Segue l’anteprima del GP Belgio 2023 di P300.it
Ad una settimana dall’ennesimo dominio di Max Verstappen e della Red Bull in quel di Budapest, nel GP d’Ungheria, la F1 si sposta a Spa-Francorchamps per il GP Belgio 2023.
79° GP Belgio
68a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 14/23 – 28/30 agosto 2023
Gran Premio #1081
Quest’anno la gara tra i boschi delle Ardenne è stata anticipata di un mese per questioni di calendario, diventando l’ultima gara prima della pausa estiva e non più la prima al termine delle quattro settimane di vacanza.
Non si sa se, tra le motivazioni, c’è anche quella di evitare il rischio pioggia, con lo spettro del 2021 sempre dietro l’angolo. Nonostante questo, il meteo per questo fine settimana prevede pioggia per tutte le giornate, con la speranza che le eventuali precipitazioni non portino con loro grossi disagi come visto nelle ultime edizioni e nelle ultime gare corse tra i 7 km di Spa.
Un’altra variabile è, tra l’altro, rappresentata dal weekend Sprint. Dopo l’Austria e l’Azerbaijan la gara corta torna in Belgio, con una sola sessione di prove libere a disposizione al venerdì prima di andare in qualifica. Sabato mattina, come previsto dal regolamento di quest’anno, la qualifica per la Sprint e, al pomeriggio, la gara corta da 100km. La qualifica del venerdì deciderà, invece, la griglia di partenza per la gara di domenica.
Tornando a Budapest, Red Bull ha mostrato ancora una volta, e forse più del solito, i muscoli. Max Verstappen, dopo aver perso la pole per soli tre millesimi da Lewis Hamilton, in gara si è rifatto con gli interessi, dominando dalla prima curva e rifilando oltre mezzo minuto a Lando Norris, splendido secondo con la McLaren. Al terzo posto Sergio Pérez, tornato sul podio dopo essere partito nono.
La gara dell’Ungheria ha scoraggiato tutti anche per gli aggiornamenti portati dalla Red Bull sulla RB19, che sembrano aver fatto volare ancora di più il gioiello firmato Adrian Newey. Con McLaren al momento l’unica a poter sorridere per il recupero fatto, c’è invece chi deve rimboccarsi le maniche: Mercedes sta mettendo in cassaforte il secondo posto nel mondiale ai danni di un’Aston Martin col passo del gambero, mentre Ferrari arranca oltre la top 5. Nonostante i grandi aggiornamenti portati in pista la SF-23 non tiene il passo e, al momento sembra scesa al quarto posto tra le forze in campo. La pausa estiva servirà sicuramente a rifiatare e riordinare le idee in vista della seconda parte di stagione, più che altro per capire realisticamente quali dovranno essere i programmi futuri, anche in vista della prossima stagione.
Il Gran Premio del Belgio si disputa sul mitico tracciato di Spa-Francorchamps. La pista sorge nel piccolo villaggio di Francorchamps, una frazione della municipalità di Stavelot nella regione della Vallonia. L’idea di costruire un tracciato in questa zona delle Ardenne fu di Jules de Their, editore de La Meuse (un piccolo quotidiano locale) e di Henri Langlois Van Ophem, presidente dell’automobile club belga.
In realtà, più che costruire un tracciato, ci si limitò ad unire le strade che univano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot; ed infatti, fino al 2004, il tratto che andava dalla vecchia Bus Stop alla chicane Les Combes era aperto alla normale viabilità. Tuttavia, in seguito alla costruzione di una nuova bretella che circonda il circuito, quello di Spa è divenuto un autodromo permanente a tutti gli effetti.
Nella configurazione originaria il circuito era lungo all’incirca 14 km. Punto mitico, conosciuto da tutti gli appassionati è il tratto Eau Rouge-Raidillon: una velocissima curva a sinistra che prende il nome dal fiume Eau Rouge (acqua rossa), in realtà poco più di un torrente, che attraversa il tracciato proprio in quel punto e che sale rapidamente con una leggera piega a destra (raidillon in francese vuol dire appunto “salita ripida”); in questo tratto, in circa 240 metri i piloti affrontano un dislivello di 25 metri.
Il layout del tracciato è rimasto immutato nelle ultime due stagioni: Tuttavia, l’anno scorso sono state apportate delle modifiche alle vie di fuga, in concomitanza ai lavori di riammodernamento che hanno interessato il circuito; in particolare, i tratti all’esterno delle curve La Source, Raidillon, Pouhon e Blanchimont sono stati ampliati e soprattutto è tornata la ghiaia in molti punti per permettere all’impianto di ospitare anche gare di moto. Un mezzo-ritorno all’antico, quindi, che di certo non dispiacerà ai puristi. Inoltre, sempre l’anno scorso in ben cinque tratti la pista è stata riasfaltata.
L’aspetto a cui prestare più attenzione per il weekend belga è sempre quello del meteo. Da queste parti, soprattutto in questo periodo dell’anno, il clima è imprevedibile e non di rado fa capolino la pioggia che può tramutarsi in una vera tempesta.
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