Segue l’anteprima Brembo del GP Belgio 2024 di F1
L’ultimo Gran Premio prima della pausa estiva rappresenta un momento cruciale per la Formula 1, offrendo ai piloti e ai membri dei team l’opportunità di ricaricare le energie in previsione della seconda metà della stagione. Il GP del Belgio, una tappa storica del campionato mondiale fin dal 1950, ha subito una sola interruzione nel 2006 a causa dei lavori di ammodernamento del celebre circuito di Spa-Francorchamps. Tra i suoi tratti più emblematici spicca l’Eau Rouge, così chiamata in onore del fiume che la attraversa. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, non è l’acqua a essere rossa, ma le pietre del letto fluviale, colorate dall’ossido di ferro depositato.
I dati del GP
Secondo l’analisi tecnica del team Brembo, il Circuit de Spa-Francorchamps, esteso per 7.004 metri, rientra nella categoria dei tracciati ad alta sollecitazione dei sistemi frenanti. Valutato con un indice di difficoltà pari a 4 su una scala da 1 a 5, il circuito presenta cinque zone di frenata categorizzate come ‘Hard’, ciascuna caratterizzata da decelerazioni che eccedono i 4 g. Inoltre tre di queste zone di frenata impongono un impiego dei freni per oltre 2,8 secondi e distanze di arresto che si estendono per almeno 120 metri.
Il ritorno alla base
Durante il periodo di sosta estiva, non solo il personale, ma anche le monoposto e i loro componenti beneficiano di una pausa rigenerante. Anche in assenza di incidenti o surriscaldamenti, le pinze freno delle vetture di Formula 1 vengono restituite a Brembo dopo circa 2.600 km di percorrenza per sottoporle a un rigoroso controllo di efficienza. Questo intervallo di chilometraggio, sebbene possa sembrare limitato, rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, quando, prima dell’introduzione del budget cap, le pinze venivano revisionate dopo ogni Gran Premio.
All’interno del reparto Brembo Racing, tecnici altamente specializzati procedono allo smontaggio di ogni singola pinza, effettuando la sostituzione di tutte le parti soggette a usura, inclusi gli elementi in gomma come le guarnizioni. Successivamente al rimontaggio, la pinza non viene immediatamente rispedita al team di appartenenza; prima è necessario assicurarsi della sua integrità attraverso un esame di controllo qualità estremamente preciso. Questo controllo prevede l’analisi di ogni componente uscente mediante apparecchiature capaci di eseguire scansioni con una precisione di 0,02 millimetri. Solo dopo aver confermato la perfetta corrispondenza di tutti i parametri, la pinza è nuovamente pronta per essere impiegata in pista.
La curva più dura
La curva numero 5 del Circuit de Spa-Francorchamps rappresenta la massima sfida per l’impianto frenante delle monoposto. In prossimità di questa curva, le vetture raggiungono una velocità di 320 km/h lungo il rettilineo del Kemmel e devono ridurre la loro velocità a 167 km/h in soli 1,62 secondi, coprendo una distanza di 99 metri. Durante questa manovra, i piloti sono sottoposti a una decelerazione massima di 4,5 g e devono esercitare una forza di 135 kg sul pedale del freno. La potenza frenante generata in questo processo è di 2.401 kW, una testimonianza dell’eccezionale capacità di assorbimento energetico delle componenti Brembo.
La prima di Schumi
Per Michael Schumacher, il GP del Belgio ha sempre avuto un significato speciale: fu proprio al Circuit de Spa-Francorchamps che fece il suo debutto in Formula 1 nel 1991, guidando per la Jordan. La sua performance impressionante attirò l’attenzione della Benetton, che utilizzava i freni Brembo. Nel 1992, in Belgio, Schumacher superò le potenti Williams-Renault, stabilendo anche il giro più veloce della gara. Queste furono le prime di molte vittorie per Schumacher, che in carriera ha accumulato 91 vittorie in GP, tutte con i freni Brembo.
Fonte immagini e testi: Brembo
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