Segue l’anteprima del GP Bahrain 2025 di P300.it
Il campionato di F1 si sposta in Medio Oriente, dove andrà in scena questo weekend il GP del Bahrain 2025, quarto appuntamento del Mondiale. Si ritorna sul tracciato di Manama dopo i test di febbraio e sono in molti coloro in cerca di risposte o conferme, sull’unica pista sulla quale piloti e squadre hanno già avuto modo di macinare chilometri prima dell’inizio della stagione.
21° GP Bahrain
21a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 4/24 – 11/13 aprile 2025
Gran Premio #1129
Chi ci arriva carico e rigenerato è sicuramente Max Verstappen. Il Campione del Mondo viene dalla splendida vittoria di Suzuka e si ritrova attualmente ad un solo punto dalla vetta della classifica. Per quanto l’exploit nipponico sia stato spettacolare, è complicato aspettarsi una Red Bull altrettanto competitiva anche in Bahrain. Su una pista come il Sakhir, il manico del pilota non è così rilevante come lo è in Giappone e, anche considerate le 3 zone DRS, sarà complicato per l’olandese ripetersi sui medesimi livelli dello scorso weekend. Sarà invece da verificare lo stato di forma di Yuki Tsunoda. Il classe 2000 arriva da un esordio non troppo felice con i colori di Milton Keynes e punta a rifarsi su un tracciato a lui ben noto e sul quale ha fatto il suo debutto in F1, nel 2021.
McLaren, al contrario, è chiamata a darsi immediatamente una scossa. La battuta d’arresto nel paese del Sol Levante è arrivata come un fulmine a ciel sereno, inaspettata e quasi impronosticabile. Il team di Woking arriva dunque alla quarta tappa stagionale con grande voglia di rifarsi, ma dovrà anche iniziare a pensare a come gestire la propria coppia titolare. Lando Norris e Oscar Piastri, infatti, non sono certo volenterosi di mettersi subito al servizio del compagno per propiziarne il successo ed è lecito, stravolgimenti a parte, attendersi un duello tra le due monoposto inglesi per tutto il fine settimana. Le decisioni del muretto potrebbero nuovamente rivelarsi determinanti e, in caso di fuga in solitaria delle due MCL39, non è detto che si decida di lasciare i due liberi di darsi battaglia, secondo un filone che, fin qui, è parso piuttosto chiaro per la squadra britannica.
Per quanto riguarda invece la Ferrari, si attendono i primi “aggiornamenti” per verificare se alcune delle problematiche emerse in questo inizio di campionato possano essere quantomeno limate. Il Cavallino porterà in Bahrain il primo pacchetto evolutivo della SF-25, comunque programmato già prima dei test e quindi non certamente mirato a ribaltare la situazione. Sia Charles Leclerc, qui vincitore nel 2022, che Lewis Hamilton dovranno quindi sperare in qualche sbavatura degli avversari se vorranno imporsi nelle prime posizioni. La situazione tecnica a Maranello non è delle migliori e, visti i riscontri dei test qui disputati uniti alle criticità attuali della monoposto, sembra difficile aspettarsi un risultato tanto migliore di quello racimolato in Giappone.
Mercedes, invece, dopo aver concluso la tappa di Suzuka alle spalle della Rossa di Leclerc, punta a rimettersi alle spalle le vetture del Cavallino. George Russell e Andrea Kimi Antonelli si erano ben comportati nelle prove di febbraio, il che fa ben sperare Brackley di poter vivere un altro weekend solido. L’obiettivo della squadra anglo-tedesca non può dunque essere diverso dal podio, il quale potrebbe facilmente essere contesto tra il britannico della squadra di Toto Wolff e Verstappen. Dopo l’ultimo round, però, non è da escludere di assistere ad un’altra prova convincente da parte dell’alfiere italiano, uscito da Suzuka con il giro più veloce nonché record della pista.
Dopo aver aperto le ultime quattro edizioni del Mondiale di F1, il Bahrain ritorna alla sua collocazione originale all’interno del calendario. Il tracciato ha sempre offerto diverse opportunità di sorpasso, grazie soprattutto alla recente terza zona DRS aggiunta nel 2019 nell’allungo che porta alla curva quattro. Le staccate al limite in fondo al rettilineo principale non sono mai mancate, ma bisognerà fare attenzione a non mettere sotto eccessivo stress gli pneumatici.
Quella di Sakhir è una delle piste che richiede il maggiore sforzo alle coperture Pirelli e, ultimamente, la strategia vincente è sempre stata rappresentata da una doppia sosta. Se, rispetto alle scorse tappe, la qualifica potrebbe rivelarsi meno determinante, sarà fondamentale per le squadra centrare alla perfezione l’assetto che meglio salvaguarda le gomme, per non ritrovarsi con un posteriore, asse più sollecitato dal tracciato di Manama, troppo difficile da controllare.
In Bahrain, è Lewis Hamilton il pilota che vanta il maggior numero di successi, cinque, ottenuti tra il 2014 e il 2021. Lo insegue Sebastian Vettel, ad una lunghezza di distacco. Sempre al tedesco appartiene il record per il maggior numero di Pole Position, tre, condiviso proprio con il sette volte iridato e con Max Verstappen, partito al palo nelle ultime due edizioni. La Ferrari è invece il costruttore che più volte ha trionfato tra le dune del deserto del Sakhir, passando prima di tutti sotto la bandiera a scacchi per sette volte.
LA MAPPA

DATI CIRCUITO – Bahrain Int. Circuit
Nazione: Bahrain
Circuito: Bahrain International Circuit
Primo Gran Premio: 2004
Lunghezza del circuito: 5,412 km
Giri da percorrere: 57
Distanza totale: 308,238 km
Numero di curve: 15
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C1 Hard, C2 Medium, C3 Soft
RECORD – GP Bahrain
Giro gara: 1:30.252 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:34.875 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 5 – L Hamilton
Vittorie team: 7 – Ferrari
Pole pilota: 3 – L Hamilton, M Verstappen, S Vettel
Pole team: 6 – Ferrari, Mercedes
Km in testa pilota: 1.311 – S Vettel
Km in testa team: 2.183 – Ferrari
Giri in testa pilota: 237 – S Vettel
Giri in testa team: 401 – Ferrari
Migliori giri pilota: 3 – N Rosberg
Migliori giri team: 6 – Ferrari
Podi pilota: 11 – L Hamilton
Podi team: 17 – Ferrari
GOMME PIRELLI

ALBO D’ORO
ORARI GP Bahrain 2025

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