Brembo

F1 | GP Belgio 2024, anteprima di Spa-Francorchamps. Sarà ancora Super McLaren?

di Alessandro Secchi
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Coautore: Domenico Della Valle
Pubblicato il 24 Luglio 2024 - 17:30
Tempo di lettura: 6 minuti
F1 | GP Belgio 2024, anteprima di Spa-Francorchamps. Sarà ancora Super McLaren?
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Segue l’anteprima del GP Belgio 2024 di P300.it

Dopo un infuocato Grand Premio d’Ungheria, il circus della Formula 1 si ritrova sul più lungo e affasciante circuito del campionato: Spa-Francorchamps che ospiterà il Gran Premio del Belgio.

80° GP Belgio
69a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 14/24 – 26/28 luglio 2024
Gran Premio #1115

Dati e StatisticheOrari ed Albo d’Oro
Anteprima BremboAnteprima Pirelli

La Formula 1 arriva in Belgio reduce da una gara che potrebbe avere un forte impatto sugli equilibri mondiali e all’interno degli stessi team. La prima notizia è che a vincere ancora una volta non è stata la Red Bull, o meglio, non è stato Verstappen. È la terza gara consecutiva che il pilota olandese non sale sul gradino più alto del podio, il ché è già abbastanza clamoroso se pensiamo che l’ultima volta che Verstappen era rimasto a secco per più di due gare di fila era il 2021.

La Red Bull sembra stia affrontando un periodo di maretta. La vettura è senza dubbio tra le migliori in griglia, ma è altrettanto vero che pare aver perso un po’ di smalto rispetto alla prima parte di stagione. Lasciando perdere il caso Perez (in crisi di identità oltre che di risultati, di fatto la Red Bull corre con una sola auto), il team austriaco non ha più la macchina che macinava successi vista negli anni scorsi. A quanto pare il pacchetto di aggiornamenti portato a Budapest (i primi non studiati da Newey dopo anni) non sembra aver dato i frutti sperati.

A tutto ciò si aggiunge l’estremo nervosismo di Verstappen. Il campione del mondo già in Austria e a Silverstone aveva mostrato segnali di insofferenza che nello scorso weekend si sono esacerbati fino ad arrivare a un vero è proprio scontro verbale col muretto via radio. In tali situazioni, di solito, un periodo di riposo (che arriverà al termine del prossimo fine settimana) contribuisce a raffreddare la situazione e la mente.

A vincere in quel di Budapest è stato Oscar Piastri su McLaren. Il pilota australiano ha colto la prima vittoria della carriera diventando il 115esimo pilota a vincere una gara nel mondiale di Formula 1. La McLaren, alla seconda vittoria stagionale dopo quella di Norris a Miami, è al momento la vettura che appare migliore. Il percorso degli sviluppi tecnici seguito dal team di Woking ha dato i suoi frutti, la vettura britannica è molto forte in qualifica e anche in gara è davanti agli avversari; e la sensazione è che fino ad ora abbia ottenuto meno del proprio potenziale per una serie di errori tattici e strategici.

La festa McLaren in Ungheria rischiava di rovinarsi per l’ordine dato a Norris di far passare Piastri dopo che, nel gioco dei pit stop l’inglese, si era ritrovato davanti al compagno (che conduceva la gara) essendo stato chiamato prima alla sosta e approfittando dell’undercut. Norris ha obbedito, palesemente con poca voglia, alle direttive del muretto e ha concluso la gara in seconda posizione.

Altra notizia è il terzo posto di Hamilton, al 200esimo podio della carriera. L’asso di Stevenage è stato protagonista di uno scontro con Verstappen nelle ultime fasi del Gran Premio, con l’olandese che ha tentato un sorpasso molto ottimistico che ha portato a un leggero contatto tra i due.

Nota dolente, ancora una volta, per la Ferrari. Dalla vittoria di Monte Carlo il Cavallino sembra essere decisamente involuto. È chiaro ormai che gli aggiornamenti studiati non hanno funzionato e anche i piloti non sembrano a loro agio, soprattutto Leclerc che si accende a tratti in gara ma dà l’impressione di non essere al top della condizione. Si difende meglio, Sainz che mira anche a mettersi in luce per conquistare un buon sedile per la prossima stagione.

A proposito di Cavallino: Mattia Binotto, Team Principal 2022, è protagonista della notizia di mercato della settimana. Tornerà infatti attivo in F1 ad agosto, nel ruolo di COO e CTO del nuovo team Audi in arrivo nel 2026. La F1 Commission, nel frattempo, ha approvato alcune modifiche per la prossima stagione e quella ancora successiva.

Il Gran Premio del Belgio si disputa sul tracciato di Spa-Francorchamps, il circuito più lungo, il più affasciante e senza dubbio il più amato del mondiale. Vincere a Spa è il desiderio di ogni pilota; è la classica pista vecchio stampo, veloce, con grandi curvoni, saliscendi, lunghi rettilinei e punti mitici come l’Eau Rouge una velocissima curva a sinistra che prende il nome dal fiume Eau Rouge (acqua rossa), in realtà poco più di un torrente, che attraversa il tracciato proprio in quel punto e che sale rapidamente con una leggera piega a destra (raidillon in francese vuol dire appunto “salita ripida”); in questo tratto, in circa 240 metri i piloti affrontano un dislivello di 25 metri.

La pista sorge nella municipalità di Francorchamps, una piccolissima frazione di Stavelot nel cuore della foresta delle Ardenne. Il tracciato originario era lungo più di 14km e, di fatto, era costituito dalle strade che univano tre cittadine: Malmedy, Stavelot e appunto Francorchamps. L’idea di costruire un tracciato in questa zona delle Ardenne fu di Jules de Their, editore de La Meuse (un piccolo quotidiano locale) e di Henri Langlois Van Ophem, presidente dell’automobile club belga. Inoltre, fino al 2004, il tratto che andava dalla vecchia Bus Stop alla chicane Les Combes era aperto alla normale viabilità. In seguito alla costruzione di una nuova bretella che circonda il circuito, quello di Spa è divenuto un autodromo permanente a tutti gli effetti.

L’aspetto a cui prestare particolare attenzione a Spa è senza dubbio quello meteorologico, il clima da queste parti è imprevedibile e anche le previsioni a poche ore non sono sempre affidabili. La pioggia rischia di fare capolino da un momento all’altro e spesso accade che piova su un tratto di pista mentre sia contemporaneamente asciutto dall’altro. Insomma, una variabile in più che rischia di mescolare le carte.

In questo weekend gli occhi saranno sicuramente puntati sulla Red Bull e su Verstappen: andare incontro alla pausa estiva con un ritorno al successo farebbe sicuramente bene al team; tuttavia, nel caso anche a Spa la vittoria dovesse andare a qualcun altro le cose potrebbero iniziare a farsi complicate, non tanto per una questione di classifica. Verstappen ha ancora un discreto vantaggio sulla concorrenza che, è sì agguerrita, ma spesso si toglie punti a vicenda. Dal punto di vista psicologico, in questo momento, Verstappen sembra avere i nervi a fior di pelle e, se la squadra dovesse andare in crisi con i risultati, i rapporti interni potrebbero anche risentirne, soprattutto in ottica futura. Staremo a vedere.

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