesso anno, nella bergamasca, vide la luce Brembo.

Il miracolo di Schumi

Trent’anni fa, il GP Belgio fu teatro della più grande rimonta della carriera di Michael Schumacher che pur ha vinto 91 GP. Il tedesco ha sempre trionfato partendo dalle prime 3 file con due eccezioni: il GP Usa 2003 quando scattò dalla settima casella e il GP Belgio 1995 quando partì 16°.

Dopo 6 giri era però già al 5° posto e al 16° giro passò in testa.

A quel punto l’alternarsi di pioggia e sole rese più pepata la contesa, con protagonisti Schumacher ed Hill, anche se negli ultimi 20 giri il pilota della Renault non mollò più il comando.

Le frenate di Michael

Nel 1995 Schumacher conquistò il suo 2° titolo iridato Piloti consecutivo con la Benetton. Ma se nel 1994 utilizzò il motore Ford Cosworth, l’anno dopo impiegò il Renault. La B194 e la B195 avevano invece in comune i freni Brembo che poi ritroverà in Ferrari.

Michael pretendeva che anche l’impianto frenante fosse performante quanto lui e che avesse un comportamento costante e senza decadimenti nella durata dell’intero GP.

Inoltre in qualifica, prima del turno decisivo, voleva un set di freni Brembo nuovi, utili per assicurare quell’attrito in più con cui scavare un solco con i rivali.

Fonte immagini e testi: Brembo

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