F1 | GP Belgio 2022: le infografiche post qualifiche Pirelli

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di Redazione P300.it @p300it
28 Agosto 2022 - 09:30
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Segue l’analisi Pirelli delle qualifiche del GP Belgio 2022

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Max Verstappen (Red Bull) è stato il più veloce nelle qualifiche per il Gran Premio del Belgio, ma essendo uno dei tanti piloti che subirà una penalità in griglia domani sarà Carlos Sainz (Ferrari), il secondo più veloce della sessione, a partire dalla pole position. Tutti i piloti hanno utilizzato le P Zero Red soft per far segnare i propri tempi in qualifica.

Meteo: piuttosto fresco per tutta l’ora delle qualifiche (ritardate di 25 minuti per danni alle barriere in una gara precedente) con circa 17 gradi di temperatura ambiente e 22 gradi sull’asfalto.

Qualifica degna di nota per Alex Albon (Williams), che domani si schiererà sulla griglia al sesto posto.

Sergio Perez (Red Bull) è stato il più veloce nella terza sessione di libere su P Zero Red soft, sempre con pista asciutta e temperature piuttosto fresche.

Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato dalla leggenda belga delle corse Jacky Ickx. Impressionante il suo palmares: sei volte vincitore a Le Mans, otto volte in Formula1, secondo al mondiale Piloti sia nel 1969 sia nel 1970, coronando una carriera straordinaria con la vittoria alla Parigi-Dakar nel 1983.

I 44 giri del Gran Premio del Belgio possono essere affrontati con strategia sia a una che a due soste con diverse varianti sul pit stop singolo, oppure con un approccio più aggressivo sulle due soste.

Alle condizioni molto variabili viste finora si aggiunga inoltre l’arrivo domani di un clima più caldo a rendere ulteriormente complessa una lettura tattica molto particolare dovuta al fatto che tante monoposto fra le più veloci partiranno dalle retrovie a causa delle penalità da scontarsi in griglia.

Partire su P Zero Yellow medium sembra l’opzione più flessibile, permettendo infatti di passare poi al P Zero White hard o al P Zero Red soft con una strategia a una sosta, lasciando la porta aperta ad un eventuale doppio pit stop. Partire con le soft non esclude la sosta singola, ma richiede uno stop anticipato per hard o un’attenta gestione per poter passare alle medie.

Approccio diverso e più aggressivo invece l’utilizzare la Soft come parte di una strategia a due soste, magari con due stint sulle media. Questo potrebbe rivelarsi una buona opzione per un’auto veloce in caso di safety car, o se il degrado sulle soft dovesse risultare piuttosto elevato a causa del cambio di clima. Condizioni sconosciute a tutti in questo week end.

INFOGRAFICHE

Fonte immagini e testi: Pirelli Motorsport

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